Pietre di colore

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Scuse - Immagino la sua sorpresa nel non ricevere più mie notizie!!!

Salve signor Lenti, ci siamo sentiti tempo fa quando io le chiesi delle informazioni sul mio anello con smeraldo e lei gentilmente mi rispose subito.

Immagino la sua sorpresa nel non ricevere più mie notizie!!!


Purtroppo l'email che avevo fornito per errore era questa, dove dirotto pubblicità e spam, e dove al momento ho accumulato 4.637 messaggi non letti, in massima parte pubblicità, che dovrei eliminare, ma purtroppo è un lavoro lungo e noioso che rimando sempre.


Ho letto per puro caso, nel mucchio, la sua mail, e mi dispiace moltissimo di non averle risposto prima, anche perché lei cortesemente era stato pronto a rispondere e io invece neanche me ne sono accorta!


Sono passati un paio di mesi, ma spero che lei legga questa mail.


Le rivolgo i più cordiali saluti e la ringrazio per le informazioni sull'anello.

 

 

Buona sera, Francesca

si, leggo la sua e.mail e la ringrazio a mia volta!

 

Ma la sorpresa é che lei mi abbia comunque scritto, perchè solo poco meno del 10% di chi mi contatta mi conferma poi la ricezione della risposta.

 

E aggiungendo anche una significativa quota di chi mi manda un indirizzo sbagliato, ha la casella postale piena o magari anche un server "balengo" (inaffidabile, in slang torinese), io ho sovente la sensazione di inviare un "messaggio all'aria", ovvero (gergo aeronautico) trasmettere  senza la certezza che qualcuno riceva.

 

Non le invidio le migliaia di messaggi da vagliare e poi da eliminare.

 

Ma se le può essere d'aiuto, ricordi le istruzioni "umane" che una trepidante madre inglese diede all'inesperta figlioletta, in vista delle nozze:

"lo so, figlia mia, é terribile... ma tu chiudi gli occhi stringi i denti e pensa all'Inghilterra!"  :-)

 

Cordiali saluti al suo anello, che voglio immaginare più bello del solito.

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Un rubino riscaldato. - 2

Gentile sig. Gianfranco, la ringrazio per la sua pronta e cortese risposta.


Solo una cosa vorrei aggiungere:  chi mi ha proposto questo rubino di 4. carati e 24 con 90 punti di diamanti F color, al prezzo di XX00 euro (accompagnato da dichiarazione scritta dell'azienda  di origine naturale, trattato  termicamente, ma senza dire l' origine della pietra), mi ha dato un tempo massimo di lunedi' alle 9,00 , perche'- dicono - essendo una proposta vantaggiosa (non so se solo per loro ma anche per me che non ho soldi da buttar via) non possono attendere ulteriormente.


Si tratterebbe di un regalo per il mio 50 compleanno  e , come lei sapra' dopo tutto cio' che ci e' successo per il terremoto,  ho (abbiamo ) bisogno di sperare , ritornare a sorridere e riprenderci la vita gioiosamente come siamo abituati qui.


Grazie comunque per la sua disponibilita'

Barbara

Modena

 

Barbara

spero proprio che il sorriso torni subito sulle sue labbra e su quelle di tutti i modenesi, che mi sono particolarmente cari.

 

Mia mamma era di San Giacomo Roncole, fra Mirandola e Cavezzo, dove ho ancora tanti, carissimi parenti attorno al ristorante di famiglia, il Ganzerli.

 

Ma, a naso, le suggerirei di mandare a stendere il bottegaio che sta cercando di metterle fretta:

perché NON si fa così !

 

La differenza fra i pesci e i rubini é (anche) la maggiore durata dei secondi, e soprattutto perché questo genere di acquisti é fatto (cioé giustificato) per metà da emozioni, e per il resto da ragionamenti e confronti... realizzati con tutta la calma necessaria!

 

P.s.

Auguroni per il compleanno:

e visto che é una ragazzina, ci vediamo in discoteca, domani sera?

Mi riconoscerà subito, perché io ballo come un gatto di marmo.    :-)

 

NOTA del sottoscritto:

Nella prima e.mail ho scambiato "Modena" per un cognome, e me ne scuso.

