Diamanti

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Quanto può essere costato? E quanto potrei ricavare rivendendolo?

Salve, mi è stato regalato (comprato a dicembre) un brillantino in blister WDG con queste caratteristiche:

...

...

Quanto può essere costato?

E quanto potrei ricavare rivendendolo?

Aggiungo che il blister è intatto perchè non è mai stato aperto.


La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia,
Virginia

 

Buon giorno, Virginia

 

WDG può indicare un'importante ditta, che conosco benissimo da anni, ma anche essere la sigla di un improvvisato diamantivendolo qualsiasi:

In cambio delle informazioni richieste lei saprebbe dirmi come mai tanto pochi si prendano il disturbo di precisare maggiori dettagli?  :-)

 

Un diamante da 0,XX carati é la classica gemma per fare un delizioso presente, e nel suo prezzo incide sovente, e pesantemente, la confezione e la garanzia con relativa analisi del laboratorio, se presenti.

 

Per darle una quotazione riferita a dicembre dovrei fare una ricerca storica che, in ogni caso, non sarebbe attendibile perché in quel periodo si trovano contemporaneamente offerte speciali (al ribasso) e ingiustificati rincari natalizi...

 

E, non ultimo, il prezzo di un diamante varia anche da negozio a negozio, oltre che da gemma a gemma!  :-)

 

In ogni caso non credo che dalla vendita, oggi, possa ricavare molto più di XXi € dal suo diamante, ma le faccio presente che prezzi e trattative per e fra privati non fanno parte del mio abituale menu.  :-).

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Quali canali ufficiali - e quindi seri - vi sono per poter vendere dei diamanti?

Gentile sig. Lenti,

gradirei sapere quali canali ufficiali -e quindi seri- vi sono per poter vendere dei diamanti in mio possesso regolarmente certificati e sigillati con caratura variabile da 1,5 a 2 carati.


Nel ringraziarla, invio distinti saluti
Fabrizio

 

Buona sera, Fabrizio

 

i soli canali raccomandabili come ""seri" sono, a mio avviso, i gioiellieri, che per fortuna abbondano nella sua città:

 

Avere diamanti già provvisti di un attendibile certificato gemmologico faciliterà certamente la formulazione di un'offerta con margini di oscillazione più ristretti, permettendo a lei di confrontare le diverse proposte in tempi ragionevolmente ristretti.

 

Ovvio comunque che molto probabilmente riceverà offerte più interessanti nel caso volesse attendere la vendita delle sue gemme lasciate al gioielliere in "conto vendita"...

 

Solo che lei riceverebbe il pagamento DOPO l'effettiva vendita dei diamanti!

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Ha senso parlare di perfezione del taglio anche con gemme di caratura bassa? 

Buonasera sig. Gianfranco,


ha senso parlare di perfezione del taglio anche con gemme di caratura bassa?

Ovvero anche quelle da 0.10 carati?


Mi saprebbe infine indicare nella provincia di Bergamo una oreficeria seria, onesta e affidabile?
La ringrazio e complimenti.

 

cordiali saluti

 

Buonasera, Corrado

 

i parametri qualitativi dei diamanti sono, necessariamente, via via più "approssimativi" per quanto più si riduca  dimensione delle singole gemme:

é l'ovvia conseguenza del costo eccessivo che avrebbe, per unità di prodotto, una selezione con la stessa, stringente attenzione che SI DEVE dedicare agli esemplari con massa maggiore.

 

Per un dieci punti si raggruppano quindi a due a due i colori, così come i primi due gradi di clarity;

per quanto riguarda il taglio sarebbe impossibile (certo difficoltoso e insensato) rilevarne le proporzioni...

 

Quindi ci si limita a controllare, a campione, che il lotto sia costituito da esemplari "omogenei", ovvero con taglio regolare, non troppo "spesso" e soprattutto il più "vivace" possibile, otticamente parlando.

 

Quanto all'indirizzarla da un gioielliere piuttosto che da un altro, mi scusi ma me ne guardo bene:

come già detto, non li conosco tutti e poi, anche se fosse, non mi permetterei certo la presunzione di distribuire pagelle di buona onesta e competente condotta!  :-)

 

 

P.s.

 

Anni addietro ebbi il piacere di conoscere e d'invidiare sul campo di Casale Monferrato uno stupendo pilota acrobatico:

Roberto Crippa, che col suo Zlin 526 fece sognare me e tutti i piloti presenti all'annuale manifestazione aerea, e col quale rimasi poi in contatto, anche se sporadico, fino a quando cadde sul campo di Bresso facendo scuola a un allievo.

