Acquistare un Air Lab e frequentare un corso per importare diamanti dall’Africa.


Complimenti per la completezza delle vostre risposte e la passione che dedicate al vostro lavoro.

La contattavo per chiederle un consiglio:
sono interessato ad acquistare un laboratorio portatile tipo AirLab per l’unico scopo di riconoscimento e valutazione dei diamanti grezzi.
E’ in grado di consigliarmi un’attrezzatura affidabile e allo stesso tempo relativamente economica?

Naturalmente all’attrezzatura accompagnerò un corso specifico, sia per l’utilizzo di quest’ultima che per un minimo di formazione pratica.

Come ultima cosa le chiedo un suo parere come specialista sul business dell’importazione di diamanti dall’Africa e se le normative italiane sono restrittive sotto questo punto di vista.

Cordiali saluti
Alan.




Buona domenica, Alan
la ringrazio per i complimenti, e apprezzo la correttezza della premessa: l’indispensabile corso per utilizzare con proprietà e profitto le attrezzature necessarie per il riconoscimento e la valutazione dei diamanti.

Quanto al laboratorio integrato e portatile AirLab é ancora il meglio che le potrei consigliare, anche se metterlo insieme con componenti di qualità diventa sempre più difficile.
E lo ammetto con rammarico, forte dell’esperienza di quello che sto assemblando ora.

Quanto al "relativamente economico", le sole voci su cui lei può (e credo voglia) risparmiare sono quelle che va sotto le voci "fregature" e "errori di valutazione" ... vero? :-)

In breve, se non "vede" nulla in una gemma lei dovrà essere certo che ciò sia dovuto all’assenza dell’oggetto scopo della ricerca, e non alla carenza dell’apparecchio che sta usando per eseguirla.

Però, onde evitare cocenti delusioni e mostruose arrabbiature, é bene accertare PRIMA dell’acquisto che i Paesi nei quali intende recarsi ACCETTINO l’ingresso di equipaggiamenti tecnici al seguito.
O, almeno, che l’ingresso dei medesimi, e successiva riesportazione, sia garantita dalla solita "mancia" elargita "per simpatia" a chi di dovere... :-)

Immagino lei abbia già una conoscenza diretta dell’Africa, quindi mi permetterà di omettere ulteriori dettagli.

Quanto all’importazione dei diamanti in Italia, le ipotesi sono due:
a - il rientro un un Paese CEE (la maggior parte dei voli origina da Paesi d’oltralpe), e
b - il rientro con volo diretto in Italia.

In entrambi i casi dovrà avere le fatture d’acquisto (intestate a lei o alla ditta che l’ha incaricata), il certificato d’origine, e il documento conseguente il "Kimberly process" che attesterebbe "l’umanità" dei diamanti da lei acquisiti.

Nel caso (a) il Belgio sarebbe l’ipotesi più favorevole, visto che tali operazioni sono una consuetudine giornaliera. Sdoganati i diamanti, con i relativi documenti potrà poi trasportarli in piena legalità in qualsiasi altro Paese Cee.

Nel caso (b) le potrebbe capitare che la dogana nostrane chieda una perizia che certifichi la "congruità" dei valori dichiarati in fattura.
E il perito accreditato non sarebbe (praticamente) mai a portata di voce, il che la obbligherebbe al deposito "schiavo dogana" dei lotti, con relativo incarico a uno spedizioniere che provveda a seguire poi i successivi passi burocratici.

Nessuna restrizione, almeno quella, le metterebbe i bastoni fra le ruote, quindi forza:
macchina fotografica e spray antizanzare in resta!