Ma spero almeno d'aver fatto

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Un rubino riscaldato. Neanch'io ho quattrini da buttar via...

 

Mi é stato proposto un anello con rubino di 4,24 carati con un contorno di 90 punti di diamante F color, con dichiarazione scritta dove si certifica che é naturale, aver subito un trattamento termico (?) senza però dichiarare il Paese di provenienza della pietra a un prezzo molto conveniente (XXOO €).


Leggendo alcuni suoi articoli mi sono sorti dei dubbi oppure data la dichiarazione di trattamento termico il prezzo secondo lei é accettabile?


Attendo sua cortese e urgente risposta perché é l'unica persona che mi può consigliare lealmente sulla scelta visto che non hio soldi da buttar via.


Grazie Barbara Modena

 

 

Buona sera, Barbara

 

le due urgenti e.mail che m'ha mandato riassumono, in pratica, quasi tutto quanto sarebbe il caso di evitare...  :-)

 

Ovvero, scrivere in maiuscolo, che si legge male e, soprattutto, equivale a gridare:

una cosa da evitare accuratamente, secondo la Netiquette.  :-)

 

Poi, chiedere risposte "urgenti", perché, pur senza considerare che anch'io potrei avere qualcosa di urgente in pista, ci potrebbero essere anche altri navigatori con gli stessi diritti e la stessa fretta che ha lei, non crede?

 

E, terzo, chiedermi un giudizio di congruità economica su gioielli che non ho nessuna possibilità di esaminare!

 

Quindi, se lei si accontentasse, le direi che il riscaldamento é una prassi molto comune, e pare siano davvero pochi i rubini e gli zaffiri che NON vi siano stati sottoposti.

Il trattamento lascia, ma nemmeno sempre, tracce più o meno evidenti (al microscopio), ma é irreversibile e duraturo...

 

Ma soprattutto é esattamente quanto fa la natura con i suoi vulcani, quindi tutto in ordine e il problema non si pone.

Almeno, quasi mai.  :-)

 

Non posso invece dirle nulla sul prezzo che le é stato richiesto perché, non vedendo il gioiello, potrei tranquillamente ipotizzare qualsiasi cifra tanto minore quanto maggiore di quanto lei specifica, e senza darle nessuna garanzia di attendibilità.

 

Corretto infine NON dichiarare il Paese di origine del rubino perché sarebbe quasi certamente una pura e semplice illazione:

ben di rado le gemme hanno caratteristiche tanto particolari da rappresentare dei veri e propri certificati d'origine.

 

E sarebbero ben pochi i gioiellieri che potrebbero garantire un tale dettaglio con una reale cognizione di causa, NON avendo estratto DI PERSONA da una precisa miniera proprio quella gemma.

 

Per fortuna, é ovvio, perché se un cristallo é bello (e soprattutto naturale!), rimane tale qualunque ne sia la provenienza...  :-)

 

Spero di non averla offesa con la mia tiratina di orecchie, tanto più che la considero già un'amica, o quasi:

perché sa, neanch'io ho quattrini da buttar via:

 

né io né, più o meno, un'altra cinquantina di milioni di nostri compatrioti.  :-)

 

 

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Prossimo acquisto Zaffiro... - 2 -

Gentilissimo Gianfranco, come sempre, leggerla è un piacere per la competenza e leggerezza con cui riesce a trattare argomenti così tecnici anche in assenza di informazioni che noi pseudo esperti non veicoliamo.


Premesso che la mia disponibilità potrebbe arrivare a XX mila euro le preciso i miei dubbi:


- Forma della pietra: quale il taglio che valorizza meglio lo zaffiro

in quanto tale?

- Dipende dalla caratura?

- O c'è un taglio "principe" per lo zaffiro?

 

Montatura: ho regalato in gioventù uno zaffiro montato su oro giallo (XX0.000 nel 1974 - oro c.a. 25 gr.) che è risultato esteticamente gradevole anche per le proporzioni con la mano che l'indossava.


Questo vorrei montarlo su oro bianco.

Non ho mai preso in considerazione il platino: lei che ne pensa?


Le aggiungo che la mia gioielleria è anche laboratorio e il lavoro verrebbe eseguito da loro stessi come in precedenza fatto con altre pietre.


