Pietre di colore

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Un'inclusione nel rubino ne pregiudica il valore?

 

Gent.ssimo sig. Lenti,

 

le sarei grata se potesse prendere in considerazione il mio quesito.

 

Un inclusione visibile ad occhio nudo all'interno di un rubino ne diminuisce il valore?

 

Il mio fidanzato mi ha regalato un anello con rubino 1,14 carati, ma non gli hanno rilasciato il certificato. Lui non si era accorto dell' inclusione perche se l'anello e' girato in un senso non si rileva, mentre dall'altro e' chiaramente visibile...

 

Distinti saluti

 

Clara

 

 

Buon pomeriggio, Clara

 

la presenza di un certificato NON é SEMPRE indispensabile, ma lei potrà comunque richiederla al venditore che in ogni caso é responsabile di ciò che ha venduto.

 

Con l'aria che tira a proposito di sofisticazioni e di sintetici assortiti, la presenza di caratteristiche interne nelle pietre di colore sono quasi quasi da considerare un pregio... :-)

 

E, in ogni caso, possono essere la prova certa dell'origine naturale del soggetto, che é il dettaglio più importante.

 

E' però opportuno che le suddette caratteristiche interne non debbano pregiudicare la trasparenza e/o il colore...

Ma si tratta di dettagli da valutare caso per caso.

 

Per quanto mi pare di capire nel suo rubino il "segno" é di minima entità e pertanto non dovrebbe influire, se non in minima parte, sul valore della gemma.

 

Tra parentesi, proprio QUELLA caratteristica interna, magari bellissima se osservata al microscopio, rende il suo esemplare UNICO al mondo:

le pare poco?  :-)

 

Le ricordo infine che nelle gemme di colore, e nel rubino in particolare, hanno ben maggiore importanza la tonalità e la saturazione del colore, la trasparenza del materiale nonché la correttezza del taglio:

i parametri che contribuiscono in modo davvero determinante alla bellezza e quindi al valore del soggetto.

 

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Aiuto per identificazione pietre dure

Buongiorno,

ho deciso di chiedere un aiuto a voi per vedere se riesco a identificare le pietre con cui sono fatte alcune collane.


Mia nonna, mancata di recente, prima di andarsene ha voluto dare a me tutte le sue collane di pietre dure, di cui era molto appassionata.


La maggior parte le abbiamo identificate, ma di alcune lei si era dimenticata il nome e io sono in difficoltà.


Le pietre dure mi piacciono, la nonna mi ha passato la passione per gioielli e pietre, e sto arricchendo la sua collezione; ho imparato a infilarle con i nodi e faccio delle collane bellissime che porto sempre.


Ho scattato alcune foto a queste pietre "misteriose", senza flash e con la luce naturale del sole.


Se riuscite a darmi una mano, ve ne sono grata.


Grazie


Alessandra

 

Buona sera, Alessandra

 

complimenti per la passione e per l'abilità con cui compone le sue collane e un grato pensiero anche alla nonna che ha saputo trametterle interesse e entusiasmo per materiali sovente (e ingiustamente!) sottovalutati.

 

Materiali che d'ora in poi la pregherei di chiamare "pietre ornamentali" e non più "pietre dure", visto che le "pietre molli" non esistono... :-)

 

Le anticipo che i minerali opachi o traslucidi NON sono il mio forte, ma il suo accorato appello mi spinge comunque ad azzardare qualche ipotesi... col beneficio d'inventario perché i soggetti in questione li ha lei.

Per quanto ben descritti e fotografati.

 

Escluderei la  corniola per il quarto filo perché le sfere mi sembrano trasparenti, e la corniola non lo é:

al massimo, e solo in sezioni sottili potrebbe apparire traslucida.

Il colore sembrerebbe quello dell'ambra, in particolare della rara simetite siciliana... ma lei se ne accorgerebbe subito perché la collana sarebbe leggerissima.

Come ipotesi, scartando materiali come vetro e plastiche, rimarrebbero soprattutto i granati, e in tal caso alcune sfere avrebbero il color cannella di una varietà pregiata.

 

Mi incuriosiscono non poco le sfere della collana di "pietre biancastre, in alcuni punti semitrasparenti", perché escludendo le tante varietà di quarzo non ho presente di quale materiale possa trattarsi.

 

Quanto alle "pietre azzurre striate" potrebbero essere tanto di corniola tinta quanto di malachite:

la corniola, che di solito ha zonature rosso-marromi a chiazze o a stie insieme al grigio chiaro si trova facilmente anche in tonalità quasi incolori, cha da tempo immemorabile si prestano benissimo alle più svariate tinture.

