Gentile Sig. Lenti,
torno a scriverle dopo un po' di tempo rinnovandole i complimenti per la passione, la dedizione e la conoscenza che trasmentte nelle sue risposte.
Le scrissi di un viaggio alla ricerca di pietre sui confini cinese-vietnamita-laotiano-birmano che, purtroppo, rappresenta ancora un sogno (soprattutto per la mancanza di conoscenze tecniche)...
Lei titolo' "andar per gemme alla Indiana Jones" cogliendo nel pieno il mio spirito.
Questa volta le scrivo per chiederle un parere circa un rumor un po' strano che ho sentito in giro e che, se non per businness, almeno per sana curiosita' vorrei verificare.
Mi e' stato detto che non si trovano sul mercato bei rubini naturali di caratura importante, per naturali intendo 100% (nessun tipo di trattamento), cosa che mi sembra molto strana soprattutto quando la possibilita' di investimento e' a 5 zeri.
Pur non essendo un esperto so bene che il riscaldamento e' ormai pratica comune, ma non voglio credere che non esiste, per certi acquirenti, un canale "speciale".
La ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente
Tommaso
Buon giorno, Tommaso, e ben tornato!
tranquillo, i bei rubini di caratura importante ci sono ancora e ci saranno anche molto tempo dopo che noi avremo smesso di interessarci a idiozie tipo bunga bunga...
La produzione é certo più scarsa, e per ragioni commerciali ne viene centellinata con cura l'immissione sul mercato, ma questa é solo una parte dei motivi che originano l'innegabile rarefazione del prezioso cristallo...
O, almeno, della sua reperibilità.
Ma lei ha ragione nel sottolineare come sul mercato i rubini grandi e davvero belli non abbiano più la frequenza e soprattutto l'evidenza "di una volta":
intanto perché é cambiato il mercato, e se le disponibilità finanziarie a livello planetario sono addirittura aumentate nelle mani di molti, molti di coloro che ne dispongono non possiedono né la cultura né il buon gusto per acquisire gli esemplari più pregiati.
I canali "privilegiati" esistono, eccome, ma si sono essenzialmente riditti a due tipi:
quelli che foraggiano il "nuovi ricchi" e quelli che sono sopravvissuti con stile e discrezione alle becere (per non dire barbariche) invasioni conseguenti lo spostamento dell'asse terrestre.
Dell'asse finanziario, intendo. :-)
Mi perdoni lo sconfinamento socio-economico, ma da anni vedo il declino di un settore che assiste compunto al proprio funerale, senza nemmeno il gesto di estremo coraggio dei kamikaze giapponesi, i quali almeno sapevano pilotare i loro aeroplani.
Quindi mi e le domando quanti addetti sanno davvero orientare i clienti nel vasto e multicolore cielo delle gemme in generale, o anche solo dei rubini in particolare?
E faccio fatica a non sentirmi disgustato nel sentire ripetere
sempre più sovente che é più facile vendete 1.000 "rubini" da 100 € che un solo esemplare da 100.000!
Pur con tutto il rispetto per chi ha scelto il Web come canale di vendita, le assicuro che TUTTE le maggiori ditte di gioielleria hanno propri incaricati di fiducia che, piazzati in permanenza nei punti e nei momenti strategici, fanno incetta (quasi) a scatola chiusa di cristalli un tempo riservati solo ai maharaja indiani.
Quei maharaja che, saputo del ritrovamento di un rubino importante per massa, per trasparenza e per colore inviavano una processione di elefanti con scorta di soldati tanto per il ricupero quanto per onorare il ritrovatore.
Tra parentesi lo potevano fare per due ragioni:
a - si sarebbero poi beati del possesso COMUNQUE fosse il rubino, e
b - avevano la certezza che si trattasse di un rubino naturale ANCHE nel colore. :-)
Tocchiamo quindi il secondo punto di quanto lamenta lei, ovvero quel riscaldamento che si considera generale per tutti i corindoni rossi o azzurri che ne potrebbero beneficiare con un miglioramento del colore.
Lei ricorderà che:
a - prima dell'uomo provvedeva la casuale vicinanza di un vulcano attivo a fornire il calore di cui sopra.
b - si tratta di un processo la cui origine (naturale o umana) non é quasi mai determinabile con certezza,
c - gli effetti indotti sono irreversibili,
e quindi perché scandalizzarsi per quello che a mio avviso é l'unico innocente fra i vari gemmomaquillages?
Se proprio volesse piangere sui rubini le darei io un paio di argomenti davvero tragici:
1 - i "rubini" vetrificati e
2 - i rubini "su commissione".
I primi sono squallide spoglie di corindoni rosa (quando va bene...) abbomdantemente infiltrati e stuccati con vetro rosso, al piombo quanto con altri intrugli cromiferi, che spopolano su eBay e simili.
A parte l'apparenza, il chiamarli "rubini" ritengo sia un insulto a 360°.
Ma il peggio arriva con i "rubini su commissione"!
Il danaroso cliente VUOLE un rubino "così e così" per colore, saturazione, trasparenza, dimensione, forma e taglio e persino (evitare di sganasciarsi dalle risate, please...)
come PUREZZA!
Naturalmente costui raglia imperioso precisando che non bada a spese, e solo il DNA da generazioni di pazienti avi impedisce al povero gioielliere le sincere e significative escandescenze del caso.
Inutile spiegare che la natura non produce "a menu", che ogni esemplare anche se in misura impercettibile é, e DEVE essere, diverso da tutti gli altri...
O che l'esemplare reperito dopo lunghe ricerche sarebbe altamente apprezzato persino dalla prima regina del Brunei:
il trinariciuto burino concluderà invariabilmente che tutte le spiegazioni non sono che patetiche scuse per giustificare l'indisponibilità di quanto lui sarebbe stato munificamente disposto a pagare!
Disdicevole dal punto di vista della carità cristiana, confesso però che é altamente comprensibile quando le richieste di certi "signori" trovano adeguata soddisfazione in uno splendido esemplare... sintetico.
Omettendo il particolare del prezzo, che ovviamente avrebbe circa sei zeri di troppo. :-)
Non lasci passare altri secoli, prima di rifarsi vivo.
E se invece dei complimenti con le sue critiche mi aiuterà a migliorare il sito alla prima occasione le offrirò una birra:
andrebbe bene a Dar es Salam? :-)