gemme

  • Diventare commerciante internazionale di gemme: quali possibilità per un giovane?

    Buonasera signor Lenti

    ho letto con interesse numerosi articoli del suo sito sulla gemmologia poiché già da un po son molto incuriosito dalla materia.

     

    Avendo dedotto che gli sbocchi lavorativi offerti da questi corsi sono molto limitati e soprattutto essendo io un lavoratore autonomo fin da giovane età e gradendo continuare ad esserlo il mio quesito è questo:

    affrontando la giusta quantità di corsi realmente qualificanti in gemmologia applicata quali possibilità avrebbe un giovane che volesse in proprio diventare commerciante internazionale di gemme disponendo di un capitale di partenza diciamo di X00.000  €

     

    O per meglio dire una cifra del genere potrebbe dargli qualche speranza di barcamenarsi in questo mercato oppure al di la delle capacità individuali i capitali richiesti per “avviare” il tutto devono per forza essere superiori?

     

    La ringrazio anticipatamente per il tempo speso.

     

    Grazie

    Matteo

     

     

    Buona sera, Matteo

    la cifra che lei mi indica non é affatto modesta ma per qualsiasi attività é assolutamente necessario stendere un “piano d’azione” che comprenda non solo le cifre disponibili ma anche (e soprattutto!) l’insieme delle risorse da impiegare nei diversi momenti del programma.

     

    E le risorse sono anche umane, (conoscenze tecniche, commerciali e anche relative a collaboratori terzi).

     

    Il tutto da rapportare tanto al prodotto da trattare  - pietre di colore o diamanti, o entrambi) grezzi o tagliati, da vendere all’ingrosso o al dettaglio… 

     

    Dove comperare, dove e a chi vendere.

     

    I corsi sono indispensabili per non giocarsi capitale e reputazione al primo colpo, ma senza un’attenta, accurata  e preventiva valutazione dei molti fattori in gioco il successo professionale ed economico sarebbe quasi una chimera.

     

    Alcuni miei ex allievi hanno iniziato con disponibilità anche inferiori alla sua e si sono dedicati almeno per un paio d’anni all’acquisto “su commissione” di singole gemme da cedere ad amici / amiche e a parenti, per passare poi a operazioni più impegnative.

     

    Ma anche se i margini appaiono interessanti, lei non s’illuda di mietere successi e quattrini a palate fin da subito perché andrebbe certo incontro ad amare e costose delusioni.

     

    Per iniziare cerchI quindi di aumentare il suo capitale… d’informazioni, che sarà la migliore base di partenza qualsiasi sia la direzione prescelta.

     

    E venga a trovarmi senza problemi se volesse approfondire altri dettagli.

    diamanti grezzi millimetrati.jpg



    Diamanti grezzi.jpg

                        Diamanti grezzi di giacimento primario. Top "gem quality"

     

  • Restringendomi l'anello ho paura che sostituiscano il mio smeraldo con un vetro: che fare?

    Buongiorno!

     

    Ho comprato online da un negozio americano un anello con smeraldo, e mi è arrivato regolarmente e con certificato gemmologico.

     

    Purtroppo mi è leggermente largo, e vorrei farmelo stringere un pochino da una gioielleria della mia città i quali mi dicono che lo manderanno ad un laboratorio esterno per il lavoro.

     

    Ho paura che mi possano sostituire il mio smeraldo con un vetro…

    Come posso distinguere uno smeraldo vero da uno falso?

     

    È forse meglio che fotografi il mio smeraldo prima di fare il lavoro?

     

    Aiuto... Mi faccia sapere per favore cosa posso fare!

     

    Grazie mille e cordiali saluti

     

    Marianna

     

     

    Buon giorno, Marianna

     

    non crede che, tanto per incominciare col piede giusto, alla sua e.mail avrebbe potuto accludere una copia del certificato gemmologico?

     

    E' un documento che se redatto con cura e con l’auspicabile corredo di dettagli renderebbe molto difficile sostituire uno smeraldo con un’imitazione…  :-)

     

    Uno scambio che sarebbe comunque altamente improbabile, soprattutto con un vetro...

