montatura

  • Le caratteristiche di un solitario per la fatidica proposta: sciolto o già montato?

    Buongiorno,

    mi sto interessando all'acquisto di un solitario per la fatidica proposta.

     

    Da buon ingegnere curioso precisino mi sono addentrato dentro il mondo delle varie caratteristiche per la scelta della pietra secondo gusto e tasche. Idem per la montatura. 

     

    Poi mi sono fermato un attimo e mi sono chiesto:

    E' la giusta via da percorrere?

    Cioè separare gli acquisti e far assemblare poi?

     

    E' possibile che invece di risparmiare ed essere più mirato nel mio acquisto mi ritrovo magari a spendere di più e, non essendo del settore, rischio di fare una composizione non efficiente o con (invento...) problemi di montabilità o simili?

     

    E' meglio affidarsi a un anello già composto?

     

    Giusto per quadrare l'oggetto, sto cercando una montatura semplice e lineare tipo “XXX", e un diamante Colore da I in su, carati tra 0.5 e 1, purezza con inclusioni non visibili a occhio nudo, taglio brillante very good.

     

    Budget massimo XX00-XX00 €

     

    Ultima domanda: indicativamente l'incastonatura che budget richiede?

     

    Grazie mille

     

     

     

    Buon giorno J

     

     

    fossero tutti precisini, anche senza essere ingegneri!

     

    E non solo per tenere a bada i dettagli del budget ma anche per “vivere” tutti i momenti del simbolo da donare nel momento fatidico.  :-)

     

    Quindi, andando per gradi le “preciso” :-) subito che trattandosi di un diamante “a solitaire” (e quasi certamente rotondo, taglio a brillante, vero?) non ci saranno problemi di montaggio di nessun genere, anche se lei non mi precisa il castone o i griff.

     

    La sola precauzione che nel caso dei griff dovrebbe prendere é quella di scegliere un modello almeno a cinque punte.

     

    E che siano assolutamente punte realizzate con fili tirati a mano, e poi ricotti.

     

    Sarà l’unica, vera assicurazione contro il rischio di dolorose gemmoperdite.  :-)

     

    Naturalmente le montature di qualità si trovano quasi sempre anche negli anelli già finiti, ma il “chiavi in mano” é accettabile SOLO per acquisti nella gioielleria di fiducia che, in cambio di un preventivo e accurato controllo di qualità le garantirà la necessaria tranquillità.

     

    A un giusto prezzo, insieme alle info e ai confronti ai quali lei non dovrà assolutamente rinunciare.

     

    OK per il ventaglio di colore nel quale cercare il soggetto più vivace, segno di un taglio geometricamente superiore, ma per quanto riguarda le caratteristiche interne perché limitarsi a quelle “non visibili a occhio nudo”?

     

    Fra i diamanti che uso nei miei corsi ce ne sono almeno tre con stupendi particolari, ben visibili anche senza la lente, che NON le cederei nemmeno in cambio di tre esemplari “puriSSSimi” (quelli che con 3 esse sarebbero più puri degli altri.  :-)

     

    Scherzi a parte, cerchi PER CONFRONTO DIRETTO fra più soggetti un diamante che al minimo movimento le offra una vera esplosione di luci, colorate e incolori.

     

    Ovvero quel quel fantastico “fuoco” che rimarrà il simbolo del momento di svolta nella vita di due single.  :-)

     

    Incastonare un diamante, con successiva pulitura dell’anello e (se in oro bianco) conseguente rodiatura  non dovrebbe costarle più di una cinquantina di dannati euri.

     

    Quanto alle vie da percorrere, il costo é solo un parametro da tenere sotto controllo per spuntare se non il migliore almeno il giusto rapporto costo/qualità. 

     

    Ma la scelta finale dovrà (dovrebbe) assolutamente soddisfare tanto  il lato estetico quanto quello emotivo e quindi i momenti relativi NON si vivono “sulla carta”.

     

    Mi scuserà se non ho approfondito il discorso del "XXX"  perché pur ben progettato, a mio modesto parere il modello é piuttosto datato.

     

    E quindi adattissimo tanto ai pigri quanto a chi fosse a corto di fantasia…  :-)

     

    Allora perché non prova LEI a ingegnerizzare uno schizzo da discutere poi con un bravo artigiano / gioielliere?

     

    Cordiali saluti e una valanga di auguri… doppi.

  • Un diamante del contorno perso nei primi giorni d'uso: un lavoro non fatto a regola d'arte?

    Mio marito mi ha fatto montare da un gioielliere di nostra conoscenza un diamante di un carato e 20 circa, con intorno una trentina di brillantini piccoli.

     

    Dopo pochi giorni che lo indossavo ne ho perso uno.

     

    Mi è stato detto che può capitare nei primi giorni di utilizzo in quanto di solito se non correttamente montati saltano via durante la pulitura con le spazzole, ma raramente può succedere successivamente.

     

    Naturalmente la pietra mi è già stata sostituita ma resto preoccupata che la montatura non sia stata fatta a regola d'arte e che la cosa possa ricapitare.

     

    Attendo un vostro parere in merito.

     

    E' vero che i primi giorni può capitare?

     

    Grazie

     

    Valeria

     

     

    Buona sera, Valeria

     

    é impossibile prevedere a distanza l'eventuale bis ai danni di un altro dei diamanti del contorno, e questo anche se m’avesse fornito i dettagli che ora le elencherei…  :-)

     

    Lo stesso gioielliere che ha prontamente provveduto alla sostituzione sarebbe in serie difficoltà se dovesse esprimersi in merito. pur disponendo fisicamente dell’anello da esaminare con tutta l’attenzione necessaria...

     

    E’ vero che i primi giorni potrebbero essere i più critici, ma solo perché l’uso del gioiello metterebbe alla prova i componenti del montaggio.

     

    Quindi escluderei la possibilità di un giudizio attendibile senza un (almeno improbabile) esame metallografico per individuare le proprietà meccaniche del metallo impiegato nel suo anello.

     

    In ogni caso conoscerne l’elasticità derivante da una corretta ricottura, la plasticità di una lega di qualità e magari valutarne anche uno spessore adeguato all’attesa ritenuta della pietra sarebbe solo metà del lavoro d’indagine.

     

    D’indagine, NON di previsione! 

     

    Si, la pulitura con le spazzole rotanti e non con i più moderni e rapidi getti di vapore rappresenta un fattore di rischio meccanico soprattutto per le gemme montate su punte, ma solo perché i griff sono elementi eleganti ma alquanto delicati.

     

    Se invece i diamanti del suo contorno sono inseriti in fori conici ricavati nel pieno del metallo, se il lavoro é stato fatto come si deve la tenuta é decisamente più sicura:

    i “baffi” d’oro sollevati nelle pareti del foro sono al riparo e possono trattenere benissimo la pietra all’altezza della cintura.

    In tal caso soltanto una forzatura - alquanto maldestra, direi - per allargare la misura dell’anello potrebbe magari generare una situazione di pericolo.

     

    Qui si fermano le mie competenze e anche i ammettendo i miei limiti spero d’averla tranquillizzata abbastanza per permetterle di godersi il suo certamente bellissimo anello.