Mi consiglia un giro di brillanti giusto per valorizzare la pietra o non anche dei brillanti di un certo "impegno"?


Io avrei in mente non un giro ma tre brillante per lato, indipendentemente dal taglio rotondo o rettangolare,  montati su un piano leggermente inferiore alla tavola dello zaffiro poiché così penso che lo stesso possa risaltare di più senza che si crei un gioiello troppo grande che alla fine risulterebbe poco bello.


Ovviamente sono aperto a qualunque suggerimento e pronto a sposare qualunque altra idea che possa venirmi da lei o dal mio gioielliere.

 

Mi rendo conto che la pietra più è grande e più è bella, ma poiché vivo di stipendio e non posso permettermi certe pietre, mi trincero dietro l'estetica.


- in ultimo, e le assicuro  che ho terminato, mi scuso per la lunghezza e la tediosità non certo all'altezza della sua frizzante prosa, ma è la prima volta che mi accingo all'acquisto di una pietra colorata di un certo impegno e, come potrà bene immaginare, i dubbi sono tanti.


Come sempre, la ringrazio anche solo per aver voluto leggere questa mia e, nel caso volesse spingere la sua cortesia, forzando la sua pazienza, sino a rispondermi, avrà tutta la mia riconoscenza.



PS:

Non sottopongo mai i progetti di acquisto a mia moglie, le piace troppo la sorpresa e sino a ora è andata bene.


Domani pomeriggio mi recherò dal gioielliere per iniziare a discutere dell'anello.

Va da sé che qualora lei decidesse di rispondere a questa mail, riceverebbe un particolareggiato resoconto dell'incontro.


 

Buona sera, Enrico

 

sorvolo sull'abbondanza di complimenti che lei mi riserva, e che m'imbarazzano:

non ne sono abituato, e soprattutto sono convinto di non meritarli, perchè tutto quello che faccio (e mi piace farlo!) in realtà è offrire l'occasione per fare quattro chiacchiere su un tema che ci accomuna e che ci appassiona... tutti quanti.

 

Magari anche eliminando qualche equivoco, con la scusa di spacciare delle informazioni supplementari.  :-)

 

Per esempio, io non direi che "che la pietra più è grande e più è bella", perché le dimensioni maggiori la renderebbero (a partità di tutte le altre caratteristiche) solo più rara.

 

La "bellezza" consegue invece (secondo la mia opinione) la proprietà e la perfezione delle simmetrie del taglio e della finitura, dalla trasparenza (non sempre) della materia, dall'uniformità della distribuzione del colore, e dalla sua saturazione... eccetera.

 

E nel caso specifico dello zaffiro riterrei che il nobile corindone sia proprio la gemma più "democratica" in fatto di tagli perché, se il cristallo é di alta qualità ottica, rispettandone l'angolo di padiglione si otterranno splendide gemme quale che sia la forma prescelta.

 

Quindi, caro amico (essendo io un appassionato fotografo la sento particolarmente vicino  :-) lasci pure briglia sciolta al suo buon gusto, perché nel suo DNA ho già individuato le indelebili tracce della composizione, della volumetria, della tridimensionalità che solo i fotografi della "vecchia scuola" sanno armonizzare in un'immagine.

 

O trasferire in un gioiello... :-)

 

Premesso che la vedo dura per il suo orafo, un "SI" senza esitazioni allo zaffiro con i tre diamanti per lato, geometricamente disposti su più livelli come da lei ipotizzato.

 

E, magari, anche un pochino inclinati verso l'esterno, soprattutto se "di forma" (cioé diversi dal taglio rotondo).

 

In ogni caso, e quale che sia il numero di diamanti impiegati, curi attentamente che il taglio sia uniforme PER TUTTI I CRISTALLI, e che oltre al colore anche la fluorescenza sia molto, molto simile per tutti i diamanti.

 

Per lo zaffiro che ho qui io, e che é rettangolare ottagonale, sto valutando proprio tre diamanti "taglio princess" per ciascun lato lungo, e sono ancora in forse sullo stile dell'anello nel suo insieme.

 

Ho però scartato il platino, la cui lavorazione é abbastanza problematica e la cui superficie, poi, maggiormente soggetta ai graffi dell'oro bianco rodiato.

