Un piccolo laboratorio per perizie e consulenze: gli strumenti per iniziare senza spendere eccesivamente su apparecchiature all'inizio meno importanti.

buonasera, mi presento mi chiamo Giuseppe possiedo una gioielleria a XX  in provincia di P.


Ho seguito la formazione IGI ANVERSA eseguendo i corsi di 1° e 2° livello,vorrei realizzare un piccolo laboratorio per perizie e consulenze,


Potrebbe gentilmente, dato la sua grande esperienza, consigliarmi gli strumenti per iniziare senza spendere eccesivamente su apparecchiature all'inizio meno importanti?


Grazie tante mi scusi il disturbo.

 

Buona sera, Giuseppe

 

sono davvero meravigliato dalla sua richiesta perché lei che ha investito molto in tempo e quattrini per acquisire una formazione di prim'ordine  adesso vorrebbe che io l'aiutassi a giocarsi la reputazione con un'attrezzatura raffazzonata al risparmio, e magari nemmeno completa?

 

Per me non sarebbe certo un problema farle un elenco, o anche procurarle i vari strumenti, ma le faccio presente che se una volta avrebbe potuto rifugiarsi dietro semplici opinioni, ora le verrebbero richieste "perizie" ben più impegnative e vincolanti.

 

E  i margini d'incertezza sarebbero molto più ristretti, e molto più severamente giudicati!

 

Ricordi in ogni caso due punti:

 

a - per i diamanti lei avrebbe bisogno di un'attrezzatura completa, in grado cioé di fornirle

TUTTE le informazioni necessarie (E ATTENDIBILI) su:

 

1 - proporzioni di taglio (proportionscope)

2 - dimensioni (calibro)

3 - massa (bilancia, con kit idrostatico)

4 - natura (soluzione di Clerici e diamond tester + moissanite tester

5 - colore (lampada Normalizzata e pietre di paragone)

6 - fluorescenza (lampada UV e camera oscura)

7 - clarity (microscopio gemmologico)

 

b - NESSUNO le perdonerebbe un errore per carenza o inefficienza del suo laboratorio,

 

quindi quando deciderà di iniziare nella nuova veste professionale lo faccia col meglio delle attrezzature che potrà reperire, perché se uno strumento ha dei limiti potrebbe non farle vedere un elemento essenziale per la corretta diagnosi.

 

E per lei sarebbe una catastrofe!

 

Nella sua zona ci dovrebbero essere (almeno, tempo addietro c'erano) contributi pubblici per l'acquisizione e l'aggiornamento delle attrezzature professionali, e informarsi non costa nulla.

 

Ma se proprio tutte le ipotesi fossero negative, lei potrebbe sempre stabilire un rapporto diretto con un buon laboratorio con cui condividere per adesso le difficoltà della professione:

 

ci pensi, non sarebbe una cattiva soluzione.