     

    Ma una sostituzione che sarebbe impossibile se lei disponesse di foto al microscopio del suo pregiato “fuoco verde”.

     

    Volendo però persistere nell’infausto, orrendo sospetto per lei i problemi sarebbero tre, e nell’ordine:

    1 - accertarsi che lo smeraldo che si trova sull’anello sia uno cristallo “solid”,

         cioè un cristallo intero e non, per esempio, 

         un soggetto “composto” come una doppietta o una tripletta.

         

         Se le gemma é montata su griff anche un operatore mediamente esperto

         potrà rapidamente fugare ogni timore in merito.

     

         Ma se lo smeraldo fosse montato con un castone che circonda la cintura (il bordo)

         della pietra allora l’analisi sarebbe certo più impegnativa.

         Anche se non impossibile.

     

    2 - Identificato con certezza lo smeraldo (naturale, immagino) rimane il problema

         del lavoro di allargamento e solo l’orato incaricato deciderà come procedere:

         perché se la gemma fosse montata dentro un cono di fili d'oro in contatto con l’anello

         SOLO in un punto, il rischio di tensioni deleterie sulla pietra sarebbe minimo.

     

         Se invece il montaggio utilizzasse il robusto e ben più protettivo castone di cui sopra

         allora é molto probabile che sia necessario tagliarne una parte più o meno significativa, 

         da ripristinare in seguito, a modifica avvenuta.

     

         Per ridurne il diametro ho visto saldare all’interno di anelli degli spessori d’oro,

         previa protezione delle gemme con apposite paste termoisolanti, 

         ma la fattibilità e l’opportunità di questa soluzione sono da valutare caso per caso

         perché lo smeraldo é piuttosto delicato: 

     

         roba da guanti bianchi, insomma, con cui impastare l’esperienza e il buonsenso

         dell'orafo.  :-)

     

    3 - Verificare che lo smeraldo reso sull’anello modificato sia lo stesso

         che lei aveva consegnato in origine:

         disponendo di foto al microscopio di una qualche (deliziosa oltre che utile)

         caratteristica interna lei potrebbe immediatamente controllare e poi dormire sonni tranquilli.

         

         Altrimenti, con una lente (almeno a 10x) potrebbe disegnare con la massima accuratezza

         un qualsiasi dettaglio interno lei riuscisse a individuare,

         facendo però attenzione a non crearsi poi laceranti problemi con un gemmoboomerang!

     

         Infatti, se in seguito lei NON riuscisse a riconoscere la stessa caratteristica

         nello smeraldo di ritorno (disegno poco accurato, luce e/o lente diverse, ecc) rischierebbe 

         oltre all’infelicità anche d’infognarsi in un contenzioso perlomeno antipatico…!

     

    Bene, sono riuscito a impensierirla a sufficienza? 

     

    Questo é il fio (e nemmeno il più preoccupante) da pagare per gli acquisti di gioielli in rete.   :-)

     

    Mi mandi altri dettagli o, se crede, faccia un giro a Valenza e ne riparleremo previa un’ispezione del suo tesoro.

     

  • Un ottimo smeraldo… da NON oliare

    Buonasera sig Gianfranco,

     

    La disturbo in questo periodo di feste per approfittare della sua consueta gentilezza e disponibilità che riserva ai lettori, come me, del suo blog.

     

    Ho acquistato un anello con smeraldo (4 carati) e due brillanti laterali( 0.90 ciascuno), consapevole della scarsa qualità dello smeraldo.

     

    Ho letto che con l'oliatura gli smeraldi acquistano uniformità e si smussano le evidenti fessure interne. 

     

    Le volevo chiedere se secondo lei nel caso del mio anello possa apportare dei benefici alla pietra oppure no. 

     

    Non ho intenzione di rivendere l’anello ma solo di farlo apparire meno frastagliato lo smeraldo.

     

    La ringrazio per dedicarmi un po' del suo tempo a fornirmi una sua valutazione.

     

    Saluti e tanti auguri di buone feste.

