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Posso fidarmi del gemmologo?
Gentilissimo Sig. Lenti, mi spiace disturbarla
nuovamente per porre domande che le parranno sicuramente banali, ma trovandomi
per la prima volta ad avere a che fare con gemme et affini sono nella necessita’
di usufruire di qualcuno che diradi la fitta nebbia in cui mi vado aggirando...
a parte il proemio epico sono a porle due precise domande...
1) Quando portero’ le mie gemme ad un gemmologo, quale garanzie avro’ una
volta lasciatogli il pacchetto con i preziosi?
Viene rilasciata una semplice ricevuta o un qualcosa di piu’ corposo che possa
dirimere una eventuale contenzioso?
(mi scusi se dalla domanda potrebbe trasparire una sottile sfiducia verso
la categoria cui lei appartiene, ma é solo un dubbio suscitato dalla
totale inesperienza verso cio’ che mi apprestero’ a intraprendere...)
2) Nella sua mail di risposta lei mi consiglia di rivolgermi "... a un reputato
laboratorio gemmologico o a un serio ufficio peritale...".
Pur preferendo io il gemmologo al perito, le sue parole lasciano intravedere
che non tutti i gemmologi professionisti circolanti abbiano lo stesso livello
di preparazione (cosa che del resto capita un po’ in tutte le categorie...).
Ora se io abitassi dalle sue parti non esiterei a recarmi presso il suo studio
(non foss’altro che per sdebitarmi in parte del tedio che le provoco!)...
ma essendo separati dagli alti Appennini mi trovo a reputar piu’ pratico un
serio laboratorio in terra Toscana (se vogliamo circoscrivere nelle province
di Pisa, Lucca, Livorno o Firenze...)
E’ a conoscenza di un professionista che goda della sua stima in questa zona
d’Italia?
Oppure posso recarmi da un qualsiasi gemmologo purche’ appartenente al XXX
(sempre ammesso che sia questo l’unico ordine riconosciuto)..?
E qua mi fermo... Un saluto ed un ringraziamento (anche per la celerita’ e
chiarezza della sua prima risposta) Cordiali Saluti Filippo S.
Egregio signor Filippo
lei non mi disturba ne ora, ne m’ha disturbato con il precedente e.mail,
e le domande che sono originate da dubbi seri non sono mai banali.
Normalmente, lasciando campioni per l’analisi, si riceve una semplice ricevuta
perché, proprio per "qualcosa di piu’ corposo" sarebbero necessarie
quelle identificazioni e classificazioni che sono, appunto, lo scopo dell’esame.
Immagini infatti che le fossero rilasciate una mezza dozzina di ricevure
con le precisazioni "diamante" "rubino" "zaffiro", "smeraldo" "acquamarina",
precisazioni che, dopo l’analisi, dovrebbero poi essere corrette in "cubic
zirconia" "corindone sintetico Verneuil" "berillo sintetico idrotermale":
lei come la prenderebbe?
Se ne andrebbe, triste ma pacifico, oppure cercherebbe d’affettare a colpi
di scimitarra il gemmologo certamente reo d’averle sostituito le gemme?
Per sua informazione conosco gioiellieri che piangono ancora ora il danno
d’immagine, prima ancora che economico, subito per aver rilasciato, in assoluta
buona fede, ricevute del genere!
Soluzione?
"Dovemo fa a fidasse" diceva Nino Manfredi/Pasquino al cardinal Tognazzi
in un celebre film...
E la sua sfiducia non mi stupisce piu’ di tanto, solo mi rattrista un pochino:
la mia categoria, come tutte le altre, é fatta di persone, le quali...
eccetera. Vero?
La ringrazio per la fiducia, che pero’ m’incuriosisce ancor prima di lusingarmi,
visto che io rimango uno sconosciuto, ai suoi occhi.
Ma le sconsiglierei, pur col piacere di conoscerla, di contattarmi in prima
istanza:
come perito, per emettere una valutazione di tipo economico, io mi avvalgo
proprio di quelle analisi qualitative di cui sopra, stilate da un "serio
e reputato" laboratorio gemmologico.
Spero, con questo, non mi reputi piu’ realista del re, ma vorrei evitare
anche solo il sospetto di parzialita’ tecniche in funzione di eventuali,
successive valutazioni economiche.
In parole povere, facciamo prima descrivere (identificare e classificare)
adeguatamente il soggetto, e poi approfondiamone l’aspetto economico:
se le procedure sono affidate a operatori diversi, é molto probabile
che i margini "d’incertezza..." siano molto piu’ ridotti
Infine, faro’ un giro d’orizzonte fra i professionisti che operano nelle
zone da lei indicatemi per segnalarle eventuali conoscenze di riferimento.
Quanto all’associazione che lei specifica, nel settore é considerata
piu’ un raggruppamento di tanti hobbisti che, pur specilizzati da un corso
di studi, poi esercitano professionalmente in settori magari del tutto diversi.