Un parere tecnico su un diamante valutato a livelli diversi.

Buongiorno,

mi chiamo Enrica e vorrei gentilmente chiederle un parere tecnico (se così si può definire) su un brillante.

 

Alcuni mesi fa ho portato il mio brillantino che hanno valutato colore F-G purezza VVS peso 0,64, a cambiare la montatura con una fatta a griff,

 

se così si può chiamare, e aggiungendo ai lati altri 2 brillantini per parte da 0,20 punti sempre F-G.

 

Una volta finito il tutto mi è venuta la brillante idea di andarlo a far valutare da un'altra parte, e la valutazione è stata che il brillante centrale non era più da 0,64 ma 0,68 e che i brillantini ai lati anche loro non erano più da 0,20, ma variavano da 0,22 a 0,24 il tutto da una stima di colore H.

 

Io ho pensato che il motivo fosse perchè non si potesse dare effettivamente una stima sicura per via della montatura, però anche quando l'hanno valutato (parlo sempre della pietra centrale) F-G era incastonato in una montatura bella larga e massiccia in oro giallo.

 

Le chiedo come è possibile una così grossa (a mio avviso) differenza.

 

Nell'attesa porgo i miei più cordiali saluti.

 

Enrica

 

 

 

Buon giorno, Enrica

 

é un piacere, mi creda, iniziare la giornata con una e.mail tanto garbata come la sua…

 

E non con le furibonde rimostranze di chi lamenta, per esempio, il doloroso (e quasi sempre ipotetico) tradimento di una fiducia mal riposta!   :-)

 

Nessuna meraviglia invece per le differenze riscontrate nelle sue stime che appunto, in quanto STIME e NON certificazioni possono solo approssimare valori che non derivano da analisi 

 

Analisi che lo stato dei diamanti non consente.

 

Non consente innanzitutto perché sono montati, e almeno nel primo caso montati su oro giallo.

 

Per quanto concerne la caratura, se lei avesse fatto eseguire cinque stime molto probabilmente avrebbe ottenuto serie di almeno tre valori diversi, e non certo per inaccuratezza o addirittura incapacità tecnica.

 

Vede, nel diamante si dovrebbero poter misurare le dimensioni percentuali di tavola, corona e padiglione, nonché rilevare la misura fisica dell’altezza totale e del diametro…

E valutare poi la percentuale di spessore della cintura…

 

Beninteso nulla di trascendentale ma le gemme montate presentano sempre due o tre situazioni ‘incertezza e ciò spiega le differenze riscontrabili anche nelle approssimazioni opportunamente accurate.

 

Quanto al colore, lei non precisa quello della seconda montatura, ma la prima era in oro giallo:

 

ovvero la condizione ideale per influenzare il colore del diamante, magari in modo drammatico per l’eventuale interazione di più fattori:

il colore dell’oro più o meno intenso, la sede aperta o chiusa della gemma, e tanto per gradire il dessert anche il taglio (l’angolo all’apice) del diamante.

 

Averle quindi approssimato il colore di un solo grado é stata, a mio avviso, una prova di bravura perché, tanto per farle un esempio, un famoso istituto gemmologico concede TRE colori nella valutazione di diamanti montati:

 

sui quali, tavola contro tavola, si sovrapporrebbero i “diamond masters” ovvero i “diamanti di paragone”…

 

Ma., e sempre secondo il mio modesto parere, con un margine di tolleranza tanto ampio non sarebbero nemmeno necessarie i masters, essendo sufficienti una buona esperienza e una ragionevole distanza da impegnative libagioni etiliche.

 

Però mi conceda una tiratina d’orecchie se non a lei, almeno ai suoi tecnici, nessuno dei quali le ha suggerito un’accurata certificazione del diamante:

l’occasione offriva la pietra sciolta, e ora lei avrebbe una precisa cognizione e un’attendibile descrizione merceologica del suo esemplare.

 

Insomma, qualcosa che la tranquillizzerebbe nel caso di futuri lavori di modifica, per offrirle anche i riferimenti necessari per negoziare un’eventuale vendita perché, 64 o 68 punti che siano, il suo diamante é un cristallo che giustifica le migliori intenzioni.  :-)