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Scenari lavorativi dopo il corso per le perle e quello per diventare gemmologo

Buongiorno Sign. Lenti,

 

data l’esperienza, cordialità e disponibilità riscontrate nelle precedenti email, vorrei permettermi di chiederle delle delucidazioni nel campo delle perizie.

 

Mi chiamo Carlo sono un ragazzo di XX anni.

 

Lavoro presso un banco metalli da X anni dove svolgo fusioni, saggi e affinazioni oltre alla compravendita di metallo.

 

Avendo intenzione di seguire il corso per le perle e quello per diventare gemmologo riconosciuto a livello europeo, indicatomi da persone con grande esperienza nel settore, secondo lei quale percorso è piu giusto intraprendere?

 

Inoltre:

Per esercitare il ruolo, a formazione avvenuta e tenendo in considerazione di essere dipendente per una società iscritta alla CCIAA e possessrice di una partita iva, come mi devo comportare?

 

Posso sfruttare esse o devo aprirle in proprio estranee alla societa per cui lavoro?

 

Per la collaborazione con banche o avvocati di cosa ho bisogno?

 

Dovendo frequentare 2/3 di corso gemmologico, completarlo (con grande esborso di denaro) ne vale la pena?

 

Quali potrebbero prospettarsi?

 

Se reputa troppe domande per rispondere via email, sarei ben disposto anche a un confronto telefonico.

 

Grazie mille per la sua attenzione.

 

Distinti saluti

 

Carlo

 

 

Buona sera, Carlo

 

le anticipo subito le conclusioni della mia risposta, invitandola in ogni caso a scorrere nelle “varie” risposte del sito le ipotesi considerate perché non poche di queste hanno vari punti in comune con quanto da lei scritto.

 

E ovviamente non ho nulla in contrario nemmeno a una chiacchierata via telefono, purché di una ragionevole durata.  :-)

 

Dunque, se lei NON avesse un babbo gioielliere e/o un ricco patrimonio da utilizzare per avviare in grande stile un’attività commerciale di gemme le raccomanderei caldamente di tenersi ben ben caro il posto che oggi la vede impegnata nel banco metallI.

 

Con l’aria che tira quel posto potrebbe rappresentare un vero salvagente, magari il solo, nel mare in tempesta dove i successi sono certo meno numerosi delle delusioni.

 

Ciò non toglie che lei possa considerare (e un preparato commercialista le fornirà i dettagli legali e burocratici) anche un’attività parallela  nel settore che sembra affascinarla: 

le gemme.

 

Sempre che lei ottenga il preventivo consenso (scritto) della ditta presso cui lavora adesso.

 

I costosi corsi di cui lei ipotizza la frequenza sono certo una bella cosa, e io sono il primo appassionato della materia a sostenerne la validità dal punto di vista culturale, ma lei non si manterrebbe certo facendo conferenze gemmologiche...

 

 Quindi anche il più decorativo e magari prestigioso diploma rimarrebbe quasi sempre un malinconico e inutilizzabile biglietto da visita, mentre il tanto sbandierato  “riconoscimento europeo” é (e rimarrà a lungo) utilissimo innanzitutto per chi vende corsi.

 

A conferma di questo provi a chiedere sommessamente alle “persone con grande esperienza nel settore” quanti ex studenti di gemmologia hanno assunto loro o visto assumere negli ultimi anni... 

 

Certo lei potrebbe e dovrebbe iscriversi al Ruolo dei Periti e degli Esperti della CCIAA e poi anche nell’elenco dei Consulenti del Giudice presso la cancelleria di un tribunale, ma non si faccia illusioni che poi il lavoro la venga a cercare direttamente:

perché ci sono davvero tanti cani attorno a quell’osso…

 

Per lavorare come perito con le assicurazioni i notai e gli avvocati serve la pazienza di un lungo pellegrinaggio presso i loro uffici ove lascerà, se richiesto, il suo CV con i dettagli significativi e verificabili di esperienze pregresse.

 

Non s’illuda nemmeno in questo caso perché ove le dessero la possibilità di dettagliare i vantaggi della collaborazione che lei offre ci sarebbero poi due scogli - due domande - responsabili di tanti naufragi:

 

a - le esperienze pratiche di laboratorio gemmologico, che a lei mancano,  e

b - la titolarità di una Partita Iva, che lei potrebbe farsi in un batter d’occhio.

     Rendendo felici tanto l’INPS (con i suoi IMMEDIATI ed esosi bollettini)

     quanto Equitalia che poi la curerà con assidua materna ed eterna attenzione.  :-(

 

Rimarrebbero le banche (i Monti di Credito su Pegno) che però provvedono quasi sempre con corsi interni di formazione, dove lei troverebbe solo cortesia formale... e porte chiuse.

 

Salvo il caso fosse raccomandato da un vescovo che proprio IN QUELLA banca conservi il malloppo accumulato con l’operoso e prestigioso mestiere.

 

Può darsi - ma non ci conti troppo - che si apra una luminosa prospettiva come promotore gemmofinanziario (v. recente caso illustrato in TV) adesso che le banche vendono ti tutto:

e dato che certo NON hanno né la competenza né l’abilità dei pizzaioli nostrani proprio queste banche potrebbero ipotizzare un lancio in grande stile nella vendita dei diamanti.

 

Magari incoraggiate dal fatto che le preziose gemme sarebbero meno ingombranti e certo meno deteriorabili delle patate.  :-)