Il valore della carta: stesso diamante ma con definizioni e quindi prezzi diversi...

Ite, missa (in scena) est! Il celebrante, Sua Eminenza il Rapaport (1*), benedice così la torma dei suoi fedeli diamantivendoli, e regala loro un nuovo grado per la classificazione della purezza: S.I. 3.

Per chi non lo sapesse, il Rapaport Diamond Report è un bollettino edito in quel di New York che, in cambio di un congruo numero di U$ dollars vi aggiorna periodicamente sul prezzo dei diamanti secondo le varie classificazioni qualitative in uso.

Fino all'altro ieri tutto bene, ma ieri gli abbonati hanno avuto la sorpresa di scoprire un nuovo grado di purezza inserito nelle consuete tabelle, con l'accompagnamento di un fondo dell'editore a spiegazione e commento dell'accaduto.

Cosa sarebbe questo nuovo livello?
Ma un S.I. 3, é ovvio, bruttino bruttino, ma non ancora tanto disgraziato da essere relegato fra quelli classificati come I (Imperfect oltreoceano, Piqué da noi).

Le mani avanti, prego!
L'editore precisa, bontà sua, che chi non fosse d’accordo con lui può semplicemente continuare come prima, e così tutti contenti. Semplice e democratico, oltre che geniale...

Fragiline invece le spiegazioni tecniche, con un rapido colpo d'ala circa la complessità di valutare i gradi più bassi della purezza con metodi che tengano conto, tra l'altro, anche della dimensione della pietra, e rapida risalita poi verso una presa di posizione tutta in favore del commercio.

Di quel commercio che, sempre a detta dell'editore, ne sarebbe musa ispiratrice e beneficiario finale, indipendentemente dai criteri che i tecnici (i gemmologi analisti) vorranno adottare!

Con tutto il rispetto per gli interessi di bottega dei diamantai americani, ci sarebbe però qualcosa da ridire tanto sulla forma, quanto sulla sostanza del provvedimento di cui sopra che, in pratica, ha messo il resto del mondo di fronte al fatto compiuto.

In Europa, tanto per guardare a casa nostra, da qualche anno si lavora duramente per definire degli Standards internazionali e, con il determinante contributo di tecnici come Sergio Cavagna e Pio Visconti (e molti altri, naturalmente) si è finalmente addivenuti a una normativa dettagliata e univoca, tanto attendibile da essere recepita in Italia a livello di Norme UNI.

Che rischiano di nascere morte, o almeno già condizionate da un possibile, futuro rimaneggiamento.

Il mercato apprezzerà il nuovo grado? Almeno quello americano, ci auguriamo, perché dalle nostre parti i supposti vantaggi sono certo controbilanciati da considerazioni che ci rendono perlomeno inquieti sulle prospettive future.

Il commercio di un bene dal valore aleatorio, per quanto prezioso esso sia, richiede innanzi tutto punti di riferimento precisi e quindi le certezze che questi consentono:
ora, al difuori del giro degli addetti, come reagiranno i clienti di fronte a questa (ben orchestrata) operazione di maquillage cartaceo?

A questo infatti si riduce il tutto: all'attribuzione di un termine più "vendibile", nell'attesa che anche i gemmologi analisti ufficializzino "de facto" i nuovi parametri.

Immaginare il sollazzo di quanti, riportando all'analisi un diamante piqué se lo vedranno rivalutare al più nobile S.I.3 al solo costo del certificato:
già s'immaginano orde di questuanti blandire e corteggiare in modo mellifluo gli analisti più noti, la cui virtù sarà sottoposta a tentazioni mefistofeliche...

Parigi val bene una messa, è la filosofia di molti, e siccome le pietre piqué sono davvero tante, è possibile che ponderose disquisizioni tecniche compaiano presto a supporto dei nuovi metri.
Come il cavallo di Troia, più o meno.

Del resto, se le nostre spiagge diventano balneabili spostando la virgola del tasso di coli fecali legittimamente tollerabili, cosa volete mai che sia un S.I.3?

Dopotutto, non trasmette mica il colera!
Il colera certo no, ma il dubbio di avere a che fare con interlocutori disinvolti, forse si.

Immaginiamo il buon pantalone che, comperato a caro prezzo un chilo di zucchero nel negozio A se lo faccia poi ripesare nel negozio B, ottenendo per iscritto il peso di gr. 1.250:
Sarà felice dell'acquisto fatto, e proverà a vendere la nuova quantità, o comincerà a nutrire dubbi sull'affidabilità della prima pesata?

