Restringendomi l'anello ho paura che sostituiscano il mio smeraldo con un vetro: che fare?

Buongiorno!

 

Ho comprato online da un negozio americano un anello con smeraldo, e mi è arrivato regolarmente e con certificato gemmologico.

 

Purtroppo mi è leggermente largo, e vorrei farmelo stringere un pochino da una gioielleria della mia città i quali mi dicono che lo manderanno ad un laboratorio esterno per il lavoro.

 

Ho paura che mi possano sostituire il mio smeraldo con un vetro…

Come posso distinguere uno smeraldo vero da uno falso?

 

È forse meglio che fotografi il mio smeraldo prima di fare il lavoro?

 

Aiuto... Mi faccia sapere per favore cosa posso fare!

 

Grazie mille e cordiali saluti

 

Marianna

 

 

Buon giorno, Marianna

 

non crede che, tanto per incominciare col piede giusto, alla sua e.mail avrebbe potuto accludere una copia del certificato gemmologico?

 

E' un documento che se redatto con cura e con l’auspicabile corredo di dettagli renderebbe molto difficile sostituire uno smeraldo con un’imitazione…  :-)

 

Uno scambio che sarebbe comunque altamente improbabile, soprattutto con un vetro...

 

Ma una sostituzione che sarebbe impossibile se lei disponesse di foto al microscopio del suo pregiato “fuoco verde”.

 

Volendo però persistere nell’infausto, orrendo sospetto per lei i problemi sarebbero tre, e nell’ordine:

1 - accertarsi che lo smeraldo che si trova sull’anello sia uno cristallo “solid”,

     cioè un cristallo intero e non, per esempio, 

     un soggetto “composto” come una doppietta o una tripletta.

     

     Se le gemma é montata su griff anche un operatore mediamente esperto

     potrà rapidamente fugare ogni timore in merito.

 

     Ma se lo smeraldo fosse montato con un castone che circonda la cintura (il bordo)

     della pietra allora l’analisi sarebbe certo più impegnativa.

     Anche se non impossibile.

 

2 - Identificato con certezza lo smeraldo (naturale, immagino) rimane il problema

     del lavoro di allargamento e solo l’orato incaricato deciderà come procedere:

     perché se la gemma fosse montata dentro un cono di fili d'oro in contatto con l’anello

     SOLO in un punto, il rischio di tensioni deleterie sulla pietra sarebbe minimo.

 

     Se invece il montaggio utilizzasse il robusto e ben più protettivo castone di cui sopra

     allora é molto probabile che sia necessario tagliarne una parte più o meno significativa, 

     da ripristinare in seguito, a modifica avvenuta.

 

     Per ridurne il diametro ho visto saldare all’interno di anelli degli spessori d’oro,

     previa protezione delle gemme con apposite paste termoisolanti, 

     ma la fattibilità e l’opportunità di questa soluzione sono da valutare caso per caso

     perché lo smeraldo é piuttosto delicato: 

 

     roba da guanti bianchi, insomma, con cui impastare l’esperienza e il buonsenso

     dell'orafo.  :-)

 

3 - Verificare che lo smeraldo reso sull’anello modificato sia lo stesso

     che lei aveva consegnato in origine:

     disponendo di foto al microscopio di una qualche (deliziosa oltre che utile)

     caratteristica interna lei potrebbe immediatamente controllare e poi dormire sonni tranquilli.

     

     Altrimenti, con una lente (almeno a 10x) potrebbe disegnare con la massima accuratezza

     un qualsiasi dettaglio interno lei riuscisse a individuare,

     facendo però attenzione a non crearsi poi laceranti problemi con un gemmoboomerang!

 

     Infatti, se in seguito lei NON riuscisse a riconoscere la stessa caratteristica

     nello smeraldo di ritorno (disegno poco accurato, luce e/o lente diverse, ecc) rischierebbe 

     oltre all’infelicità anche d’infognarsi in un contenzioso perlomeno antipatico…!

 

Bene, sono riuscito a impensierirla a sufficienza? 

 

Questo é il fio (e nemmeno il più preoccupante) da pagare per gli acquisti di gioielli in rete.   :-)

 

Mi mandi altri dettagli o, se crede, faccia un giro a Valenza e ne riparleremo previa un’ispezione del suo tesoro.