E tu, uomo, ti guadagnerai il pane tra la diffidenza dei tuoi simili


Salve,sono un commerciante di gioielleria in Mantova e sono,da poche ore,a conoscenza di questo sito;
lo ritengo molto interessante, culturale e sicuramente utile per i non "addetti ai lavori".

Leggendo le domande e risposte mi sono reso conto della non poca diffidenza e pretese di "realizzo" di gemme preziose/semipreziose e gioielli quando il privato decide di vendere i propri beni a noi.

forse non tutti sanno che :i commercianti(guarda caso si chiamano proprio così) acquistano all’ingrosso per poi rivendere a potenziali clienti con un prezzo di mercato sicuramente maggiore del prezzo di acquisto (non si lavora gratis al giorno d’oggi e con tutti i rischi che ne derivano dal ns. mestiere).

Si deduce da ciò,che al momento di realizzare il valore dei preziosi,poiché il prezzo al dettaglio é più alto (spesso molto più alto)di quello all’ingrosso, non si ricaverà assolutamente nulla per non dire di peggio vendendoli a professionisti:
il mio consiglio é quello di attendere l’occasione propizia per cedere la merce a consumatori finali (privati).
Non esiste e non ci sarà mai un "quattroruote" per valutare con precisione i preziosi e le gemme ma solo punti di riferimento.
E’ logico, perciò, che ogni professionista acquista dal privato in base a tanti fattori ma mai più di quanto gli costerebbe comprarlo all’ingrosso.

Investire in diamanti?
Direi solo bene rifugio; investimento proprio no, se non a lungo, lungo e aggiungo lungo termine, e comunque da rivendere non ai commercianti.

La ringrazio per l’attenzione e nell’aver dedicato cinque minuti per questa mia considerazione anche se ce ne sarebbe ancora molto da scrivere...
Daniele.




Buon pomeriggio, Daniele
mi scusi per il ritardo e, intanto, auguri per il 2006.

Sto faticosamente ricuperando un crash dell’hard disk e quindi rispondendo alle mail salvate... La ringrazio p
er i complimenti, e spero che il mia sito abbia un qualche interesse, se non proprio utilità, anche per gli "addetti ai lavori"... :-)

Per entrare nel tema, diffidenza e pretese di facili guadagni caratterizzano da sempre il nostro settore, e bisogna premettere che la nostra categoria non é esente da colpe, né immune da tentazioni, atteggiamenti e comportamenti perlomeno discutibili.

Colpe, sia chiaro, scontate poi in massima parte da operatori onesti e preparati, spesso ingiustamente crocifissi da chi, buttati allegramente milioni per effimere quanto insulse paccottaglie "firmate", ha poi la pretesa di realizzare mirabolanti realizzi anche sulla medaglietta della prima comunione.

Ma se mi consente un’osservazione, io non sarei così drastico nell’escludere la possibilità di riacquisto da parte dei commercianti:
escludendo (e nemmeno sempre...) la roba da crogiolo (la cui fusione avrebbe comunque un valore residuo), le faccio presente che tutti noi abbiamo riacquistato una parte di quanto venduto tempo addietro.

E anche dell’invenduto dei gioiellieri, o del reso di molti privati.
Con soddisfazione delle parti, aggiungerei, ricordandole (con nostalgia) opali, rubini, smeraldi e acquemarine con tagli, dimensioni e colori da sogno...

Per fortuna il nostro settore ha ancora grandi spazi non solo e non tanto di discrezionalità nei prezzi (viva l’informazione e la concorrenza!), ma soprattutto nella varietà dell’offerta, e nella professionalità degli operatori più avveduti.

Si, ci sarebbe ancora molto da scrivere, e soprattutto da fare.

Cominciando magari, ciascuno di noi, nel nostro piccolo... :-)