Un diamante del contorno perso nei primi giorni d'uso: un lavoro non fatto a regola d'arte?

Mio marito mi ha fatto montare da un gioielliere di nostra conoscenza un diamante di un carato e 20 circa, con intorno una trentina di brillantini piccoli.

 

Dopo pochi giorni che lo indossavo ne ho perso uno.

 

Mi è stato detto che può capitare nei primi giorni di utilizzo in quanto di solito se non correttamente montati saltano via durante la pulitura con le spazzole, ma raramente può succedere successivamente.

 

Naturalmente la pietra mi è già stata sostituita ma resto preoccupata che la montatura non sia stata fatta a regola d'arte e che la cosa possa ricapitare.

 

Attendo un vostro parere in merito.

 

E' vero che i primi giorni può capitare?

 

Grazie

 

Valeria

 

 

Buona sera, Valeria

 

é impossibile prevedere a distanza l'eventuale bis ai danni di un altro dei diamanti del contorno, e questo anche se m’avesse fornito i dettagli che ora le elencherei…  :-)

 

Lo stesso gioielliere che ha prontamente provveduto alla sostituzione sarebbe in serie difficoltà se dovesse esprimersi in merito. pur disponendo fisicamente dell’anello da esaminare con tutta l’attenzione necessaria...

 

E’ vero che i primi giorni potrebbero essere i più critici, ma solo perché l’uso del gioiello metterebbe alla prova i componenti del montaggio.

 

Quindi escluderei la possibilità di un giudizio attendibile senza un (almeno improbabile) esame metallografico per individuare le proprietà meccaniche del metallo impiegato nel suo anello.

 

In ogni caso conoscerne l’elasticità derivante da una corretta ricottura, la plasticità di una lega di qualità e magari valutarne anche uno spessore adeguato all’attesa ritenuta della pietra sarebbe solo metà del lavoro d’indagine.

 

D’indagine, NON di previsione! 

 

Si, la pulitura con le spazzole rotanti e non con i più moderni e rapidi getti di vapore rappresenta un fattore di rischio meccanico soprattutto per le gemme montate su punte, ma solo perché i griff sono elementi eleganti ma alquanto delicati.

 

Se invece i diamanti del suo contorno sono inseriti in fori conici ricavati nel pieno del metallo, se il lavoro é stato fatto come si deve la tenuta é decisamente più sicura:

i “baffi” d’oro sollevati nelle pareti del foro sono al riparo e possono trattenere benissimo la pietra all’altezza della cintura.

In tal caso soltanto una forzatura - alquanto maldestra, direi - per allargare la misura dell’anello potrebbe magari generare una situazione di pericolo.

 

Qui si fermano le mie competenze e anche i ammettendo i miei limiti spero d’averla tranquillizzata abbastanza per permetterle di godersi il suo certamente bellissimo anello.