Considerazioni e informazioni su attrezzature gemmologiche.

Buongiorno Sig. Lenti,

capito qui ormai spesso perché dopo aver scoperto questo spazio virtuale di appassionati gemmofili e di competenza e disponibilità da parte Sua, non si riesce a far a meno di venire a leggere le ultime novità - dopo essermi letto la quasi totalità del sito - come quando si ha la necessità/curiosità di passare a trovare una cara persona per scambiarci amabilmente quattro chiacchere.


Perdoni questi miei piccoli convenevoli e complimenti ma essendo la prima volta che le scrivo, ho ritenuto giusto farlo.

Le prometto che in seguito la tratterò con rude virilità ( :-D ), sebbene condita sempre di cortesia e rispetto che dovrebbe sempre contraddistinguere i gentiluomini.

Passiamo alle domande...e ad minimo di presentazione.

Sono un ex orafo ed incastonatore e appassionato di gemmologia e di gemme.


Passione che mi ha portato nel corso degli anni a costituire una piccolissima collezione di gemme e, nel corso degli studi di specializzazione in incastonatura, a frequentare un breve corso di gemmologia.


Detto questo mi son sempre reputato un semplice appassionato con qualche cognizione di base, necessaria se non per riconoscere bendato, su un piede solo mentre infuria la tempesta, e al solo tocco di una mano guantata - mi permetta l'ardito esempio in virtù di certi personaggi che sicuramente sarà capitato anche a lei di conoscere - un diamante da uno zircone o da un titanato di stronzio (nome che sin dagli inizi mi ha ha piacevolmente colpito, tanto che prima o poi mi farò un gioiello con tale pietra sintetica solo per divertirmi a vedere le espressioni delle persone, soprattutto quelle che ancora riducono a 6, quando va bene, il numero delle pietre preziose considerbili tali, una volta svelata la reale identità di "quella così bella pietra luminosa... sicuramente preziosissima").

Sono in procinto di riprendere una attività mia propria ma che solo marginalmente riguarderà il mondo delle gemme, nel senso che la mia, spero fantasiosa, creatività mi porterà a costruire oggetti di varia natura e con vari materiali, fra cui anche gemme e pietre di colore, come venivano (vengono ancora?) definite.


Tanto che l'intenzione è quella di acquistare anche una piccola cabochonatrice per costruirmi da solo certe gemme da integrare ai miei, a quanto dicono, particolari lavori.


Oltre a ciò, sia per tranquillità mia personale, che per passione, che seguendo il suo consiglio che mi porterà a certificare personalmente le pietre che monterò nei miei lavori, volevo dotarmi di una attrezzatura essenziale, ovviamente non per essere un qualificato analista gemmologo, quale io non sono, ma per anche per passione mia personale (se non si lavora con passione che si lavora a fare?) analizzare e studiare e riconoscere ciò con cui sto lavorando.


Per questo ho fatto un giro sul sito dell'XXX. e ho trovato una serie di strumenti che ritengo sufficienti a tale scopo.

In realtà, anche per semplificarmi le cose, avevo pensato a questo:

www.XXX.html

che comprende, a parte una bilancia da carati, tutto quello che ritengo necessario per lavorare.


Non so ancora il costo, ho scritto in merito all'XXX. il 24 di questo mese e non ho ancora ricevuto risposta (purtroppo avendo vissuto in Germania sono abituato ad altri tempi di reazione e risposta e già mi sto innervosendo) ma volevo comunque sapere da lei se una soluzione del genere possa essere "completa" e "versatile" per il tipo di analisi e di passione che voglio soddisfare, o se sia meglio acquistare separatamente i pezzi.


Per la bilancina portatile elettronica per carati, ritiene precisa una Kern come questa?
www.XXX?
o devo preferirle una Tabita?

Mmmm...mi rendo conto forse di aver fatto un po' la figura di quello che trova in vendita un brillante da 2 ct con tutte le C ai massimi livelli al prezzo di uno zircone da 0,40 ct e chiede se sta facendo un affare... ma le garantisco che non era questa la mia intenzione.