 

Infine mi congratulo con lei per la felice e armoniosa intesa con sua moglie:

indovinare le "sorprese" alla consorte sembra infatti essere uno dei problemi più spinosi della vita coniugale!  :-)

 

Attendo dettagli, e la saluto.

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Prossimo acquisto Zaffiro - Sarei orientato verso un Royal Blu tipo Cylon (tranne che lei non suggerisca diversamente)

Egregio signor Lenti,


mi accingo all'acquisto di un anello con zaffiro.


Ho appena scoperto il suo sito e mi ha colpito e divertito la competenza e lo spirito con cui risponde ai "postulanti" anche quando la risposta è "dolorosa".


Le premetto che ho il mio gioielliere di fiducia da cui mi servo da anni e i cui acquisti non ho mai controllato anche perché decido l'acquisto in base al sentiment del momento e in base al fatto che la pietra "mi chiama".


Decido poi se la mia piacevolezza risponde al prezzo richiesto e concludo o meno l'affare.


La domanda che le rivolgo è una richiesta di suggerimento su quello che il gioielliere dovrebbe reperirmi anche con un occhio all'investimento.


Come pietra, per il colore,  sarei orientato verso un Royal Blu tipo Cylon (tranne che lei non suggerisca diversamente) ma ho molti dubbi sulla montatura.


In attesa di una sua risposta, di cui farò tesoro, le invio cordiali saluti e, se volesse pubblicare questa mia, operi pure tutti i tagli che reputa necessari.

 

 

Buon pomeriggio, Enrico

 

come "occhio" all'investimento io avrei bisogno di un buon oculista, quindi mi asterrò da consigli che, quasi certamente, mi fornirebbero poi un ottimo alibi... per l'emigrazione.  :-)

 

Per il resto la sua e.mail non fa una piega, e mi congratulo con lei per i criteri operativi adottati:

criteri che condivido in toto e che vorrei vedere felicemente estesi "urbi et orbi":

é la seconda volta in una decina di giorni che leggo qualcosa del genere, e questo m'induce al gemmo-ottimismo, col piacere supplementare di pubblicarla integralmente.

 

Il che con i tempi che corrono non é mica poco, neh?  :-)

 

Sono alquanto incerto nella "messa a fuoco" del "royal blue" che é una definizione commerciale, magari di sicuro effetto per le vendite ma certo di sicura confusione per interlocutori a distanza.

 

E pertanto da non usare come indicazione descrittiva.

 

In compenso ho comperato tanti zaffiri in Sri Lanka e quindi credo di aver individuato la tonalità e il grado di saturazione a cui lei si riferisce:

siamo nell'area che spazia fra il celeste del glicine fino al blu della genziana, passando per tutte le sfumature e varietà pittoriche del fantomatico "azzurro manto della madonna".

 

Ho indovinato?

 

S che ho indovinatoi, ma non perché sono bravo...

E' solo che se escludiamo gli zaffiri verdastri o quasi neri  e i "leucozaffiri" incolori, allora li ho praticamente descritti tutti.  :-)

 

Bene, parlando seriamente, per la montatura é imperativo un anello che sia:

 

a  -  tassativamente fatto a mano, (la qualità della lavorazione garantirà

la tenuta delle gemme in un gioiello  che per sua natura

sarà comunque sollecitato non poco), e

 

b  -  adeguatamente provvisto di un contorno, anche ridotto, di diamanti,

per evidenziare l'importanza dello zaffiro.

 

A mio gusto sceglierei l'oro bianco, ma ho visto anche realizzazioni in giallo assolutamente degne di nota.

 

Lei non precisa né la caratura né la forma della gemma quindi non faccio ipotesi a proposito del contorno.

 

Ma se volesse una spettacolare dimostrazione di fantasia creativa provi a sottoporre l'idea-progetto del gioiello all'amato bene...

e vedrà che esplosione di ipotesi!  :-)

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Mia mamma ha ritrovato una pietra di zaffiro naturale di colore blu intenso e proveniente dalla Thailandia

Buon giorno.
Mia mamma ha ritrovato una pietra di zaffiro naturale del peso di 1.2 carati, diametro 6 mm di colore blu intenso e proveniente dalla thailanda (taglio a brillante 67 facce).


