- Categoria: Varie
- Scritto da Gianfranco Lenti
- Visite: 2153
Mio figlio sedicenne coltiva una grande passione per le pietre preziose ed è intenzionato a farla diventare una professione: quali consigli...?
Signor Lenti,
la ringrazio tanto per la sua pazienza nel rispondere sempre saggiamente alle nostre domande di sprovveduti acquirenti.
Le racconterò come va a finire la storia del rubino danneggiato.
Approfitto per un'altra domanda:
La vicenda del rubino nasce da mio figlio sedicenne, che coltiva da sempre una grande passione per la mineralogia e le pietre preziose al punto che è intenzionato a farla diventare una professione.
Ora è al terzo anno di liceo scientifico tecnologico e la passione di bambino non si è smorzata, anzi, finito il liceo mio figlio vorrebbe diventare gemmologo e far diventare la sua passione una attività commerciale.
Quali consigli potrebbe dare a un ragazzo così giovane che desidera diventare gemmologo?
E' utile e consigliabile conseguire una laurea in geologia e anche un corso specialistico o è meglio cominciare da subito dopo la maturità seguendo solo un corso specialistico e conseguendo una certificazione di gemmologo?
So che presso il suo laboratorio si possono seguire corsi specialistici.
Può mandarmi della documentazione in merito per cortesia?
La ringrazio ancora per la sua preziosa consulenza e la sua simpatia.
Cordialmente
Ornella
Buona sera, Ornella
credo che nel panorama della vita la gemmosaggezza sia poca cosa, ma essendo io completamente sprovvisto di tale virtù in tutti gli altri settori la ringrazio sentitamente per il credito. :-)
Mi riconosco in un sedicenne che coltiva una passione fedelmente e fortissimamente, visto che quella é proprio l'età in cui si gettano le prime basi per trasformare i sogni in realtà di vita...
Ma piuttosto che dare consigli a lui preferirei fare due chiacchiere mooolto franche con la sua mamma.
Che secondo me dovrà certo essere presente e sempre disponibile per discutere le varie ipotesi di un futuro professionale, ma dovrà assolutamente evitare di "incoraggiare" (a buon intenditor...) qualsiasi scelta, anche scolastica.
La laurea é un bel titolo, e data la crescente invadenza della burocrazia anche internazionale appare sempre più un titolo raccomandabile, se non proprio indispensabile.
Peccato che da noi lo diano ormai anche a cani e porci, col pietoso risultato di sgrammaticati somari che vantano poi luminosi successi, anche se di esclusivo odore (lezzo) politico...
Gemmologicamente parlando, geologia é un settore estremamente affine e se a suo figlio piacesse poi girare il mondo, magari per scoprire o addirittura "coltivare" un giacimento di gemme, sarebbe proprio la facoltà che farebbe al caso suo.
E nel quadro della cooperazione internazionale sarebbe una carta eccellente da giocare, a patto di mantenere le distanze da certe "ONLUS" che tutto sono meno che un onore per lo spirito di tali istituzioni.
Detto fra me e lei, sconsiglierei la professione di "gemmologo analista" perché un laboratorio al servizio del pubblico richiede innanzitutto una presenza costante, magari con orari da bancario, e poi perché appare ancora tristemente avveniristica per un mercato che é ancora troppo carente di cultura gemmologica.
E questo anche sperando che la maledetta crisi attuale possa essere se non superata almeno attenuata in un futuro non troppo lontano.
Ma se mio figlio volesse a tutti i costi fare il gemmologo analista, prima di diseredarlo :-) gli suggerirei la laurea in chimica, giusto per fornirgli il migliore bagaglio culturale per studiare e magari capire velocemente i moderni processi di sintesi dei materiali preziosi.
E i trattamenti cosmetici sempre più sofisticati e insidiosi a cui sono sottoposte le gemme.
Di continuo, purtroppo.
Quanto alla "certificazione di gemmologo" questa non esiste (per fortuna) ed è il mercato che seleziona poi i professionisti capaci eliminando poi (e non sempre...) figli di papà e millantatori magniloquenti.
Quindi i corsi, tutti i corsi, possono soltanto fornire le basi di un settore che affascina e che impegna quasi allo spasimo, tante sono le gemmosfaccettature della professione.
Poi serviranno passione, dedizione, studio continuo... e fortuna, per mirare alla consulenza, all'insegnamento (e/o alla cooperazione internazionale) o al commercio.
A proposito di commercio le dico subito che sarebbe l'ambìto con le più rapide prospettive di successo:
a patto di sapersi separare dai magnifici e amati esemplari in cambio di vile moneta...
nonché di saper nuotare disinvoltamente e velocemente in un laghetto popolato di coccodrilli travestiti da colleghi! :-)
Ora, se non sono riuscito a scoraggiarla, incominci a programmare qualche fornitura "casuale" per suo figlio, che innanzitutto dovrà meritarsele:
un paio di buoni testi, magari un rifrattometro con relativo polariscopio, che intanto non la ridurrebbero sul lastrico.
Fino a (compleanno? Promozione?) un bel microscopio gemmologico.
In preda al crampo dello scrittore cioé del pianista, adesso smetto anche se ci sarebbe ancora molto altro da aggiungere.
Ma se volesse approfondire qualcuno dei suelencati punti, visto che siamo quasi a portata di voce accompagni suo figlio da queste parti e vedremo di cantare in coro le gemmonovene natalizie. :-)