     

     

    20161230_150707.jpg

    Un esempio di ottima foto, di una nitidezza esemplare: una vera rarità fra quelle ricevute di solito...    :-)

     

    20161230_150451.jpg

    Cambiando la luce cambia il colore, che ne é una conseguenza.
    E quindi ci si domanda: qual'é  il verde corretto? E poi la tonalità dei diamanti?  : -)

     

     

    Buona sera, Luigi

    come avrà letto non é possibile fare “televalutazioni” perché a distanza intervengono tante variabili da rendere aleatoria qualsiasi cifra.

     

    Lei stesso noterà come il verde appaia tanto diverso fra le quattro foto che lei mi ha accluso…

     

    E le sfumature tonali dei due diamanti… anche!    :-)

     

    Però due dettagli appaiono subito evidenti:

     

    1 - l’anello é stato quasi certamente realizzato (e NON adattato) sullo smeraldo, e

     

    2 - chi l’ha costruito merita un plauso per il buon senso dimostrato nell’aggiungere griff supplementari 

         a protezione dei due lati scoperti dello smeraldo:

     

         Chapeau!

     

    Per quel poco che si vede il gambo dell’anello appare fatto con cura e nitidamente “tirato” a tela: 

    peccato lei non abbia ripreso anche i punti di giunzione fra detto gambo e la “testa” dell’anello.

     

    Così io rimarrò con la curiosità dei particolari rimasti nascosti.  :-)

     

    Quanto invece ai “possibili trattamenti” ai quali sottoporre lo smeraldo le dico subito che io sono ampiamente e irrimediabilmente contrario.

     

    Il colore é eccellente e la trasparenza più che dignitosa, quindi cosa cercherebbe d’altro?

     

    Altro che “scarsa qualità”, direi, perché il tagliatore ha saputo ricavare un bell’esemplare da un cristallo che altri avrebbero potuto facilmente rompere.

     

    L’oliatura non ridurrebbe nessuna frattura ma, casoma ne renderebbe meno visibili la maggior parte.

     

    In ogni caso si tratta di un maquillage temporaneo perché l’olio tendeerebbe comunque a trasudare in tempi più o meno brevi.

     

    Vista però l’eccellente nitidezza della seconda foto le posso precisare che per la considerevole dimensione di alcune fratture comunicanti con l’esterno, proprio nel suo caso l’oliatura le durerebbe da Natale a Santo Stefano.

     

    In situazioni del genere s’interviene infatti (e purtroppo!) con un “flilling” brutale, ovvero un riempimento eseguito con resine plastiche (incolori o colorate) con cui riempire le cavità e le fratture accessibili.

     

    E’ una pratica che non sempre viene dichiarata dal venditore e magari nemmeno compresa appieno dal compratore e in tal caso per me ricorrerebbero gli estremi della truffa.

     

    Spezzata una lancia a sostegno delle mie posizioni “tecniche” ma anche “estetiche”, al suo posto io mi terrei lo smeraldo così com’é, con quell’indubbia personalità che qualsiasi intervento potrebbe solo mortificare.

     

    Secondo me, naturalmente.  :-)

     

    Con l'occasione porgo a lei e signora cordiali auguri di buon anno.

     

    P.s.

    Con qualche “velo” mi consente di pubblicare la sua mail, con la foto meglio riuscita?

    Grazie.

     

     

    Grazie per la sua pronta risposta, è stato gentilissimo. Immaginavo che mi avrebbe sconsigliato di fare trattamenti alla pietra e forse cercavo una conferma ai miei dubbi.... 

     

    Pubblichi tranquillamente la mail e le foto che ritiene utili. 

     

    A tal proposito, nel suo sito non sono mai riuscito a trovare le foto pubblicate, forse perché navigo da Ipad e non da computer? 

     

    Se riesco proverò a mandarle anche la foto con i punti di giunzione tra gambo e testa.

     

    Saluti

     

     

     

    Grazie per il permesso, Luigi

     

    Lei non ha trovato le foto perché non ce n’erano, visto che col programma che usavo non riuscivo a pubblicarle.

     

    Ora che me lo hanno aggiornato dovrei farcela, e incomincerò proprio con la sua! 

     

    E tempo permettendo, cercherò anche di corredare alcuni articoli con le foto che ho messo da parte.