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Mi piacerebbe fare dei viaggi mirati alla visita di posti dove si possa vedere e conoscere le gemme.

Buonasera,
sono un'appassionata di gemme e minerali.


Mi piacerebbe fare dei viaggi mirati alla visita di posti dove si possa vedere e conoscere le gemme.


Voi ne organizzate?

Oppure sapete indicarmi se esistono delle associazioni che ne organizzano?


Grazie per le informazioni.
Luana

 

Buona sera, Luana

 

capisco e condivido interesse ed entusiasmo tanto per le gemme quanto per i viaggi "gemmiferi",

ma le dico subito che per "vedere" e soprattutto per "conoscere" le gemme la cosa migliore da fare (di solito) é...

non muoversi da casa!

 

Con numerosi mercati, mostre e fiere tanto in Italia quanto in Europa potrebbe vedere in pochi giorni tante gemme quante non riuscirebbe (forse) a scovare in mesi e mesi nei luoghi d'origine o di commercio più famosi...

 

Quanto al "conoscere",  i corsi di gemmologia (anche solo quelli di base) sono assolutamente indispensabili.

E quelli di casa nostra hanno anche il vantaggio di essere svolti in una lingua ben conosciuta.  :-)

 

Io ho smesso da anni di organizzare viaggi turistico/gemmologici perché per tenere a bada un gruppo di turisti é necessaria una pazienza che a me manca quasi in toto... :-)

 

E le risparmio i dettagli a proposito di certe licenze pretese in terre esotiche quali p. es. la Thailandia.

 

Naturalmente mi capita ancora di portare in giro qualcuno, ma a volte i rischi sconsigliano la presenza di accompagnatori (e di fanciulle in particolare), oppure le mete potrebbero rivelarsi una delusione davvero cocente.

 

Una volta anche l'IGI di Milano organizzava viaggi in splendidi paradisi delle gemme,

ma da parecchio non ne sento più parlare, né mi risulta che altri ne abbiano ripreso l'iniziativa

 

In breve, al suo posto io terrei presente in ogni caso quattro ipotesi di viaggio:

 

1 - il Brasile, che richiede precauzioni attente

ma vale certo qualche rischio,

2 - Sri Lanka e/o Madagaskar, che essendo isole

sono (un pochino) meno rischiose,

3 - la fiera di Tucson (USA) all'inizio dell'anno prossimo,

che sarebbe un compromesso di felice esito.

4 - l'Australia, soprattutto se ha tempo a sufficienza

per apprezzare, oltre alle gemme, anche un Paese fantastico.

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Nuove scienze e tecnologie orafe: quando dovevo iscrivermi in università il corso è stato chiuso.

Egregio Sig. Lenti Gianfranco mi presento mi chiamo Sabrina ho 22 anni e frequento il 1° anno dell'università Biccoca di Milano facoltà delle scienze geologiche.


Nel mio stesso corso ho conosciuto Cristina una ragazza mi ha parlato di lei perchè il mio sogno da molto tempo è quello di diventare una gemmologa.


Ho la passione per le gemme e i minerali utilizzati in oreficeria mi incuriosiscono e mi piacciono molto tutte le storie dei gioielli piu famosi al mondo.


Ho sempre ammirato questa professione.


Durante le superiori avevo trovato questo corso nuove scienze e tecnologie orafe sempre in Biccoca, ma quest'estate quando dovevo iscrivermi in università mi sono sentita rispondere che purtroppo il corso è stato chiuso.


Ovvero finisco gli stundenti già inseriti nel corso gli anni precedenti, così alla fine ho scelto scienze geologiche perchè comunque si trattano i minerali.


Io lo contattata sempre sperando di non disturbarla per poter conoscere meglio questa professione e tutte le informazioni che potrà gentilmente inviarmi.


Grazie per il suo tempo


in fede

Sabrina.

 

Buona sera, Sabrina

 

lei NON mi disturba, intanto perché avremmo in comune la passione per le gemme.

E poi perché, anche da solo, il suo entusiasmo é tanto contagioso che stavo per scrivere... entusiasmante   :-)

 

Capisco la sua delusione per la chiusura del corso in una università che avrebbe avuto tutto, ma proprio tutto, per formare dei veri professionisti in gemmologia, e non invece i soliti dottori da cattedra o da posto pubblico...

previa raccomandazione, ma questo è quanto passa ora il nostro disastrato convento.  :-(

 

Non conosco e, mi scusi, non voglio conoscere i dettagli del corso al quale lei ha ritenuto d'iscriversi, ma sono mentalmente scarico e anche stanco di  lamentare occasioni perdute e opportunità disattese per colpa di cecità istituzionali assortite.

 

Con i suoi 22 anni lei ha il tempo per mettere a fuoco non soltanto le sue passioni gemmifere ma anche gli aspetti professionali che in tale ambito vorrà (vorrebbe) realizzare:

la materia, come il settore, spaziano fra orizzonti particolarmente vasti e quindi é necessaria una rigorosa e lucida programmazione.

 

Programmazione da perseguire poi senza deviare e con la massima determinazione.

 

Ma fino a quando lei non avrà tracciato, almeno a grandi linee, i percorsi e le mete della sua futura professione, come faccio io a darle dei consigli che abbiano almeno un minimo di attinenza con la realtà, se non col buonsenso?  :-)

 

Ora come ora potrei, al massimo, mandarle un biglietto del treno per Valenza (ebbene si, qui abbiamo persino la stazione  :-) e offrirle una bella chiacchierata sugli argomenti in tema, argomenti ovviamente di sua scelta.