Volevo sapere dopo poterlo vendere e il valore indicativo della pietra, essendo io incompetente in materia.


Grazie mille.

Luca

 

Buona sera, Luca

 

dalla Thailandia, che a mio parere é ancora il maggior mercato mondiale delle pietre di colore, provengono tanto zaffiri estremamente pregiati quanto cristalli decisamente più commerciali...

 

Magari scendendo fino a esemplari il cui valore supera di poco il costo della lavorazione:

 

Uno zaffiro da ct 1,20 non avrebbe comunque un valore elevatìssimo perché comunque di dimensione ridotta, ma per avere una quotazione sensata é indispensabile che lei sottoponga la gemma a un gioielliere di fiducia.

 

O anche a più di uno, tempo permettendo.

 

Per sua informazione, il taglio "a brillante" ha 56 faccette, più la tavola e un eventuale ulteriore faccetta all'apice:

quindi il suo zaffiro sarebbe un "taglio a brillante" un pochino più sofisticato...  :-)

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Occhio blu. Uno zaffiro con una leggera e breve inclusione rettilinea grigia scura/nera, che sprizza gioia. :-)

Buongiorno signor Lenti, scusi nuovamente il mio disturbo, dopo il fiocco di neve le volevo far alcune domande riguardo a questo anello acquistato tempo fa.


L'acquisto è stato fatto in un "compro oro" e giusto perchè la cifra era irrisoria ma la pietra mi aveva colpito molto, mi faceva pensare a mia figlia... il gioiello più bello che posseggo   :-)


Si tratta di uno zaffiro, a sentir loro, e sulla fattura lasciatami c'è scritto anello in oro 18 k con zaffiro e brillanti!


Ovviamente nn attestano altro!

L'ho fatto vedere a un "gioiellificio" che conferma sia uno zaffiro naturale solo avendolo guardato con una lente 10x, ma scadente, niente di che! :-(


Per me nn aveva grande importanza il valore, ció che importava era il sentimento che scatenava in me.

Ma diverse persone guardandolo sulla mia mano, hanno notato che sprizza gioia da tutti i pori (faccette x lei)  :-) il colore è blu/azzurro uniforme e totalmente trasparente, con una leggera e breve inclusione rettilinea grigia  scura/nera, forma ovale e misure mm 9 x 7 x 5.


Guardandolo dalla superficie superiore si vedono chiaramente le otto faccette della parte opposta che convergono a formare una croce perfetta con i quattro braccetti che finiscono a v.


Lo so in pratica nn le ho detto nulla e so perfettamente che nn puó farmi una stima, ma presto provvederó a recarmi dagli esperti consigliati da lei.


Perdoni ancora le mie ignoranti parole, ma saprebbe  indicare orientativamente la caratura della pietra, ammesso che sia uno zaffiro?


Grazie ancora delle sua preziosa disponibilità.


Emanuela

 

Buon pomeriggio, Emanuela

 

per favore, ometta le scuse e condividiamo il piacere di una bella pietra:  OK?

 

La lente 10x é uno strumento fondamentale nel nostro settore, ma é necessario saperla usare e soprattutto... volerla usare con attenzione, passione e umiltà.

 

E uno che definisce "scadente" una gemma potrebbe (forse) essere un ottimo cassiere in banca, ma come gioielliere mi sembrerebbe, se non inadatto, almeno alquanto fuori posto.

 

Ma forse sono solo fisime mie, che mi ostino a vedere soprattutto il lato bello delle cose...  :-)

 

Il colore dello zaffiro, davvero splendido, e la superlativa trasparenza che lei mi descrive sono senza dubbio sufficienti per suscitare il piacere di guardarlo, e se quella gemma le ricorda quell'altro meraviglioso gioiello cui lei mi accenna pur senza dirmene né l'età né il nome, allora mi sembrerebbero superflue ulteriori indagini conoscitive.

 

In ogni caso benedica la presenza del segno che lei m'ha descritto in modo tanto sbrigativo, perché probabilmente sarà proprio quello la "firma" che garantirà in modo univoco l'origine (naturale o meno) del soggetto.

 

Le auguro le più felici conferme, e se lei volesse accreditarmi un caffé la prima volta che passerò dalle sue parti, le aggiungerei che il suo zaffiro dovrebbe avere una massa di 2,90 - 3,00 carati.

