- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Sostituire uno zaffiro “antico”?
Buonasera e complimenti!
Apprezzo davvero tanto quello che fa (e un pò la invidio) perchè sono da sempre appassionato collezionista di minerali. (mi perdo tra icristalli della vanadinite.. amo la luce che sprigiona l'autunite all'ultravioletto.. ops.. sto divagando!)
Vengo al ben più prosaico dunque: ho ereditato un anello con zaffiro centrale e rosetta di diamanti. lo zaffiro è molto scuro, quasi non si vede il blu se non sotto forte luce.
La pietra in questione è circa un carato e mezzo.
Stando io a Roma sono alla ricerca di una pietra da mettere al posto di quella attuale ma davvero non so dove comprarla nè quale potrebbe essere un prezzo equo per un ovale da un carato e mezzo blu manto di madonna, non termodiffuso al massimo riscaldato.
So, per esperienza che ci sono moltissime variabili, ma quale potrebbe essere la forbice di prezzo per una pietra di tale dimensione, riscaldata? e naturale?
Se poi sa anche consigliarmi a chi rivolgermi le sarei estremamente grato.
Un cordiale saluto e tanti complimenti.
Emanuele
Buon giorno, Emanuele
mi scusi per il ritardo, ma sono appena rientrato dal Burkina dove mi sono goduto (si fa per dire) in prima fila un bel colpo di stato.
Un’esperienza che ha aumentato non di poco il mio sex appeal, se é vero che i fili d’argento fra i capelli sono affascinanti,...
Ma, ricuperato il leggendario sangue freddo col quale mi batto impavido alla tastiera le dico subito che amo alla follia le divagazioni a base di gemme.
Soprattutto quando presentano deliziosi fenomeni di luminescenza UV e o intriganti caratteristiche interne da fotografare come mamma (terra) le ha fatte. :-)
Quanto al suo anello mi par quasi di vederlo: di zaffiri scuri ne ho venduto davvero molti, soprattutto in Germania, ma i miei avevano contorni di diamanti a taglio pieno…
o. magari, con taglio 8/8.
Immagino quindi che le dolcissime “rosette” del suo contorno risalgano a un’epoca abbastanza datata, o che siano state montate su di un oggetto “stile antico” prodotto magari da uno dei maestri di Firenze o di Palermo.
Oltre che di Valenza, ovviamente.
Ma perché diamine vuole sostituire lo zaffiro?
Sempre che la montatura si presti alla manipolazione senza evidenziare nessuna “masticatura”, é sicuro di voler rinunciare alla personalità di un oggetto d’epoca, un gioiello da guardare con un occhio comunque particolare?
Bacchettate gratuite a parte, per un carato e mezzo di zaffiro color glicine non dovrà certo dissanguarsi, ma la forbice dei prezzi ha davvero non poche variabili, per cui ogni mia ipotesi sarebbe del tutto insignificante.
Corretta invece l’esclusione di esemplari dal colore termodiffuso, che io ritengo sic et simpliciter una malefica adulterazione,.
Una sofisticazione dall’apparenza indubbiamente pregevole, ma che DEVE essere dichiarata dal venditore e BEN COMPRESA dall’acquirente:
perchè in caso contrario saremmo in presenza di una vera truffa.
Diverso il caso del riscaldamento, un’alterazione (di solito migliorativa) del colore che interessa innanzitutto gli zaffiri e i rubini.
I risultati sono irreversibili, e sono ben pochi i cristalli che sfuggono al tentativo di questo trattamento che, non di rado, non é identificabile con sicurezza.:
Un trattamento quindi dai risultati praticamente indistinguibili e dovuti tanto all’uomo, oggi, quanto ai fenomeni geotermici della crosta terrestre nei secoli dei secoli.
Amen.
Decida quindi lei quanto vorrà spendere, e poi si metta alla paziente ricerca di un esemplare che risponda ai requisiti cromatici ed economici previsti.
Ma poi non dica parolacce se le misure dello zaffiro NON fossero adatte al castone (i griff sarebbero meno critici) dell’anello.
Cordiali e divaganti saluti.