- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Fiera di Valenza: ALT, Fermi Tutti, CONTRORDINE
Da sabato 26 a martedì 29 ottobre nel grande palazzo mostre di Valenza si terrà l'edizione autunnale della Fiera della Gioielleria.
Aperta al pubblico, la Fiera sarà un'ottima occasione per avere una buona panoramica sulle produzioni più recenti dell'arte orafa valenzana.
E magari per indulgere a qualche sospirata tentazione... :-)
Quindi un cordiale arrivederci in giro per gli stands.
ALT, Fermi Tutti, CONTRORDINE!
NIENTE FIERA, almeno NON in questa sede.
Sono rientrato adesso da quella che avrebbe dovuto essere lo show pre-natalizio dei nostri gioielli:
e ho scoperto che la Fiera della gioielleria Valenzana, edizione autunnale, é stata annullata e, almeno nella grande sede espositiva, sostituita con alcuni stand assortiti.
Due automobili, una esposizione di scarpe femminili, una vasca da bagno, un paio di postazioni enologiche e una di pregiati dolciumi, e una bella serie di stufe ecologiche...
C'erano anche, a onor del vero, forse una decina di vetrinette con alcuni articoli attinenti al settore (qualche gemma, alcune miniature e pochi esempi di sbalzo su rame), ma dubito che i pochi sprovveduti (e come me disinformati) visitatori siano stati appagati appieno dalla vista di antichi ferri del mestiere, e da una ventina di antiche cartoline illustranti la la nostra beneamata metrolpoli!
In compenso, nella precedente sede dell'Associazione Orafa si starebbe svolgendo una manifestazione analoga, ove la presenza di espositori sarebbe riservata a una quarantina di superselezionati (?) operatori in rappresentanza (?) del migliaio, uno più, uno meno, che ancora sopravvivono.
Mi dicono che l'ingresso é riservato a pochissimi invitati, o almeno a super-qualificati visitatori, ma non posso essere più preciso perché non mi sono sentito abbastanza necroforo per approfondire le ragioni di queata clamorosa e difficilmente qualificabile iniziativa.
Necroforo, si, ovvero addetto alle operazioni cimiteriali in genere, e alle sepolture in particolare, un destino a cui sembrano in molti voler avviare quella che sembrava essere, o almeno avrebbe voluto essere considerata, la capitale mondiale del gioiello.
Si, la nostra fiera é nata molto, forse troppo tardi, e dopo che noi valenzani magari anche con indubbi successi personali abbiamo arricchito le fiere di tutto il mondo
E fino a ieri la nostra gioielleria era la seconda voce dell'economia piemomtese, e SENZA i contributi che invece hanno sempre ripianato con larga generosità i "problemi" della "prima" industria.
Però i successi di cui sopra NON sono serviti per dare consistenza a una categoria che, individualista fino al suicidio prima ancora che egoista, NON ha mai saputo fare corpo unico in azioni di promozione, prima, ne di professionalizzazione, poi.
Per non citare l'assoluta incapacità di chiedere leggi adeguate al sostegno di un settore tanto vitale quanto speciale, come invece hanno saputo ottenere le "cugine" Vicenza e Arezzo dai propri referenti politici.
Ecco quindi una catastrofe caratterizzata da rantoli e da sussulti, una tragedia che assomiglia davvero tanto alle tribolazioni della nostra classe politica:
voila una bella scissione, all'apparenza raffazzonata alla bell'e meglio con velleità elitarie e (speriamo non sia vero) senza nemmeno un organico programma di lungo respiro.
Ma soprattutto senza un programma articolato e flessibile di promozione, di professionalizzazione e di aggregazione settoriale dell'intera città e ovviamente del suo indotto.
Saremmo pertanto in presenza una scelta tattica purtroppo incapace di soddisfare la disperata necessità del rilancio globale della noastra zona.
Un'area dove la monocultura orafa ci ha demagogicamente e irresponsabilmente portato a ignorare per interi decenni le più elementari regole di un'economia in rapida (e accellerata) evoluzione.
Speriamo allora, e preghiamo fervidamente tutti gli dei del cielo, che gli artisti che fecero grande Valenza e che ancora sopravvivono possano almeno vivere in eterno.
Anche malgrado i nostri sforzi.