 

Era suo parente, per caso?

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Se dovessi decidere di vendere la pietra lei saprebbe indicarmi un canale serio?

 

Buongiorno Gianfranco,


grazie della risposta veloce e competente.

Se dovessi decidere di vendere la pietra lei saprebbe indicarmi un canale serio?


cordiali saluti

Paola

 

Buon giorno, Paola

 

con l'aria che tira nel settore, suggerire o addirittura indicare qualcuno vuol dire cercarsi grane...

E le lascio immaginare il triste perché.

 

Al momento io starei litigando con il computerologo che mi cura il sito, e col commercialista che si occupa dell'aspetto burocratico-fiscale (delle stupide e costose pastoie che sono la gioia degli operatori economici nostrani) a proposito di eventuali annunci compro/vendo sul sito...

 

Per ora é più una velleità che un progetto, perché i miei entusiasmi e le mie energie sono orientati altrove, ma non si sa mai!

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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E' arrivato il momento di comprare un anello di fidanzamento e, subito dopo la felice decisione mi sono trovato...

Buongiorno sig. Lenti,
ormai anche per me è arrivato il momento di comprare un anello di fidanzamento e, subito dopo la felice decisione, mi sono trovato un attimo disorientato non appena entrato dal primo orefice: gentilissimo e preparato, certo, ma introducendomi alle 4C mi ha fatto capire che scegliere il diamante per il solitario che vorrei regalare non è per niente facile!


Da qualche tempo quindi seguo questa sua rubrica cercando di carpire i “segreti” per un’attenta valutazione e apprezzando molto lo stile simpatico e a volte “profano” con cui riesce a comunicare con noi poveri fidanzati in cerca del regalo giusto.


Ho quindi girato praticamente tutte le gioiellerie della mia città (Parma), rendendomi conto di quali venditori siano riusciti a conquistare la mia fiducia e quali commesse si siano limitate a un “sicuramente fa un bell’effetto”, ho letto qua e là su internet le opinioni delle persone e quelle dei vari orefici che ho incontrato, mi sono fissato un budget (XX00-XX00 euro circa), ho cercato di vedere quanto più diamanti possibili dal vivo, poi da buon ingegnere ho recuperato un vecchio listino Rapaport e ho provato a stimare (a spanne!) quanto potevano valere le varie gemme che mi sono state proposte: non tanto in assoluto ma per poterle confrontare tra loro e capire quali fossero i negozianti più sinceri.


Ho poi compreso che il taglio è tanto importante quanto scarsa è la conoscenza che i vari orefici ne hanno: la risposta è sempre “molto buono” e non è mai segnato nei cartellini; per capirne qualcosa in più bisogna insistere e farsi cercare il certificato.


Ho poi considerato anche l’aspetto “irrazionale” della scelta: ovvero so che alla fine prenderò quello che mi ispira di più e che sono convinto che, per la mia fidanzata, conterà più il gesto che non la caratura o la clarity!

Però mi sembra corretto anche cercare di spendere i miei soldi per regalare qualcosa che li valga e che eventualmente sia rivendibile/sostituibile in futuro.


Cerco quindi possibilmente un diamante da appena più di mezzo carato e certificato internazionale (es. IGI / GIA).
…ora però è il momento di scegliere, e ancora ho tantissimi dubbi!


Da una parte ho degli anelli “di marca” XY, di cui apprezzo il fatto che a mio giudizio ricarichino meno di altre marche più blasonate e che le montature siano un attimo più curate, anche quella semplicissima con 4 griffes che cerco io; pietre quasi tutte G SI.


Dall’altra gioiellieri (o laboratori orafi) che propongono anelli “assemblati” da loro:

a volte la cura del dettaglio è inferiore ma con pietre più pure o meno colorate.


Perché non mi sento di escludere la marca?


Per alcune piccole comodità:

ad es. poter cambiare la montatura se alla mia fidanzata non piacerà, la sicurezza di un eventuale cambio pietra in futuro, l’assicurazione furto/smarrimento per 1 anno.


Tutto questo si paga ovviamente!


Rimanendo sempre con gli orefici che mi hanno ispirato fiducia, al prezzo di un mezzo carato G SI di marca XY, un altro gioielliere mi ha proposto un D VS2 “non marcato”, oppure un G VVS1 dal laboratorio orafo (sempre stessa caratura).

Non riesco a decidermi!