 

La malachite, che di solito é verde, per ossidazione tende all'azzurrognolo e perde il "lustro" del materiale lavorato di recente.

Dato il parallelismo delle striature escluderei invece l'ipotesi del turchese americano come suggerirebbe la tinta.

Anche qui non si deve scartare la possibilità di materiale tinto.

 

Bel problema infine per la ""collana di conchiglia" che a me sembrerebbe corallo rosa, probabilmente giapponese.

La foto non é abbastanza nitida quindi potremmo essere in presenza tanto di rodocrosite quanto di un pezzo di stalattite debitamente arrotondato, levigato e colorato...

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L'esame al microscopio in corrispondenza dei fori potrebbe magari individuare l'eventuale tintura delle varie sfere, ma in ogni caso le sconsiglio di provare l'attacco con solventi perché rischierebbe di rovinare dei fili che le piacciono così come sono, oltre ad avere il grande valore di un ricordo affettivo.

 

Al suo posto io non sarei molto soddisfatto di tante ipotesi e di altrettanti condizionali, ma non sarebbe corretto da parte mia spingermi oltre:

mi perdona?

 

Almeno consideri che sono stato buono e caritatevole, evitando di terrorizzarla con l'elenco di tutte le imitazioni che circolano nei mercatini:

plastiche, ceramiche, vetri e impasti assortiti!  :-)

 

In compenso per le riprese le suggerirei di usare proprio il flash, magari coperto da un leggero velo diffusore, che ha il vantaggio di avere un colore "standard" della luce, mentre quello del sole non lo é.

Provi a farsi fare una foto alle otto del mattino e un'altra alle otto di sera, e poi vedrà che abbronzatura, nella seconda!  :-)

 

E se dovesse rimandare altre foto, per favore includa in un angolo un soggetto di colore reperibile, magari un pacchetto di sigarette:

l'operatore che dovrà poi calibrare il monitor le sarà grato fino alle lacrime...

quelle stesse che deve trattenere cercando invece d'indovinare la tinta dello sfondo che ha usato lei.  :-)

 

 

 

 

 

 

 

 

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A proposito della forte birifrangenza in certe gemme...

 

Signor Lenti,

spero in futuro di poterla chiamare per nome e darci del tu!


Dunque ho un problema, riguardo la birinfrangenza, poichè su un testo che stavo utilizzando dice:

"La forte birifrangenza fa apparire gli spigoli opposti raddoppiati, quando si osservi di piatto l'indicolite attraverso una lente".


Dunque la pagina era dedicata all'indicolite, anche se il cenno potrebbe essere riferito ad un'altra qualsiasi gemma con birifrangenza abbastanza forte da poter notare l'effetto.


Ora mi domandavo se lei potesse dirmi qualcosa di più in merito, poichè io ho provato con delle tormaline, ma non posso dire di averci capito tanto!

Innanzitutto per spigoli opposti che cosa si intende esattamente?


La ringrazio per le eventuali spiegazioni che potrà darmi in merito.

Saluti    Lorenzo


P.S.

In Cina ci sono giacimenti di uvarovite?

Inoltre sempre in campo granati mi è stata proposta una gemma di demantoide del peso di 1,10 ct di colore identico a un olivina (un medio verde con un po' di giallo), ben tagliata di forma ovale molto pulita all'occhio, solo al microscopio sono visibili le classiche inclusioni d'amianto disposte a raggio, conosciute con il nome di code di cavallo (la pietra è infatti russa ).


Mi dispiace di non poterle inviare una foto, ma secondo lei x000 USD per la pietra è un prezzo onesto?

Il venditore dice che mi ha fatto un prezzo speciale, ma di solito tutti dicono così.


Le chiedo ciò perché questo materiale non viene molto commercializzato qui da noi in Italia, e non so come orientarmi. Grazie di nuovo.

 

Ciao, Lorenzo

 

usiamo pure il tu, che oltretutto é meno faticoso del lei e della terza persona che si usano per lavoro... :-)

 

La birifrangenza é un fenomeno complesso solo all'apparenza:

certi cristalli detti appunto "birifrangenti" sdoppiano OGNI raggio di luce che li attraversa in DUE raggi distinti:

quindi se tu guardassi attraverso la tavola di uno zircone, per esempio, quasi certamente vedresti gli spigoli delle faccette del padiglione "sdoppiati", cioé a due a due.

 

Ricorda però che il fenomeno si presenta SOLO se la direzione di osservazione NON coincide con la "direzione di monorifrangenza" (o con una delle DUE direzioni di monorifrangenza dei cristalli "birifrangenti biassici").

