si, a Valenza (forse) vendono colle per gemme, come a Genova (forse) vendono barche... :-)
Ma quale tipo di adesivo starebbe cercando lei?
Un mastice per incollare le perle sulle relative coppette, una resina come riempitivo per mascherare le fratture, o magari un cianoacrilato trasparente per saldare una scheggia prima che il cliente se ne accorga? :-)
Chiarita la destinazione d'uso provi a contattare la ditta Mario di Maio, tanto a Valenza quanto a Milano o a Vicenza.
E' vero che non possono essere puliti col sistema a ultrasuoni le tanzaniti (e gli smeraldi, i coralli, le perle e le turchesi)?
Volevo acquistare uno di quegli aggeggi che par riescano a pulire e a rendere sempre splendenti i gioiellini vari ma il venditore
mi ha detto che bisogna fare attenzione alle pietre "tenere"... sarebbe alto il rischio di rottura !!!
Tu che ne dici? Non l' avevo mai sentito...
Grazie, buone feste e a presto :-))
Maria
Ciao Maria
non solo non mi disturbi. ma ti ringrazio DUE volte per la domanda:
- la prima perché mi dai modo di parlare dei dannati aggeggi anche agli altri visitatori del sito. e
- la seconda perché domandando PRIMA hai evitato di mettere in pericolo le tue pietre.
Il lavaggio a ultrasuoni é, a mio avviso, semplicemente DA EVITARE per tutti i gioielli con pietre preziose.
Non perché alcune di queste non lo sopportino, ma innanzitutto e sempre come misura precauzionale a tutto campo.
Prima o poi potrebbe sfuggirti (distrazione, stanchezza, delega ad altri) un'immersione a spese di esemplari "delicati", e allora sarebbero dolori... irreparabili.
Ti confermo che alcuni cristalli (smeraldi in particolare) ma anche altri materiali come appunto turchesi e malachiti o coralli potrebbero essere seriamente danneggiati (perle e opali lo sarebbero certamente), ma questo NON significa poi che tu possa tranquillamente e spensieratamente procedere con rubini, zaffiri o diamanti, tanto per citare i materiali più "solidi".
Nulla esclude infatti che proprio uno di questi si trovi in una situazione di stress (presenze tensioni nel reticolo cristallino, accenni di fratture preesistenti o indotte da urti, ecc.) per cui il relativo soggetto offrirebbe una tenacità e una resistenza inaspettatamente ridotte.
Il lavaggio con gli ultrasuoni, che é una tecnologia di derivazione meccanica, si presta benissimo per pulire grandi quantità di prodotti metallici, fra i quali anche il catename d'oro destinato alla vendita a peso.
In pratica consiste nel bombardamento con onde sonore di intensità e frequenze le più varie i materiali immersi in solventi adatti, per tempi attentamente calcolati.
Ma adottare questo metodo per i gioielli personali é soltanto un rischio NON ripagato nè da tempi più brevi né da risultati migliori.
Quindi, un panno morbido appena appena inumidito con acqua tiepida per perle, opali e coralli, e acqua e sapone neutro forse un poco più caldi per malachiti e turchesi.
Il tutto con la massima delicatezza e per il tempo strettamente necessario all'asportazione di ogni traccia di sudore, profumi e profumi.
Zaffiri, rubini e diamanti sopporterebbero benissimo la bollitura in acqua saponata, seguita poi da un intervento con l'onnipresente ex spazzolino da denti...
a patto però che il successivo risciacquo sia fatto in acqua (distillata sarebbe meglio) solo dopo aver lasciato raffreddare il gioiello, oppure riscaldando anche l'acqua di risciacquo q.b. per evitare gli insidiosi shock termici.
Un discorso a parte, e qualche precauzione in più, per gli smeraldi, che potrebbero risentire di lavaggi troppo aggressivi (acqua bollente e solventi vari, come benzine, acetone, alcol isopropilico, ecc.).
A volte, nelle micro-fratture di alcuni smeraldi é stato infiltrato dell'olio, magari colorato in verde, per rendere più gradevole l'aspetto della gemma.
E quindi non é raro il caso in cui anche solo una sbrigativa pulitura a vapore nel retro del negozio abbia asportato in tutto o in parte tale maquillage, con orrore e spiacevoli discussioni fra le parti in causa.
In ogni caso le tue tanzaniti non dovrebbero correre pericoli nemmeno se le facessi bollire insieme agli spaghetti. :-)
Ho acquistato un solitario montato in oro bianco 750°'°°.
Questo afferma la garanzia descrivendo anche la caratura e il colore del brillante.
Ora scopro che l'anello è in oro giallo sottoposto a rodiatura perchè si è subito ingiallito.
Posso rivalermi sul venditore?
Ringrazio per una cortese risposta.
Antonella
Buona sera, Antonella
lei potrà certamente rivalersi sul gioielliere, che avrà tutto l'interesse a darle la soddisfazione più completa.
Le é stato fornito un oggetto la cui descrizione NON corrisponde alla descrizione quindi lei ha tutte le ragioni tanto commerciali quanto legali.
Salvo il caso non sia il gioielliere stesso il produttore dell'anello é però probabile che anche lui sia stato "servito" in modo almeno discutibile da un fabbricante che in nome della correttezza meriterebbe una pedata la dove il sol non batte, in riconoscimento di un pressapochismo decisamente gratuito.
innanzitutto grazie per la cortese attenzione, ma che voi sappiate non c'è neanche un privato in grado di svolgere questa analisi?
In attesa,
saluti
Francesco
Buon pomeriggio, Francesco
controllare e valutare i gioielli é un compito impegnativo anche per un professionista, e non credo che chi lo facesse a titolo di hobby possa fornire adeguate garanzie di attendibilità tecnica ed economica...
Le ricordo che sovente si tratta di beni di rilevante valore, ove gli errori potrebbero avere immediate e pesanti conseguenze monetarie.
Mi spiace, ma non posso quindi indirizzarla da nessuno, perlomeno non nella sua zona.