Nel nostro campo la seconda ipotesi fa venire i brividi, ma la prima schiude rosei orizzonti ai faccendieri più intraprendenti, che certo ringrazieranno riconoscenti e commossi anche in nome dei propri eredi.

Il nuovo livello apre un pascolo immenso perché interessa ben due gradi: S.I. 2 e I 1 (P1), senza aver (ancora) definito con precisione i criteri di attribuzione:
si estenderà verso il basso la scala, nobilitando tout court il Piqué 1, oppure si rimaneggeranno TUTTI i livelli da S.I. 2 in poi?

E, già che ci siamo, a quando il felice parto di I.F. 1/2/3, V.V.S.I. 3/4/5 e V.S. tabellina pitagorica?
Se ricordiamo le polemiche circa il confine fra I.F e V.V.S.I. oppure fra V.V.S.I 1 e 2, allora è facile predire una prossima guerra dei trent'anni, con tutte le vittime che i moderni armamenti (i mezzi di comunicazione) consentono, e con insperate, rapide fortune per i mercanti di armi più abili.

Ma ne vale la pena? O, meglio, il gioco vale la candela?
Prendiamo pure per buone le esigenze del mercato USA, ma dobbiamo necessariamente confrontarci con le nostre realtà, e allora la musica cambia, dato che il nostro cliente medio ha gusti e quindi esigenze ben diversi!

L'Europa in generale, e l'Italia in particolare, pongono una particolare attenzione al grado di purezza dei diamanti, privilegiando in modo univoco quelli di livello più elevato;
non è quindi infondata l'ipotesi che anche i nostri commercianti rimangano tiepidi di fronte a un'iniziativa dai benefici aleatori, ma dai costi (quasi) certi.

Rimane la casta dei gemmologi analisti, ora vigili e all'erta come le lepri in un prato:
chi di loro, lancia in resta e stendardo al vento, scaglierà la prima pietra?

Magari nessuno, per il momento, ma può darsi benissimo che una reincarnazione di Alberto da Giussano stia segretamente lucidando la campana del suo carroccio...

Rimangono anche gli "istituti gemmologici", dei quali apprezziamo sempre con trepidazione le ponderose sentenze.

Già, gli istituti gemmologici, quelle liliali congreghe rigorosamente "senza scopo di lucro" che vendono corsi, vendono (o fanno vendere) pietre, vendono (o fanno vendere) strumenti.
E vendono (pardon, regalano) allievi in disinteressate visite didattiche presso operatori offerenti generose esibizioni del campionario...

Già, cosa ne pensano gli istituti?

Aspettando notizie dalla svizzera S.S.G e dal tedesco D.G.G. ci possiamo dilettare con le pudibonde dichiarazioni del G.I.A. americano che, in breve, non inserirà la nuova classificazione nei parametri con i quali gestisce il suo famoso Gem Trade Laboratory.

Per ora, aggiungeremmo con un'ombra di velenosa malignità, perché il G.T.L. non campa d'aria, e se la pecunia non olet da noi, tangentopoli a parte, figuriamoci in America dove ha la dignità del Culto!

Ci sbaglieremo, ma ci sembra già di vedere le barricate con i peones di Forte Alamo (i gemmologi che lavorano con passione e professionalità disinteressate esistono anche negli states) che soccombono alle orde di commercianti assortiti, finalmente uniti al verbo dei muezzin di Rapaport:
Dio (quello a corso legale) lo vuole.

Magari insieme all'abolizione della legge Merlin!

Però, visto che la fede e la speranza sono nobili sentimenti, per carità cristiana cerchiamo almeno qualche lato positivo:
appassionati di fantaeconomia, a noi: se il seme attecchisce, la moltiplicazione dei pani e dei pesci sembrerà uno scherzo da bambini, e ai periti tradizionali si potranno finalmente affiancare anche specialisti nel gioco delle tre carte, ovviamente di scuola partenopea.

Roseo futuro per gli analisti, che ristampati i certificati potranno sperare in nuova linfa, e per gli "istituti gemmologici", che potranno bocciare con rinnovato vigore gli allievi nella fondata certezza che versino altre tasse di frequenza e d'esame.

E per i televenditori a corto di superlativi, che potranno tradurre S.I.3 con Superiore Inarrivabile 3° meraviglia del cielo.
La pace dei VVS sia con voi.

Note:
(1*) Bollettino che diffonde un listino riferito alle quotazioni dei diamanti alla borsa di New York.
Pubblicato periodicamente da Martin Rapaport, è inviato su abbonamento con cadenze diverse.

torna all'articolo

Articolo pubblicato su Oro e Diamanti - Trezzano S/N(rivisto ed eventualmente aggiornato)