Sono certo che a occhio non riuscirò mai a distinguere la differenza (anche se una volta affiancati ho visto bene la differenza tra il D senza marca e un G XXX, che però era montato su oro giallo e forse mi ha ingannato).


Sul certificato del D mi ricordo un taglio Excellent e una fluorescenza Slight, e sono abbastanza sicuro che quel gioielliere (di cui peraltro ho un’ottima impressione) volesse “piazzarmelo” anziché ordinarmi ad es. un G VS2, però mi diceva che il colore conta molto sia esteticamente che come qualità dell’investimento.


D’altronde quella pietra posso vederla dal vivo e mi piace, mentre le altre purtroppo dovrei ordinarle “sulla carta”.


Lei che trova sempre le parole giuste avrebbe qualche suggerimento per aiutarmi nella decisione?


Quanto conta veramente il colore (rimanendo tra D e H quindi pur sempre ottimi)?

La purezza è riservata ai “perfezionisti” e non agli “innamorati”?


Tra un 49 punti e un 50 punti c’è circa un 30% di prezzo mentre visivamente sono equivalenti:

ha senso spendere di più per un mezzo carato oppure magari è meglio privilegiare purezza o colore, o addirittura il portafogli?


La ringrazio fin da ora per la disponibilità e il tempo che vorrà dedicarmi.

 

Buon giorno, Alessandro, eccellente esempio di "povero fidanzato in cerca del regalo giusto"!    :-)

 

Innanzitutto qualche suggerimento:

 

1 - si rilassi!

 

non so come mai, ma a mia memoria NON mi risulta NESSUN anello di fidanzamento che sia risultato sgradito!

Forse c'é un santo apposito che s'incarica di guidare verso scelte felici i poveretti che si struggono fra dubbi terribili...

che dice?  :-)

 

2 - si convinca che la sua scelta sarà la scelta migliore... Innanzitutto perché sarà LA SUA SCELTA!

 

Le famose "4C" sono roba da commercianti, mentre a lei devono interessare soprattutto:

la forma, la perfezione del taglio e la cifra da sborsare:

Butti pure via il vecchio Rapa perché a marzo sono cambiati molti prezzi,

anche nella fascia di carature che lei sta considerando.

 

3 - dimentichi termini come "rivendere" e/o "investimento", salvo il caso in cui, insieme a quelle del diamante,

lei stia anche cercando informazioni a proposito dei costi di un futuro divorzio!     :-)

 

Con la forza dei nervi distesi punti quindi la prua sul 49 centesimi al posto di quel mezzo carato che le costerebbe uno sproposito in più, a parità di altre caratteristiche, senza offrirle nessun vantaggio pratico.

 

Mi lasci però sorridere circa le sue perplessità a proposito degli anelli "assemblati" da bravi e competenti orafi locali:

sia perché sarebbe certo loro puntiglio fornirle IL MEGLIO (che garantirebbero LORO!) di quanto in circolazione, sia perché molte "firme" speculano proprio sui grandi numeri che il loro famoso "nome" attira.

E speculano risparmiando ove possibile o, addirittura, facendo produrre in estremo oriente.

 

Assicurazione furto e smarrimento DI UN ANELLO DA FIDANZAMENTO?

Secondo me avrebbe senso quanto assicurare anche il dito, ma non vorrei sembrarle troppo ottimista.  :-)

 

Quindi, insieme al portafoglio si tratterebbe di privilegiare innanzitutto il cervello... non le pare?  :-)

 

Quanto alle scelte possibili a proposito di garanzie descrittive io opterei per un NOSTRO certificato gemmologico:

in Italia abbiamo eccellenti analisti i cui istituti reggono da pari a pari il confronto con quelli esteri, e domani le offrirebbero il vantaggio di successive verifiche, se necessarie, in tempi ridottissimi.

 

E a proposito del colore, un diamante da indossare DEVE essere tagliato bene, e quindi affascinare LEI (ed eventualmente la sua fidanzata) al momento della scelta:

Potrà spaziare tranquillamente fra D e I color, non trascurando (de gustibus...) la possibilità di un taglio finalmente diverso da quello solito, rotondo "a brillante".  :-)

 

Nel frattempo lei cancellerà anche il termine "purezza", che non ha nulla a che fare con i diamanti, sostituendolo con "visibilità" di eventuali e magari bellissime caratteristiche interne.

E fino al grado SI 2 potrà sbizzarrirsi tranquillamente fra tutte le numerose offerte che le saranno sottoposte, nella certezza che la gentile e futura signora ne sarà orgogliosa, oltre che felice.

