Problemi di nitidezza alla lettura con il rifrattometro.

Buon giorno,
ho un piccolo problema con il mio rifrattometro;

quando effettuo la lettura, la linea o le linee che separano luce da ombra e che mi servono per capire qual è l'indice di rifrazione, appaiono poco marcate e faccio fatico a vederle.


Quest'estate il problema non si verificava e dunque ho pensato che fosse una questione di temperatura del liquido di contatto, così ho provato a scaldarlo mettendo la boccetta in acqua calda fino a far sciogliere i cristallini di zolfo formatisi sulla superficie del liquido, però la lettura è sempre difficoltosa.


Da cosa può dipendere?


Possibile che sia freddo anche il rifrattometro o devo buttare il liquido?

Grazie.


saluti
Daniele

 

Buon giorno, Daniele

 

scoprire con ragionevole certezza la causa di letture al rifrattometro divenute meno nitide del solito presuppone, come minimo, la disponibilità dell'apparecchio, da testare con gemme e liquidi diversi.

 

Premesso poi che il liquido di contatto NON SI BUTTA MAI (é inquinante, puzzolente e... costoso), se non ne ha una boccetta di ricambio per fare un confronto potrebbe aggiungere una goccia o due di ioduro di metilene, nel caso l'evaporazione ne abbia alterato la densità.

 

Visto che lei ha già tentato il test dopo aver intiepidito il supposto colpevole, non credo le sarà difficile tenere in casa il rifrattometro per alcune ore onde escludere che sia la sua temperatura a causare l'inconveniente lamentato, che a me succede solo quando esamino pietre davvero molto piccole, e che quindi NON occupano TUTTA la finestrella di rilevamento dell'apparecchio.

 

Non posso nemmeno escludere che il suo strumento sia stato invaso da polvere e smog poi cementatisi sulle superfici ottiche grazie alla condensa dell'umidità.

Tale condensa potrebbe essere dovuta a ripetuti passaggi attraverso situazioni di temperatura/umidità molto diverse:

 

E' un'ipotesi abbastanza remota che in Europa mi é capitato di verificare solo un paio di volte, ma che ha colpito anche me in Africa grazie all'abbondante disponibilità della maledetta cipria rossa colà travestita da polvere.    :-).

 

Non posso consigliarle di smontare l'apparecchio per un eventuale lavaggio interno con l'etere:

l'operazione sarebbe molto delicata con i rifrattometri a lettura diretta, e semplicemente suicida con quelli a nonio esterno, tipo Rayner Dialdex.

 

Quanto sopra nella ragionevole ipotesi che il prisma del suo rifrattometro sia in perfetto stato perché lei lo ha sempre asciugato per tamponamento e NON con il consueto (e abrasivo) strofinamento...

oltre a lavare periodicamente il filtro polarizzatore con una nuvoletta di acqua distillata arricchita con poche gocce di ammoniaca.