Stime mancate.

A Genova, dove mi trovavo per lavoro, un noto gioielliere non ha voluto farmi la stima dell’anello di mia moglie...





Niente di strano: lei era di passaggio, e molto probabilmente il gioielliere non ha voluto perdere tempo, né tantomeno correre rischi.

Lei vorra’ infatti considerare che:

a - Una valutazione appropriata avrebbe richiesto tempo, e alla rituale domanda "debbo qualcosa" tutti si aspettano il consueto "nulla, si figuri"!.
Salvo trasecolare, o magari inveire, al costo di una perizia.

b - La legge considera "complice in ricettazione" colui che aiuta il ladro a stabilire il valore della refurtiva.

E siccome l’indagato é colpevole fino a che non dimostra il contrario (prassi normale, purtroppo, non diritto), é meglio agire con le piu’ ampie cautele:
Lavorando solo per giudici e per parroci, per esempio.

Oppure non lavorando…