 

Infine, cancellando per cancellare, cancelli l'ipotesi di "comperare sulla carta":

é una possibilità che io giustificherei soltanto se lei avesse scelto la futura consorte negli annunci di eBay!  :-)

 

Sia pignolo pignolo (ovvero pignolo 2 volte :-) sulla qualità del metallo impiegato per la montatura:

punte al palladio, se si tratta di quattro griff a filo, oppure cinque punte se invece la montatura é stata/sarà fusa in un solo pezzo.

 

Gli anelli di fidanzamento si portano SEMPRE, e se il metallo non é di qualità superlativa le lascio immaginare la tragedia conseguente una punta che abbia ceduto...

 

Spero che il tempo dedicatole valga il sacchettino di confetti che vorrà mettere da parte per me e, in attesa delle campane, le / vi faccio i migliori auguri.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Vorrei sapere, gentilmente se certi gemme immettono radiazione e con quale strumento si possono individuare?

Vorrei sapere, gentilmente se certi gemme immettono radiazione e con quale strumento si possono individuare?

Buon giorno, Joukhal Driss

 

l,e gemme radioattive fanno ormai parte della mitologia gemmologica...  :-)

 

Si incominciò almeno due decenni addietro con il terrorismo dei topazi azzurri, per finire forse cinque o sei anni fa con i diamanti neri:

due grosse bolle di sapone, naturalmente, perché non mi risulta che i topazi radioattivi siano MAI usciti dai laboratori nei quali subirono i primi trattamenti di irraggiamento.

 

Quanto ai diamanti "neri", che in realtà sono di colore bruno più o meno scuro, furono immediatamente demonizzati e bloccati in dogana (ad Anversa) non appena dall'India arrivarono, in massa, i primi lotti.

 

E la storia continuò per un certo tempo, per svanire poi d'incanto non appena gli stessi diamanti (trattati con il medesimo processo di coloritura...) furono disponibili, guarda la coincidenza, anche da produzioni occidentali.  :;-)

 

In ogni caso é facile verificare che in circolazione non esistono gemme radioattive, non solo perché il metodo di trattamento non ne prevede tale pericoloso residuo, ma anche perché le conseguenze sarebbero perseguibili a livello planetario:

e nessun operatore economico (nemmeno il più cinico e crudele bandito mondiale) rischierebbe rovinose azioni legali che sarebbero perse in partenza.

 

Quanto a un'eventuale verifica per sua tranquillità, potrebbe procurarsi uno dei contatori Geiger in grado di rilevare presenza ed entità di radiazioni Beta e Gamma, apparecchi che si trovano nei negozi di elettronica e nei magazzini di surplus militare.

 

Ma per quanto cerchi vedrà che troverà eventuali tracce radioattive colo e soprattutto nel latte e nell'insalata... :;-)

 

Scherzi a parte, gli istituti di fisica universitaria sono dotati di apparecchi molto sensibili e a Casablanca saranno certo in grado di darle una risposta immediata...

oppure, in Italia, potrebbe rivolgersi agli uffici della difesa civile o a quelli dell'ARPA.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Secondo lei è una buona pietra da regalare su un solitario?

salve, mi è stato proposto di comprare, per un solitario, un diamante da 0.50 ct, F color con purezza SI1, secondo lei è una buona pietra da regalare su un solitario?
grazie.

 

 

Buona sera, Gabriele

 

un diamante é SEMPRE "una buona pietra da regalare", anche come solitario.

 

Se é ben tagliato, naturalmente!

 

In questo caso, il prezzo del colore molto alto sarà mitigato dal grado di "clarity" quindi se la gemma sfavilla come dovrebbe le consiglierei tranquillamente l'acquisto.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Le griffe possono essere più o meno poste in obliquo per ricevere un diamante di diametro maggiore?

Gentilissimo,

mi scuso in primis perchè desidererei avere una sua risposta e non è da tanto che le ho già scritto, in secundis mi accingo a spiegarle il mio "problema".


Forse lei non si ricorderà, ma io sono il collezionista di diamanti D, IF, TRIPLE EXCELLENT e come ogni anno d'accordo con il mio gioielliere di fiducia di Valenza scambio la caratura acquistata l'anno prima con una superiore in cambio di una differenza in euro.


Sono partito con uno 0.54 nel 2009, seguito da uno 0.75 nel 2010 e nel 2011 vorrei raggiungere lo 0.90, sempre con caratteristiche massime sopra descritte, peccato che ora la montatura non supporti più il nuovo diamante e sia costretto a rifarla.


