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Perizie sconcertanti.
Anni fa facemmo stimare una trentina di pezzi che ora, a eredita’ chiusa, si sono rivelati molto diversi per natura e valore da quanto indicato allora dai periti incaricati.
Costoro non pretesero nulla, ma é mai possibile
che dopo quattro ore di lavoro abbiano potuto sbagliare cosi’ clamorosamente?
Potremmo agire legalmente nei loro confronti?
La situazione descritta é innanzitutto
antipatica ancor prima dessere complessa.
Cio’ premesso, riassumiamone i termini, schematizzando.
1 - I fatti risalgono a diversi anni addietro;
2 - Gli oggetti sono sempre rimasti sotto il controllo del proprietario;
3 - I consulenti interpellati non hanno percepito compensi di sorta.
Le anticipo subito che, a mio avviso, lei avrebbe ben poca materia da esibire
in giudizio per uneventuale azione per danni.
Certo, gli avvocati ravviserebbero il minimo indispensabile, o forse anche
qualcosa in piu’, per avviare unazione legale, ma la prospettiva sarebbe
quantomeno incerta, nei risultati.
Ma certissima nei tempi: biblici.
E, per i costi, lascerei a lei ogni ipotesi.
Procedendo quindi con ordine, le farei presente che:
a.- da quanto descritto, si sarebbe trattato piuttosto di un parere (di
una serie di pareri) espressi gratuitamente e quindi in seguito a visure
eseguite a titolo di favore, e non di una perizia professionale vera e propria.
Se leggerezza vi fu, e fu causa di successivi danni (errata identificazione
di gemme, e relativa inattendibilita’ della stima), resta difficile ora,
a posteriori, individuarne sia lorigine (mancata intesa sullo scopo
delle visure), sia leffetto, (lerronea ripartizione dei beni).
b - potendo (per fortuna!) escludere la sostituzione di gemme sui beni oggetto
di valutazione, pare strano che piu’ di un operatore specializzato sia incorso
in errori tanto grossolani quanto evidenti, visto che un successivo esame
ha dato nuove, e contrastanti, certezze.
Sei o sette anni addietro esistevano le conoscenze e le attrezzature per
identificare (con ragionevole sicurezza) esemplari di gemme naturali, sintetiche
o artificiali, per non parlare delle piu’ banali. imitazioni in vetro (le
pietre "false" non esistono).
Resta da stabilire se i periti incaricati allepoca se ne siano avvalsi,
sempre che ne abbiano avuto modo e motivo.
Ovvio che, trattandosi di pietre montate, per alcuni soggetti lanalisi
puo’ essere piu’ impegnativa, e a volte impossibile (montature chiuse "a
notte", p. es.), ma si tratta di casi precisi, da segnalare e per i quali
ipotizzare successivi interventi con il consenso del proprietario.
c - Infine, lattribuzione di un valore a preziosi di tipo eterogeneo,
come quelli di un ipotetico lascito ereditario, é
materia di complesse valutazioni che giustificano un arco decisamente ampio
di parcelle, oltre che limpossibilita’ di valutarne a priori limpegno
in termini di tempo.
Previa ricognizione a titolo conoscitivo (e dinventario, se non gia’
disponibile), per attribuire valori per quanto possibile reali sarebbe necessario
stabilire se i beni oggetto di stima:
a - saranno ceduti a titolo di realizzo immediato:
b - saranno affidati in deposito ed esitati alla vendita;
c - fossero eventualmente replicati (costo dacquisto di oggetti con
pari caratteristiche);
d - fossero eventualmente smontati (valore delle materie prime e della gemme
recuperate);
Quattro ore per una trentina doggetti possono, a volte, essere sufficienti
per la valutazione di una serie doggetti semplici, ma sono un intervallo
irrisorio in quasi tutti gli altri casi. e a distanza non siamo quindi in
grado di dirle altro.
Mi spiace che i fogli di bloc-notes in suo possesso, e le imprecisioni rilevate
labbiano condotta a considerazioni negative sulla professionalita’
dei primi periti, ma prima di gettar loro addosso la croce sarebbe necessario
sentire anche la loro campana, non le pare?