Prossimo acquisto Zaffiro... - 2 -

Gentilissimo Gianfranco, come sempre, leggerla è un piacere per la competenza e leggerezza con cui riesce a trattare argomenti così tecnici anche in assenza di informazioni che noi pseudo esperti non veicoliamo.


Premesso che la mia disponibilità potrebbe arrivare a XX mila euro le preciso i miei dubbi:


- Forma della pietra: quale il taglio che valorizza meglio lo zaffiro

in quanto tale?

- Dipende dalla caratura?

- O c'è un taglio "principe" per lo zaffiro?

 

Montatura: ho regalato in gioventù uno zaffiro montato su oro giallo (XX0.000 nel 1974 - oro c.a. 25 gr.) che è risultato esteticamente gradevole anche per le proporzioni con la mano che l'indossava.


Questo vorrei montarlo su oro bianco.

Non ho mai preso in considerazione il platino: lei che ne pensa?


Le aggiungo che la mia gioielleria è anche laboratorio e il lavoro verrebbe eseguito da loro stessi come in precedenza fatto con altre pietre.


Mi consiglia un giro di brillanti giusto per valorizzare la pietra o non anche dei brillanti di un certo "impegno"?


Io avrei in mente non un giro ma tre brillante per lato, indipendentemente dal taglio rotondo o rettangolare,  montati su un piano leggermente inferiore alla tavola dello zaffiro poiché così penso che lo stesso possa risaltare di più senza che si crei un gioiello troppo grande che alla fine risulterebbe poco bello.


Ovviamente sono aperto a qualunque suggerimento e pronto a sposare qualunque altra idea che possa venirmi da lei o dal mio gioielliere.

 

Mi rendo conto che la pietra più è grande e più è bella, ma poiché vivo di stipendio e non posso permettermi certe pietre, mi trincero dietro l'estetica.


- in ultimo, e le assicuro  che ho terminato, mi scuso per la lunghezza e la tediosità non certo all'altezza della sua frizzante prosa, ma è la prima volta che mi accingo all'acquisto di una pietra colorata di un certo impegno e, come potrà bene immaginare, i dubbi sono tanti.


Come sempre, la ringrazio anche solo per aver voluto leggere questa mia e, nel caso volesse spingere la sua cortesia, forzando la sua pazienza, sino a rispondermi, avrà tutta la mia riconoscenza.



PS:

Non sottopongo mai i progetti di acquisto a mia moglie, le piace troppo la sorpresa e sino a ora è andata bene.


Domani pomeriggio mi recherò dal gioielliere per iniziare a discutere dell'anello.

Va da sé che qualora lei decidesse di rispondere a questa mail, riceverebbe un particolareggiato resoconto dell'incontro.


 

Buona sera, Enrico

 

sorvolo sull'abbondanza di complimenti che lei mi riserva, e che m'imbarazzano:

non ne sono abituato, e soprattutto sono convinto di non meritarli, perchè tutto quello che faccio (e mi piace farlo!) in realtà è offrire l'occasione per fare quattro chiacchiere su un tema che ci accomuna e che ci appassiona... tutti quanti.

 

Magari anche eliminando qualche equivoco, con la scusa di spacciare delle informazioni supplementari.  :-)

 

Per esempio, io non direi che "che la pietra più è grande e più è bella", perché le dimensioni maggiori la renderebbero (a partità di tutte le altre caratteristiche) solo più rara.

 

La "bellezza" consegue invece (secondo la mia opinione) la proprietà e la perfezione delle simmetrie del taglio e della finitura, dalla trasparenza (non sempre) della materia, dall'uniformità della distribuzione del colore, e dalla sua saturazione... eccetera.

 

E nel caso specifico dello zaffiro riterrei che il nobile corindone sia proprio la gemma più "democratica" in fatto di tagli perché, se il cristallo é di alta qualità ottica, rispettandone l'angolo di padiglione si otterranno splendide gemme quale che sia la forma prescelta.

 

Quindi, caro amico (essendo io un appassionato fotografo la sento particolarmente vicino  :-) lasci pure briglia sciolta al suo buon gusto, perché nel suo DNA ho già individuato le indelebili tracce della composizione, della volumetria, della tridimensionalità che solo i fotografi della "vecchia scuola" sanno armonizzare in un'immagine.

 

O trasferire in un gioiello... :-)

 

Premesso che la vedo dura per il suo orafo, un "SI" senza esitazioni allo zaffiro con i tre diamanti per lato, geometricamente disposti su più livelli come da lei ipotizzato.

 

E, magari, anche un pochino inclinati verso l'esterno, soprattutto se "di forma" (cioé diversi dal taglio rotondo).

 

In ogni caso, e quale che sia il numero di diamanti impiegati, curi attentamente che il taglio sia uniforme PER TUTTI I CRISTALLI, e che oltre al colore anche la fluorescenza sia molto, molto simile per tutti i diamanti.

 

Per lo zaffiro che ho qui io, e che é rettangolare ottagonale, sto valutando proprio tre diamanti "taglio princess" per ciascun lato lungo, e sono ancora in forse sullo stile dell'anello nel suo insieme.

 

Ho però scartato il platino, la cui lavorazione é abbastanza problematica e la cui superficie, poi, maggiormente soggetta ai graffi dell'oro bianco rodiato.

 

Infine mi congratulo con lei per la felice e armoniosa intesa con sua moglie:

indovinare le "sorprese" alla consorte sembra infatti essere uno dei problemi più spinosi della vita coniugale!  :-)

 

Attendo dettagli, e la saluto.