Comprendo che sia molto più facile consigliare una attrezzatura ai massimi livelli perché, almeno dovrebbero, esserci minori margini di errore, ma purtroppo la vita quotidiana portano a cercare dei compromessi tra ciò che si vuole/deve fare e le rispettive disponibilità economiche.


Quindi, per concludere, ci tenevo a chiarirLe che non sto chiedendo se le attrezzature in oggetto "sono ABBASTANZA precise per fare quel che voglio fare", ma se lo sono o no.


Un cordiale saluto da un prolisso (cercherò di contenermi le prossime volte) appassionato.

m.p.

 

Buon giorno, Marco

 

mi scusi per il ritardo, ma sono nelle curve... anzi di partenza, e le cose da organizzare sono tante...

Sono abituato anch'io a risposte in tempi rapidi, ma a volte non é possibile:, e me ne dispiace!

 

Le dico subito che leggendo del suo passato professionale ho creduto subito d'identificarla con una delle "miniere a cielo aperto" che, a Valenza ma anche altrove, mi hanno fornito parecchi campioni da studio senza nessubna fatica.

O quasi.  :-)

 

Poi, visto che anche lei ha una preziosa collezione didattica, non mi resta che congratularmi con lei, e augurarle un poderoso incremento della stessa.

 

La ringrazio per i complimenti ma credo che avrà notato come io eviti accuratamente tanto d'andare a spasso per i siti di gemme, quanto di dare giudizi comparativi sulle varie offerte.

 

E quindi NON intendo sbilanciarmi a proposito di strumentazioni gemmologiche che, sia chiaro, sovente di gemmologico hanno solo l'etichetta... :-)

 

Purtroppo avrei coniato una regola universale, ovvero:

"chi fa le cose NON le usa"

altrimenti non le avrebbe certo fatte in quel modo.  :-)

 

E alla non-conoscenza specifica di esigenze "specifiche" oggi si aggiunge anche un deleterio (direi devastante) criterio del massimo profitto al minimo costo, con le conseguenze che le lascio immaginare.

 

Anche per questo io ho smesso di importare e di distribuire in Italia quegli apparecchi (o meglio, quella marca) che oggi vende l'XXX, e le assicuro che mi sono davvero stancato di suggerire modifiche e soluzioni che solo raramente venivano adottate.

 

Ora preparo, di tanto in tanto, laboratori d'analisi "su misura" in funzione delle esigenze prevalenti dell'analista, ma il problema consiste innanzitutto nel trovare componenti (ottiche, innanzitutto) di qualità, e poi trovare artigiani disposti a lavorare su piccole serie di apparecchi.

 

La bilancia é un giocattolo al quale é necessario prestare molta attenzione, perché se non fosse abbastanza affidabile come precisione, né sensibile come risoluzione, lei non potrebbe fidarsi per la determinazione della massa volumica...

 

E sarebbe come andare in auto senza una della quattro ruote.

In ogni caso, e qualsiasi sia il modello acquistato, é indispensabile tenere sempre a portata di mano un oggetto di grammatura nota che si userà regolarmente come campione per i periodici test di controllo.

 

Sempre che la bilancia non sia dotata di analoga procedura automatica.

 

Gli altri strumenti potrebbero anche essere scelti tenendo presente il costo, ma verificandone prima, e molto accuratamente, l'attendibilità tecnica e la qualità costruttiva.

 

Bella l'immagine dei sussiegosi (e spocchiosi, di solito) personaggi che con la mano guantata... eccetera, che fanno parte dello zoo umano in genere, e magari televisivo in particolare...

 

Che però hanno tanto spazio perché noi (la nostra categoria in toto, direi) non ha davvero fatto molto per diffondere se non una cultura, almeno una corretta informazione di base.

 

Perché ai molti per i quali il problema era indifferente si aggiungevano (e si contano) anche tutti quelli che ci speculano sopra!