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Ho appena conseguito il diploma ma é praticamente impossibile entrare in qulasiasi tipo di azienza per praticare almeno un periodo di stage.

Buongiorno,

ho da poco conseguito il diploma di gemmologo IGI, ma ho potuto constatare che è praticamente impossibile entrare in qulasiasi tipo di azienza per praticare almeno un periodo di stage.


Ovviamente la cosa mi ha fatto riflettere molto nel senso che io pensavo fosse indispensabile lavorare almeno per un periodo a fianco di qualcuno "esperto del mestiere" ma ciò non è possibile.

Io sono dell'idea che la scuola e i corsi siano solo il primo passo per intraprendere un qualsiasi mestiere in questo settore.


Lei cosa ne pensa?

Cosa potrei fare?


La ringrazio per la sua attenzione.

 

Buona sera, Anna

 

con poche, assennate e anche amare parole lei ha perfettamente descritto la situazione...

 

Se volesse rileggere a ritroso le risposte riguardanti il tema, vedrà che é anche il mio "leit motiv" di sempre perché detesto e ho sempre detestato i venditori di fumo e gli spacciatori di illusioni, oltretutto ad alto prezzo!

 

Si, i corsi (TUTTI i corsi, a cominciare dai miei) sono solo il primo gradino di una lunga scala professionale da percorrere con umiltà e costanza, ma il cui più grave ostacolo é proprio la chiusura pressoché totale del settore nei riguardi dei neofiti.

 

Comprensibile la cautela di chi, ufficio commerciale, gioielleria o laboratorio debba proteggere campioni di alto valore, tanto propri quanto (e soprattutto) di terzi...

ma all'atto pratico succede allora che sono soprattutto mogli, figli/e, commesse o magari amanti che ricevono incarichi del genere, da perfezionare POI (e nemmeno sempre) con un corso specifico.

 

Cosa ne penso io?

 

La mia opinione non é importante, ma lamento l'arretratezza e sovente l'indifferenza del settore verso quella preparazione specifica che dovrebbe essere di base per tutti quelli che si occupano di gemme.

 

E per essere franchi fino alla brutalità, sono anche convinto che la situazione perdurerà ancora per parecchio tempo, malgrado in questo lungo periodo di crisi molti dei (pochi) segnali positivi del settore pervengano proprio da chi ha puntato sulla competenza e sulla qualità.

 

Lei cosa potrebbe fare?

 

La libera professione, come consulente di notai, assicuratori, commercialisti e avvocati, per esempio.

E anche di curatori fallimentari, purtroppo, che certo l'apprezzerebbero in affiancamento per il superlavoro che li assilla.

 

Non trascuri l'iscrizione in CCIAA nell'Albo dei Periti e degli Esperti, ovviamente, e di richiedere poi il suo inserimento nell'elenco dei consulenti del giudice presso tutte le cancellerie dei tribunali che le sarebbe comodo frequentare.

 

Naturalmente ci sarebbe anche la possibilità di tentare una delle tante strade del commercio, nel caso già ora se la senta di volare con le sue ali.

E, cosa che le auguro, se lo possa anche permettere finanziariamente.

 

Auguroni.