O qualcosetta in più, se la cintura e la corona fossero un tantinello "abbondanti".   :-)

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Le curiosità sull'oliatura degli smeraldi e le castronerie pseudo-tecniche da eBay

Gent.le sig Lenti, sono Luca, ho realizzato l'anello con rubino e devo dire sono molto contento. ma non dispongo di una fotocamera decente per fare una foto, quindi purtropo non la posso inviare, ma quando mi sarò dotato di tale marchingegno non mancherò.


Volevo farle una domanda sull'oliatura degli smeraldi.


Ho letto che è una pratica piuttosto diffusa e molti venditori lo dichiarano, e lessi qui sul suo sito che basterebbe lavare con acqua o sapone o altri solventi pe rimuovere l'olio ed evidenziare eventuali pecche della pietra. (anche se come dice lei, la natura non crea imperfezioni).


Io ho un difetto, a cadenza mensile lavo tutte le pietre preziose incastonate diamanti e company, munito di detergente  delicato oppure per i piatti, diluito in acqua, a temperatura ambiente, spazzolino da denti setole morbide e lavo tutto quello che ho asciugo con diligenza etc..


Se mai comprassi uno smeraldo, dovrei cessare questa pratica perchè se fosse oliato, dopo un pò di tempo perderebbe la sua brillantezza?


Giusto per la cronaca su ebay ho letto un consiglio di un signore che ha un negozio a Firenze di pietre preziose e spiega come restituire allo smeraldo l'antico splendore:

Gli smeraldi sono pietre preziose molto delicate, con il passare del tempo si inaridiscono nel colore e nella lucentezza.


Una cura di bellezza è la seguente.

"Lasciate per qualche giorno lo smeraldo, sia esso gemma libera o montata a gioiello, immerso dentro un bicchierino contenente olio di oliva, non importa se extravergine o meno.


Una volta levato lo smeraldo dall'olio asciugatelo con un tovagliolino di carta, quindi lavatelo usando il Vostro sapone per igiene intima, aiutandosi con un vecchio spazzolino per raggiungere l'interno del castone, se la gemma è montata.


Una volta asciugato dall'acqua lo smeraldo tornerà splendente, più vivo nel colore, quasi assenti tante inclusioni gassose dette anche ad ala di farfalla; la pietra sarà bella esattamente come il giorno che l'avete vista la prima volta.


Il principio è molto semplice, l'olio penetra per capillarità all'interno dello smeraldo attraverso le porosità proprie del minerale, riempendo le microscopiche cavità rigenera il naturale splendore del cristallo, lo stesso apparirà più trasparente e il colore più brillante e vivo.


L'uso del sapone per igiene intima, essendo neutro, è consigliato proprio perchè lo smeraldo è molto sensibile sia agli acidi che agli alcali eccessivamente forti".


Spero di non averla annoiata, visto la marea di email che riceve non vorrei essere uno dei tanti scocciatori, ma sono piccole curiosità.


Grazie,

Luca.

 

Buona sera, Luca

 

complimenti per il nuovo arrivo in famiglia...

La fotocamera e il sottoscritto possono aspettare, naturalmente, mentre nel frattempo lei si toglie qualche curiosità sugli smenraldi... :-)

 

L'oliatura é un termine generico che comprende, purtroppo, il riempimento di micro-cavità con sostanze diverse

E magari fosse solo una consuetudine SOLO a base di oli naturali!

 

A parte il fatto che gli oli utilizzati sono i più vari (di cedro, di mandorle, di colza, di noce e via insalatando), a quelli naturali e di solito incolori si sono via via affiancati e poi sostituiti anche oli colorati, magari sintetici, o addirittura materie plastiche allo stato liquido e quindi polimerizzate (fatte quindi solidificare) in loco.

 

Alla penetrazione per semplice capillarità si preferisce da decenni quella per depressione, di solito previa immersione nell'olio o nella sostanza opportunamente scaldati, ma in ogni caso un semplice lavaggio potrebbe non essere, e di solito non é, sufficiente per asportare TUTTA la sostanza estranea.