 

Il granato demantoide é un minerale raro e, soprattutto, cristallizzato in individui di piccole dimensioni:

dalla zona degli Urali (Ekaterinenburg é il centro di riferimento) provengono cristalli di buona qualità a volte di dimensioni superiori alla media, ma la scarsa quantità disponibile lo rende una gemma soprattutto da collezione.

 

Un soggetto superiore a un carato é già considerevole ma non te lo hanno certo offerto a prezzo di saldo.

 

Se non hai fretta e non sei innamorato del campione che hai visto, con qualche paziente ricerca credo tu possa spuntare una quotazione più favorevole.

 

In Cina mi dicono si trovi di tutto ma io non sono né informato né tantomeno interessato perché detesto in blocco tutto quello che quel Paese rappresenta dal punto di vista politico, sociale ed economico.

Con in più la triste consapevolezza che siamo stati proprio noi, gli occidentali, a concedere a corda con cui ci stanno strangolando:

ovvero la "Clausola del Paese meno favorito"... e sorvolo sul resto per non rovinarmi la serata.

 

Ma se vuoi comunque comperare da loro, ricordati che in occasione delle olimpiadi a Pechino furono spacciate a caro prezzo badilate di andesine gialle (messicane) tinte in rosso per la gioia dei gonzi ancora convinti che da quelle parti regni la più cristallina correttezza commerciale.

Inutile dire che la tintura NON era dichiarata... quindi regolati.

 

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NOTA: "scrivici" é sempre danneggiato. indirizzare direttamente a: jlenti@gemmologia.net

Mi spiace ma il primo tentativo di ripristino non ha funzionato:

il "form" é quello di prima, ma la posta non mi arriva ancora.

 

Se non avete ricevuto risposta per favore scrivete di nuovo, direttamente a:

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Chiedo scusa per l'inconveniente, e ringrazio se vorrete precisare da dove scrivete.

 

Gianfranco Lenti.

Rubino dal colore "rinforzato": ho preso "na sola"?

Buon giorno signor Lenti

...

e questa volta  ho ceduto alla tentazione perché durante un breve scalo a Bangkok ho comperato per mia moglie un rubino a forma di goccia da 4,41 carati a XXX dollari.

L'ho preso da una vecchia signora in un negozietto non lontano dall'albergo che mi aveva consigliato  uno dei portieri.


Credo di aver scelto il migliore di tutti quelli che ho visto ma non ho capito quasi nulla delle spiegazioni ma due cose mi sono fatto ripetere e cioè che la pietra é "natural" e che il colore é "rinforzato"-


Ora mi chiedo se può essere davvero una pietra naturale e cosa vuol dire colore rinforzato?

Guardandola con la lente da orologiaio si vedono come delle piccole increspature come delle onde che vanno attraverso quasi tutta la pietra e alcuni puntini neri vicino alla punta.


Secondo il suo parere ho fatto un buon affare o mi hanno dato "na sola", come si dice dalle mie parti?

...

Grazie per la risposta. Alberto

 

Buona sera,  Alberto

 

nel caso dei rubini NATURALI il "colore rinforzato" può significare tre cose diverse:

a - il semplice riscaldamento di corindoni dal colore alquanto deboluccio.

b . l'aggiunta di colore mediante termodiffusione, o

c - l'infiltrazione con plastiche rosse o, per le produzioni ora estesamente diffuse, con vetro rosso al piombo et similia.

 

Dato il prezzo da lei spuntato previa lunga contrattazione propenderei per la terza ipotesi, soprattutto se lei avesse identificato correttamente (complimenti!) le tracce di fluidificazione del vetro (le "onde" di cui sopra).

 

Per dirle di più dovrei esaminare di persona il suo acquisto, ma a lume di naso le sconsiglierei di comperarne  altri per orecchini e ciondolo, perlomeno a quel prezzo.

E le rendo noto che Diabolik avrebbe avuto un figlio:

pare si chiami Gemmolik e usi celarsi nei panni dei portieri d'albergo... :-)

 

Tutto sommato la cifra pagata non mi sembra eccessiva, a patto però che nel prezzo fossero comprese anche un paio di ricche cene col favoloso pesce che si mangia in Thailandia... :-)

 

Se invece pensasse di comperarne in quantità per farne commercio sarò lieto di accompagnarla come assistente, e le garantisco tanto i prezzi decisamente più bassi quanto le spiegazioni in italiano, visto che in tale idioma me la cavo a sufficienza.  :-)

.

In ogni caso la "bontà" del suo affare é direttamente proporzionale alla temperatura della riconoscenza della mogliettina commossa e certo felice del pensiero rivoltole dal marito lontano...  :-)