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Cosa bisogna fare per essere legalmente autorizzati all'importazione e commercializzazione di pietre grezze da Paesi extraeuropei?

Buongiorno sig. Gianfranco, gentilmente volevo sapere cosa bisogna fare per essere legalmente autorizzati all'importazione e commercializzazione di pietre grezze da paesi extraeuropei.

Serve una licenza italiana o internazionale?

Qual'è l'iter che bisogna seguire oltre chiaramente ad avere una partita iva?

In attesa di un suo gradito riscontro, la ringrazio per la sua disponibilità e porgo distinti saluti.

Marino

Buon giorno, Marino

nel nostro regolatissimo Paese qualunque attività commerciale é soggetta al rilascio di una licenza e all’apertura di una partita iva:
sono incombenze che lei delegherà al solito commercialista di fiducia, al quale rimarrà poi legato in regime semi-coniugale (cioé versandogli gli alimenti) per tutta la vita (dell’azienda… :-)

Ma siccome é possibile (anzi probabile) che per “pietre” lei intenda riferirsi ai minerali più pregiati, quelli cioé adatti al taglio e alla successiva commercializzazione come gemme, é opportuno che il suddetto commercialista s’informi presso chi di dovere per accertare se nella sua zona in questo caso fosse richiesta o meno anche la dannata “licenza per il commercio di preziosi”.

Un documento non facilissimo da ottenere rilasciata dalla Questura competente per la zona ove lei intende operare, per il quale sono verificati dettagli di tipo legale e penale, oltre all’esistenza di presidi di sicurezza adottati a protezione dei suoi locali commerciali.

A lume di naso direi di no, ma a casa nostra per ogni situazione ci sono almeno tre “sentenze”:
una a favore, una contraria, e la terza che ipotizza le più estemporanee e imprevedibili conclusioni con una serie di dotti “distinguo”.

Quindi non mi assumo, non posso assumermi la responsabilità di dare per certa l’una o l’altra delle predette possibilità perché nel nostro felice Paese ci sono le Leggi, i Regolamenti, le Circolari e le Disposizioni.

E a beneficio della più semplice e felice chiarezza operativa "é d’uopo" non dimenticare le Interpretazioni di zelanti e magari sprovveduti burocrati, ovviamente. :-)

Auguroni.