• Categoria: Varie
  • Visite: 5610

Pulitore a ultrasuoni per gioielli.

 

Ciao Gianfranco,

ti disturbo per un parere.


E' vero che non possono essere puliti col sistema a ultrasuoni le tanzaniti (e gli smeraldi, i coralli, le perle e le turchesi)?


Volevo acquistare uno di quegli aggeggi che par riescano a pulire e a rendere sempre splendenti i gioiellini vari ma il venditore

mi ha detto che bisogna fare attenzione alle pietre "tenere"... sarebbe alto il rischio di rottura !!!


Tu che ne dici? Non l' avevo mai sentito...

Grazie, buone feste e a presto  :-))


Maria

 

Ciao Maria

 

non solo non mi disturbi. ma ti ringrazio DUE volte per la domanda:

 

- la prima perché mi dai modo di parlare dei dannati aggeggi anche agli altri visitatori del sito. e

 

- la seconda perché domandando PRIMA hai evitato di mettere in pericolo le tue pietre.

 

Il lavaggio a ultrasuoni é, a mio avviso, semplicemente DA EVITARE per tutti i gioielli con pietre preziose.

 

Non perché alcune di queste non lo sopportino, ma innanzitutto e sempre come misura precauzionale a tutto campo.

Prima o poi potrebbe sfuggirti (distrazione, stanchezza, delega ad altri) un'immersione a spese di esemplari "delicati", e allora sarebbero dolori... irreparabili.

 

Ti confermo che alcuni cristalli (smeraldi in particolare) ma anche altri materiali come appunto turchesi e malachiti o coralli potrebbero essere seriamente danneggiati (perle e opali lo sarebbero certamente), ma questo NON significa poi che tu possa tranquillamente e spensieratamente procedere con rubini, zaffiri o diamanti, tanto per citare i materiali più "solidi".

 

Nulla esclude infatti che proprio uno di questi si trovi in una situazione di stress (presenze  tensioni nel reticolo cristallino, accenni di fratture preesistenti o indotte da urti, ecc.) per cui il relativo soggetto offrirebbe una tenacità e una resistenza inaspettatamente ridotte.

 

Il lavaggio con gli ultrasuoni, che é una tecnologia di derivazione meccanica, si presta benissimo per pulire grandi quantità di prodotti metallici, fra i quali anche il catename d'oro destinato alla vendita a peso.

In pratica consiste nel bombardamento con onde sonore di intensità e frequenze le più varie i materiali immersi in solventi adatti, per tempi attentamente calcolati.

 

Ma adottare questo metodo per i gioielli personali é soltanto un rischio NON ripagato nè da tempi più brevi né da risultati migliori.

 

Quindi, un panno morbido appena appena inumidito con acqua tiepida per perle, opali e coralli, e acqua e sapone neutro forse un poco più caldi per malachiti e turchesi.

Il tutto con la massima delicatezza e per il tempo strettamente necessario all'asportazione di ogni traccia di sudore, profumi e profumi.

 

Zaffiri, rubini e diamanti sopporterebbero benissimo la bollitura in acqua saponata, seguita poi da un intervento con l'onnipresente ex spazzolino da denti...

a patto però che il successivo risciacquo sia fatto in acqua (distillata sarebbe meglio) solo dopo aver lasciato raffreddare il gioiello, oppure riscaldando anche l'acqua di risciacquo  q.b. per evitare gli insidiosi shock termici.

 

Un discorso a parte, e qualche precauzione in più, per gli smeraldi, che potrebbero risentire di lavaggi troppo aggressivi (acqua bollente e solventi vari, come benzine, acetone, alcol isopropilico, ecc.).

A volte, nelle micro-fratture di alcuni smeraldi é stato infiltrato dell'olio, magari colorato in verde, per rendere più gradevole l'aspetto della gemma.

 

E quindi non é raro il caso in cui anche solo una sbrigativa pulitura a vapore nel retro del negozio abbia asportato in tutto o in parte tale maquillage, con orrore e spiacevoli discussioni fra le parti in causa.

 

In ogni caso le tue tanzaniti non dovrebbero correre pericoli nemmeno se le facessi bollire insieme agli spaghetti.  :-)

 

Cordiali salutoni, e buone feste anche a te.