 

Le micro-fratture e i tubicoli interessati dall'operazione dono /sarebbero di numero, di dimensioni e di diametri diversi, tanto che sarebbe impossibile prevedere un successo "tout court" con un lavaggio.

 

E, ovviamente, senza considerare il riempimento con materie plastiche inattaccabili da qualsiasi sapone, e da quasi tutti i solventi.

 

Le sottolineo intanto che l'oliatura non vivacizza né tantomeno ripristina nessun colore, perché casomai ripristina soltanto l'aspetto che il cristallo aveva dopo la prima volta del condimento oleoso.  :-)

 

Un effetto "make up", insomma, e basta.

 

Per la precisione, poi, le "ali di farfalla" NON sono "inclusioni gassose", bensì l'evidenza di un fenomeno di interferenza creato dal riflesso speculare della luce sulle due facce (riflettenti) di una frattura dello smeraldo, in presenza di aria.

 

Oppure anche i residui solidi (un velo di ossidi, magari, o anche solo di terriccio), che il cristallo ha imprigionato al suo interno creando figure piane e di solito colorate, che ricordano i disegni delle vetrate a mosaico.

 

O le ali delle farfalle.

 

Infine, lo smeraldo non é "poroso" (come sono invece il turchese o la malachite, per esempio), né  particolarmente sensibile ai chimici.

 

E quando venisse attaccato da sostanze particolarmente aggressive incautamente maneggiate, la proprietaria del dito avrebbe ben altre preoccupazioni per cui lagnarsi, pur se circondata dall'interessato affetto degli eredi subitamente accorsi.

 

Altro che sapone intimo!   :-)

 

Questo per puntualizzare le fantasiose facilonerie ricavate da eBay:

quelle sparate gratuite e pseudo-tecniche (o pseudo-scientifiche) che in molte situazioni potrebbero causare danni anche notevoli.

 

Si diverta pure con i lavaggi mensili delle sue gioie, ricordando però di evitare il brusco passaggio dall'acqua calda a quella fredda.

Facendo (raffinatezza da pignolo) magari l'ultimo risciacquo in acqua distillata.

 

Lei non mi ha annoiato, e io spero che queste informazioni l'abbiano anche tranquillizzata... almeno un pochino.  :-)

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Vorrei vendere una collana di granato rosso scuro

 

vorrei vendere una collana di granato rosso scuro, la collana é di circa 75 cm per un diametro di 7/8 millimetri, la collana credo abbia circa 50-55 anni.

 


Vorrei sapere come fare a venderla e il suo valore approssimativo.


 

Il filo che le lega bisogna cambiarlo e il fermaglio è in oro basso con incastrato un'altra pietra sempre di granato.


Se mi potete dare delle indicazioni .io sono di Bologna.

 

Buona sera, Luciano

 

innanzitutto consideri queste righe come una chiacchierata amichevole, perché senza vedere la sua collana a me resta poco da fare....  :-)

 

E un qualcosina di più da dire, quindi immagino che si tratti di una collana a sfere, sfaccettate o lucide, perché lei parla di un filo da cambiare:

giusto?

 

Se ho indovinato é quindi MOLTO probabile che il materiale (il granato dal quale sono stati ricavati gli elementi) sia di qualità economica, e allora il suo valore di mercato supererebbe di poco il costo della lavorazione.

 

Di solito quelle collane provengono dall'India o da qualche Paese asiatico e il valore non é particolarmente elevato, ma prima di tutto le consiglierei di farla vedere a un gioielliere competente, a cui magari proporre anche l'acquisto.

 

Dubito che ci sia un mercato soddisfacente, salvo il caso le non sia in possesso di uno di quei pezzi che arricchivano la collezione di un raffinato Zar, di un potente Asburgo o di qualche avido pontefice...  :-)

 

 

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Mi dice cosa significa in gemmologia il termine boulder?

Per favore, mi dice cosa significa in gemmologia il termine boulder?

Indica la foggia forse di una pietra?
grazie!!

 

Buona sera, Danilo

 

Boulder significa "masso" e si utilizza correntemente associato alla parola "opale".

 

Infatti, questo pregiato e affascinante miracolo della natura si trova, oltre che in vene e in "noci" anche in massi dai quali viene estratto con grande cautela e, purtroppo, anche a prezzo di consistenti perdite.