Le allego foto del modello della montatura, così ha un'idea, ha 8 baguettes laterali da 0.04 l'una e quattro griffe che il mio gioielliere dice essere in una fusione unica con l'anello in platino.


Ora per non spendere troppo vorrei rifare l'anello in platino untilizzando le stesse baguette, ma mi chiedevo se era possibile con uno 0.90 rifare l'anello con la stessa altezza della fascia di 3 millimetri di altezza, che trattiene le baguettes, perchè nel caso venisse aumentata l'altezza della fascia le baguette non sarebbero più proporzionate e risulterebbero piccole rispetto alla nuova fascia di 4 mm per esempio.


La mia domanda è quindi se è possibile rifare lo stesso anello, con le stesse griffe, con la stessa altezza della fascia e con le stesse baguette anche se il centrale sarà di 0.90 e in futuro anche sull' 1 o poco più.


Il mio dubbio nasce dal fatto di non sapere se le griffe possono essere più o meno poste in obliquo per ricevere un diamante di diametro maggiore.


Grazie

 

Buona sera, Sandro

 

mi ricordo di lei, e ricordo anche d'essermi complimentato per l'ottimo trattamento ricevuto dal mio collega e concittadino.

 

Adesso mi sembra però che lei stia per uscire dal seminato, perché a furia d'innaffiare il suo diamante questo ha raggiunto una dimensione tale da meritare (da esigere!( una montatura realizzata apposta per lui:

 

Non mi é chiarissimo cosa lei intenda per "griffes oblique", ma so bene che serti adattamenti sono solo escamotages con ridotte prospettive di successo:

 

Le faccio presente che un anello di gioielleria ha si gemme inserite per impreziosirne l'aspetto, ma si tratta di cristalli scelti per forma e per dimensione affinché si armonizzino in un progetto d'insieme, il cui successo ìsi definisce con termini quali "armonia", "eleganza", "proporzioni"... e via luccicando.

 

Speculare poi sulla montatura con la modifica di una sede per un diamante di dimensioni diverse vuol dire, nella maggior parte dei casi come il suo, rischiare d'avere un oggetto disarmonico e sproporzionato nel suo insieme, e comunque "masticato" in una qualche maniera.

 

Mi creda, non ne vale la pena, e anche riuscendo a risparmiare più di una pipata di tabacco lei sarebbe certo il primo a non esserne soddisfatto.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Solamente un gioielliere mi ha detto che in realtà il taglio Marquise ha un'ottima...

Salve sig. Lenti,
sarei intenzionato ad acquistare un diamante taglio Marquise, ma sono titubante sulla riuscita rispetto al taglio.

 

Mi spiego meglio.


Molti gioiellieri mi hanno detto e consigliato che il suddetto taglio non ha una riuscita in proporzione al taglio-dimensione e visibilità, quindi di optare verso ciò che hanno pronto alla vendita e cioè, taglio classico rotondo per loro 1 carato taglio "rotondo" ha una riuscita migliore rispetto 1 carato taglio Marquise...

 

Solamente un gioielliere mi ha detto che in realtà il taglio Marquise ha un'ottima riuscita in proporzione alla dimensione e quindi il taglio non sminuisce la pietra.

Adesso, chiedo aiuto a lei, questo taglio sfavorisce la dimensione?

 

E per fare bella figura (ci tengo) servono almeno due carati visto il taglio?
Mi illumini... e grazie

 

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Buon giorno, Luca

 

non mi stupisce che tanti gioiellieri le abbiano sconsigliato l'acquisto di un diamante taglio "a marquise", per la semplice (e unica!) ragione che non lo avevano in casa...

 

Squallida invece, e fasulla, la "spiegazione" a proposito del taglio, che mi farebbe fortemente dubitare della preparazione e/o della correttezza di chi racconta certe frottole.  :-)

 

Il taglio del diamante, di qualsiasi forma, é fatto proprio per valorizzare l'aspetto della gemma, e quindi SE ESEGUITO CORRETTAMENTE sarà perfettamente in grado di farle fare una gran bella figura.

E la caratura sarà soltanto una questione di costi.

 

Certo, il taglio rotondo a brillante é quello che va per la maggiore, quindi i commercianti lo privilegiano fra gli esemplari disponibili, mentre il taglio "a marquise") e quasi tutti i "tagli e forme di fantasia" sono acquistati prevalentemente su richiesta.

