- Categoria: Varie
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Lavorare con le gemme: ovvero ansiosamente in attesa di una risposta.
Buon pomeriggio.
Io mi sono molto interessato, recentemente, alle gemme e mi sono già molto informato sia sui corsi di gemmologia, sia sulle professioni tipicamente svolte da chi ha tale preparazione.
Esaminando il percorso delle gemme, dalla miniera alla gioielleria e oltre, e le varie figure professionali che operano in questo percorso, mi sono motlo interessato alla figura dell'importatore, di quel commerciante su grande scala che collega le due estremità del percorso, e che io, forse erroneamente, ma questo spero saprà dirmelo lei, distinguo dal grossista.
Io sono italo-brasiliano e vorrei comprare pietre in Brasile per rivenderle in Italia e in Europa.
Essendo un cittadino brasiliano che conosce molto bene sia il posto sia la lingua ho il vantaggio di riuscire a risolvere facilmente problemi come la sicurezza delle transazioni (come dice lei in Sud America la palla calibro 9 è molto usata ma questo non è certo un ostacolo insormontabile).
Ci sono, però, alcune cose che non mi sono chiare.
Comprando in Brasile e rivendendo in Italia io sarei considerato un grossista?
Come operano i grossisti?
Comprano da intermediari (io vorrei essere uno di questi intermediari) o vanno direttamente alla fonte?
Comprano pietre già tagliate o grezze?
Viste le pietre presenti in Brasile (diverse varietà di quarzo, topazio, tormalina, smeraldo, etc.) è meglio esportare materiale grezzo da tagliare in altre parti del mondo, oppure comprare pietre già tagliate?
I miei clienti dovrebbero essere soprattutto privati o professionisti del settore?
Dove posso informarmi sulla legislazione riguardante l'import-export e il commercio di pietre (io studio giurisprudenza e mi piace essere informato sugli aspetti legali)?
Capisco la complessità e la numerosità delle mie domande e voglio dirle che apprezzerò ogni aiuto che saprà darmi.
Resto ansiosamente in attesa di una sua risposta.
Fabrizio
Buona sera, Fabrizio
si le sue domande sono un tantinello abbondanti, ma se lei s'impegna a lasciar perdere l'ansia, io cercherò di risponderle al meglio delle mie (comunque limitate) conoscenze.
Affare fatto? :-)
Innanzitutto le differenze fra importatore e grossista, aggiungendovi anche il dettagliante sono andate via via sfumando nel tempo e nei volumi d'affari, tanto che oggi é sopravvissuta una sola, vera distinzione: quella burocratica!
Infatti i dettaglianti debbono avere un registratore di cassa e un orario di negozio, mentre i grossisti e gli importatori no.
Tutti quanti sono soggetti alle NOSTRE leggi e qui iniziano le dolenti note, perché lei ipotizza di vendere in Europa e IN ITALIA:
bene, a mio avviso l'Italia NON é in Europa perché, a parte l'onere finanziario che ne sopporta, non ne ha derivato la civiltà che si caratterizza con leggi chiare, snelle sensate ed efficacemente applicate.
E lei che studia giurisprudenza potrà aggiungere anche i commenti relativi un sistema giudiziario che avrebbe fatto arrossire persino Gengis Kahn.
Il che, tradotto in consiglio caldamente e dolorosamente realistico, significa:
si guardi bene dall'aprire un'attività del genere IN ITALIA.
Casomai, la localizzi per esempio in Belgio e poi estenda l'attività con una filiale sotto i nostri cieli, nella provincia ove il suo fegato e il suo sistema nervoso le dessero migliori speranze di sopravvivenza.
In ogni caso incarichi un navigato commercialista di sondare innanzitutto la questura, che le dovrà/dovrebbe dare la licenza di commercio preziosi e il nulla osta di sicurezza per i locali da adibire all'attività.
Quindi si faccia fare un bel piano dettagliato di:
a - le incombenze burocratiche,
b - le incombenze amministrative,
c - i costi di avviamento, e
d - l'ammontare degli oneri che le competeranno IMMEDIATAMENTE e indipendentemente,
a prescindere dai suoi successi commerciali.
E per oneri intendo CCIAA, INPS, licenze comunali, scritture e tenuta di documenti contabili,
dichiarazioni periodiche e annuali, tasse, imposte, affitti ed eventuali costi del personale.
Poi, consideri che comperando in Brasile e rivendendo in Italia (importazione diretta) lei sarebbe considerato semplicemente un commerciante, quindi un sospetto di evasione mediante sottofatturazione o, come minimo, di vendita al nero:
pertanto soggetto ai controlli di rito e almeno a perizia sul valore delle importazioni.
E che il cielo le risparmi l'eventuale contestazione per una perizia "a capocchia" da un "perito" che normalmente farebbe magari l'orologiaio... :-)
Come, cosa e da chi comprino i grossisti é sovente una conseguenza di decisioni caso per caso, e non certo materia di piani prestabiliti e immutabili per l'intera categoria.
Le faccio presente che le gemme e cristalli pregiuati si trovano nei posti, nei modi e nei momenti più disparati, ivi comprese le aule delle vendite giudiziarie, quindi si aspetti pure un sacco di sorprese.
La sola distinzione che si può fare é in base al pregio dei lotti, per cui la merce di alto valore si può comperare tanto grezza quanto tagliata, incidendo percentualmente poco il costo del taglio.
I cristalli più economici sono invece tagliati nella quasi totalità nei Paesi ove il costo del lavoro é minore.
Quanto alla scelta di ipotetici clienti la mia opinione varrebbe quanto una moneta interrogata a "testa o croce" e quindi gliela risparmio.
Il commercialista di cui sopra le potrà elencare leggi e regolamenti inerenti l'import e l'export di gemme, ma non s'illuda poi d'avere delle solide basi di riferimento:
da noi le regole cambiano con frequenza casuale e, purtroppo, con l'amara e pregressa esperienza che per gli addetti del settore il cambiamento non sarà in senso migliorativo.
Come italiano sono furibondo nel constatare, impotente, come la Nazione stia andando a fondo perchè le leggi sono evacuate da incontinenti e incompetenti personaggi a cui tanto il bene comune quanto una qualsiasi competenza, risultano essere concetti disueti o addirittura sconosciuti.
Quindi nessuna meraviglia che poi le stesse leggi siano applicate a capocchia da chi non capisca un accidente né del loro contenuto, né tantomeno della materia specifica.
Ora le é chiaro il consiglio iniziale, malgrado io non sia mai stato ammalato di esterofilia?
Auguri.