 

E sempre che io sia poi in grado di rispondere.  :-)

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Mi sono iscritto al collegio dei Gemmologi a Milano

Salve mi chiamo Daniele scrivo da Novara.


Dopo aver frequentato a Valenza l'ISA "B.Cellini" e a Vicenza il corso completo di Graduate Gemologist al GIA, mi sono iscritto al collegio dei Gemmologi a Milano.


Ora sto lavorando come perito (CTU) per il Tribunale e lavoro con Notai e privati, siccome questa non è la mia attività primaria (ho 2 negozi che trattano tutt'altro tipo di merce) ma vorrei che lo fosse sarei interessato a collaborazioni di ogni sorta.


Oppure le chiedo se lei sa dove indirizzarmi per richiedere informazioni che mi possano aiutare.


Grazie infinitamente
GG Daniele

 

Buona sera, Daniele

 

benvenuto in famiglia, ma vedo che lei sta già facendo quello che io le avrei consigliato di fare.

 

Ovvero allargare la cerchia (anche geografica) di coloro  con i quali intende collaborare,

dai notai agli assicuratori, dai commercialisti ai direttori di banca.

 

Auguri.

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"L'oro utilizzato in Italia è di qualità un po' inferiore"...: Ah si?

Buongiorno,

Vorrei acquistare delle fedi in oro bianco, ho fatto dei giri in alcune oreficerie in Svizzera, mio Paese di residenza, e in Italia, mio Paese di origine.


Visto che i prezzi, per oggetti abbastanza simili, sono considerevolmente differenti, ho chiesto spiegazioni, e l'orefice in Svizzera mi ha risposto che l'oro utilizzato in Italia è di qualità un po' inferiore, utilizzando meno palladio in percentuale, e che sarebbe quindi più soggetto all'ingiallimento.


Quindi è per questo che, ogni 2-3 anni, l'oro bianco "italiano" va rodiato.

Lei è a conoscenza di tale differenza?


O semplicemente l'orefice svizzero mi vuole prendere in braccio e giustificare l'ingiustificabile differenza di prezzo?


Ringraziando in anticipo per una sua gentile risposta


Cordiali saluti
Daniela

 

 

Buon giorno, Daniela

 

direi che il "gioielliere" svizzero si sia ridotto a simulare un mestiere che sembra conoscere solo per sentito dire, forse perché non é abbastanza qualificato per fare il cioccolataio... :-)

 

Se lei avesse quindi occasione di rivederlo, per favore gli faccia presente che:

 

a - la maggior parte della gioielleria DI QUALITA' che si vende in Svizzera é prodotta in Italia, in generale, a e Valenza in particolare.

b - Io stesso ne ho esportato quantità considerevoli, per anni, senza la minima contestazione. Tantomeno sull'oro bianco.

c - Il palladio serve innanzitutto per conferire un'apprezzabile elasticità all'oro bianco, una proprietà molto desiderabile

soprattutto per garantire una solida, efficace e resistente montatura alle gemme.

d - La perdita della rodiatura é un effetto naturale che é conseguenza di più fattori interdipendenti.

a - un uso intenso e poco riguardoso degli oggetti (le borse della spesa sono micidiali, per gli anelli),

b - lavaggi frequenti con strofinamenti energici o, addirittura, con micidiali paste abrasive per la pulitura dei metalli.

Oltre, naturalmente, a un eventuale E DEL TUTTO CASUALE scarso ancoraggio del rodio sull'oro sottostante

per colpa di un'imperfetta  preparazione dell'oggetto prima del bagno galvanico.

 

In ogni caso l'ufficio federale svizzero per il controllo dei metalli preziosi effettua severi e regolari controlli sulle importazioni del settore, e come non passano i pori nel metallo, così non passerebbero "indulgenze" nel titolo o nella qualità delle lavorazioni.

 

Se poi il "gioielliere" svizzero avesse gli argomenti per sostenere che in Italia noi produciamo e vendiamo merce di seconda scelta, allora lo inviterei a portarne le prove in sede di conferenza p. es. della nostrana Confedorafi...

 

Altrimenti lo liquiderei con le parole del grande Totò:   Ma mi faccia il piacere"!  :-)

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Vorrei saperre se c'è una normativa che regolamenta la professione di gemmologo - 2 -

Grazie mille per la risposta, ma mi chiedo: chiunque può firmare un

certificato o effettuare una perizia?


Grazie anticipatamente

 

 

Buon giorno, Orazio

 

purtroppo (o per fortuna) é più o meno così...

 

Al momento esiste solo l'albo dei periti e degli esperti presso le varie camere di commercio,

ma anche senza l'iscrizione nello stesso é possibile improvvisarsi "perito" in...

e firmare il relativo pezzo di carta intitolato "perizia".

 

E la storia finirebbe così, salvo il caso ci si trovasse in contenzioso giudiziario,

quando:

a: la controparte contestasse, con le asserzioni tecniche e/o economiche, anche le competenze, e

b: il committente contestasse poi la parcella... per le stesse ragioni!

 

Naturalmente, se le suddette perizie fossero servite per commettere delle truffe,

anche il perito in malafede potrebbe essere chiamato in causa a titolo di correità.