 

Personalmente considero la deliziosa "barchetta" una scelta molto raffinata, come solitaire, e se avrà la possibilità di osservarne più di una vedrà come la luminosa vivacità di luci che sprigiona non ha nulla da invidiare agli altri tagli...

 

Con, in più, il non indifferente vantaggio di prestarsi particolarmente bene, un domani, alla realizzazione di  un altro oggetto mediante l'accostamento di altre gemme.

Cosa non altrettanto semplice, né felice, con un taglio rotondo.

 

Ovviamente, la particolare forma rende asimmetrica soprattutto la distribuzione della luce rifratta, ma a mio avviso anche questo é uno dei pregi dei "marquise" che hanno adornato regine e principesse di tutto il mondo.

 

E anche loro ci tenevano (e ci tengono) a fare bella figura.  :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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In procinto di far realizzare dal mio gioielliere di fiducia un anello su modello...

Gentilissimo,
le scrivo perchè in procinto di far realizzare dal mio gioielliere di fiducia un anello su modello XXX, con precisione sarebbe il modello piccolo Trinity con pavè di diamanti.

 

Riporto link per foto:  http://www.XXX


Il modello ufficiale della maison francese è realizzato con 300 diamanti taglio brillante, di mezzo centesimo di carato circa l'uno, per un totale di 1,61 carati.

Il colore delle pietre è E-F con purezza VVS.

 

Il mio gioielliere mi realizzerebbe lo stesso modello con 270 diamanti di 1 centesimo di carato l'uno per un totale di 2,70 carati, colore F-G, purezza VS.

 

Sulla caratura nulla da dire, è doppia e sono contento di questo, il mio dubbio è sul colore e purezza dei diamanti.

 

Ho paura che già sono piccoli e se si utilizzano VS al posto di VVS l'anello perde luce e brilla meno.

 

Io non ho modo di confrontare i due tipi di diamanti di colori e purezze diverse perciò le chiedo un consiglio.

 

Si nota differenza a occhio nudo sul pavè finito?

Il pavè con E-F, VVS brillerà di più di quello con F-G, VS?

 

Il mio gioielliere mi metterebbe pietre come da XXX, ma al posto di X.X00 euro mi chiederebbe X.000 euro.

Ne vale la pena?

E' un buon prezzo quello che mi ha proposto il mio gioielliere di X.X00 euro?

 

Grazie

Alessandro

 

Caro Alessandro, le anticipo subito la risposta:

mi e le auguro che il suo gioielliere sia, o si avvalga di, un buon orafo.

E che abbia poi la competenza per selezionare i diamanti che, incastonati nel modo dovuto, faranno la loro figura come o magari meglio di quelli della maison francese che lei cita...

 

Ma non chieda a me se ne vale la pena, tanto per il prezzo quanto, e soprattutto, per l'effetto finale, perché le variabili in gioco sono davvero tante, e ciascuna di esse potrebbe tanto esaltare come danneggiare il risultato dell'insieme!

 

Sappia che i diamanti di un pavé DEVONO (secondo la mia opinione) essere selezionati con una cura particolare proprio perché il loro accostamento risulti reciprocamente vantaggioso.

 

Devono essere sistemati in sedi (fori) realizzati da un orafo di lunga esperienza , fori preparati poi e utilizzati da un incastonatore che sappia  quindi orientate correttamente le "tavole" delle gemme seguendo direzioni perpendicolari ai piani dell'oggetto.

 

I diamanti, scelti dallo stesso lotto per uniformità di taglio, dovrebbero presentare uniformi caratteristiche non solo di colore, fluorescenza e di grado di "clean", ma anche e soprattutto per le qualità del taglio e della finitura, che sono di vitale importanza per l'effetto finale.

 

Lei non é, e non sarà, in grado di valutare lo "spessore" dei diamanti montati, e quindi di apprezzare l'utilizzo di gemme con un raffinato e sottile "taglio" invece di quei confratelli alquanto più  "spessi", che le costerebbero solo di più senza nessun vantaggio reale.

 

Ma comperare solo su fotografia, a parte lo squallore dell'operazione, mi sembra voler rischiare inutilmente anche un certo grado di delusione...

 

Io consiglio SEMPRE di esaminare  e, quando possibile, di confrontare gli oggetti PRIMA dell'acquisto:

nel suo caso direi che lei debba assolutamente riservarsi il diritto di rifiutare un gioiello il cui risultato finale, oggi non visibile, dovesse risultare men che perfetto.

 

Tanto le dovevo, spiacente di non poter aggiungere altro.