Buon giorno. Mia mamma ha ritrovato una pietra di zaffiro naturale del peso di 1.2 carati, diametro 6 mm di colore blu intenso e proveniente dalla thailanda (taglio a brillante 67 facce).
Volevo sapere dopo poterlo vendere e il valore indicativo della pietra, essendo io incompetente in materia.
Grazie mille.
Luca
Buona sera, Luca
dalla Thailandia, che a mio parere é ancora il maggior mercato mondiale delle pietre di colore, provengono tanto zaffiri estremamente pregiati quanto cristalli decisamente più commerciali...
Magari scendendo fino a esemplari il cui valore supera di poco il costo della lavorazione:
Uno zaffiro da ct 1,20 non avrebbe comunque un valore elevatìssimo perché comunque di dimensione ridotta, ma per avere una quotazione sensata é indispensabile che lei sottoponga la gemma a un gioielliere di fiducia.
O anche a più di uno, tempo permettendo.
Per sua informazione, il taglio "a brillante" ha 56 faccette, più la tavola e un eventuale ulteriore faccetta all'apice:
quindi il suo zaffiro sarebbe un "taglio a brillante" un pochino più sofisticato... :-)
Buongiorno signor Lenti, scusi nuovamente il mio disturbo, dopo il fiocco di neve le volevo far alcune domande riguardo a questo anello acquistato tempo fa.
L'acquisto è stato fatto in un "compro oro" e giusto perchè la cifra era irrisoria ma la pietra mi aveva colpito molto, mi faceva pensare a mia figlia... il gioiello più bello che posseggo :-)
Si tratta di uno zaffiro, a sentir loro, e sulla fattura lasciatami c'è scritto anello in oro 18 k con zaffiro e brillanti!
Ovviamente nn attestano altro!
L'ho fatto vedere a un "gioiellificio" che conferma sia uno zaffiro naturale solo avendolo guardato con una lente 10x, ma scadente, niente di che! :-(
Per me nn aveva grande importanza il valore, ció che importava era il sentimento che scatenava in me.
Ma diverse persone guardandolo sulla mia mano, hanno notato che sprizza gioia da tutti i pori (faccette x lei) :-) il colore è blu/azzurro uniforme e totalmente trasparente, con una leggera e breve inclusione rettilinea grigia scura/nera, forma ovale e misure mm 9 x 7 x 5.
Guardandolo dalla superficie superiore si vedono chiaramente le otto faccette della parte opposta che convergono a formare una croce perfetta con i quattro braccetti che finiscono a v.
Lo so in pratica nn le ho detto nulla e so perfettamente che nn puó farmi una stima, ma presto provvederó a recarmi dagli esperti consigliati da lei.
Perdoni ancora le mie ignoranti parole, ma saprebbe indicare orientativamente la caratura della pietra, ammesso che sia uno zaffiro?
Grazie ancora delle sua preziosa disponibilità.
Emanuela
Buon pomeriggio, Emanuela
per favore, ometta le scuse e condividiamo il piacere di una bella pietra: OK?
La lente 10x é uno strumento fondamentale nel nostro settore, ma é necessario saperla usare e soprattutto... volerla usare con attenzione, passione e umiltà.
E uno che definisce "scadente" una gemma potrebbe (forse) essere un ottimo cassiere in banca, ma come gioielliere mi sembrerebbe, se non inadatto, almeno alquanto fuori posto.
Ma forse sono solo fisime mie, che mi ostino a vedere soprattutto il lato bello delle cose... :-)
Il colore dello zaffiro, davvero splendido, e la superlativa trasparenza che lei mi descrive sono senza dubbio sufficienti per suscitare il piacere di guardarlo, e se quella gemma le ricorda quell'altro meraviglioso gioiello cui lei mi accenna pur senza dirmene né l'età né il nome, allora mi sembrerebbero superflue ulteriori indagini conoscitive.
In ogni caso benedica la presenza del segno che lei m'ha descritto in modo tanto sbrigativo, perché probabilmente sarà proprio quello la "firma" che garantirà in modo univoco l'origine (naturale o meno) del soggetto.
Le auguro le più felici conferme, e se lei volesse accreditarmi un caffé la prima volta che passerò dalle sue parti, le aggiungerei che il suo zaffiro dovrebbe avere una massa di 2,90 - 3,00 carati.
O qualcosetta in più, se la cintura e la corona fossero un tantinello "abbondanti". :-)
Gent.le sig Lenti, sono Luca, ho realizzato l'anello con rubino e devo dire sono molto contento. ma non dispongo di una fotocamera decente per fare una foto, quindi purtropo non la posso inviare, ma quando mi sarò dotato di tale marchingegno non mancherò.
Volevo farle una domanda sull'oliatura degli smeraldi.
Ho letto che è una pratica piuttosto diffusa e molti venditori lo dichiarano, e lessi qui sul suo sito che basterebbe lavare con acqua o sapone o altri solventi pe rimuovere l'olio ed evidenziare eventuali pecche della pietra. (anche se come dice lei, la natura non crea imperfezioni).
Io ho un difetto, a cadenza mensile lavo tutte le pietre preziose incastonate diamanti e company, munito di detergente delicato oppure per i piatti, diluito in acqua, a temperatura ambiente, spazzolino da denti setole morbide e lavo tutto quello che ho asciugo con diligenza etc..
Se mai comprassi uno smeraldo, dovrei cessare questa pratica perchè se fosse oliato, dopo un pò di tempo perderebbe la sua brillantezza?
Giusto per la cronaca su ebay ho letto un consiglio di un signore che ha un negozio a Firenze di pietre preziose e spiega come restituire allo smeraldo l'antico splendore:
Gli smeraldi sono pietre preziose molto delicate, con il passare del tempo si inaridiscono nel colore e nella lucentezza.
Una cura di bellezza è la seguente.
"Lasciate per qualche giorno lo smeraldo, sia esso gemma libera o montata a gioiello, immerso dentro un bicchierino contenente olio di oliva, non importa se extravergine o meno.
Una volta levato lo smeraldo dall'olio asciugatelo con un tovagliolino di carta, quindi lavatelo usando il Vostro sapone per igiene intima, aiutandosi con un vecchio spazzolino per raggiungere l'interno del castone, se la gemma è montata.
Una volta asciugato dall'acqua lo smeraldo tornerà splendente, più vivo nel colore, quasi assenti tante inclusioni gassose dette anche ad ala di farfalla; la pietra sarà bella esattamente come il giorno che l'avete vista la prima volta.
Il principio è molto semplice, l'olio penetra per capillarità all'interno dello smeraldo attraverso le porosità proprie del minerale, riempendo le microscopiche cavità rigenera il naturale splendore del cristallo, lo stesso apparirà più trasparente e il colore più brillante e vivo.
L'uso del sapone per igiene intima, essendo neutro, è consigliato proprio perchè lo smeraldo è molto sensibile sia agli acidi che agli alcali eccessivamente forti".
Spero di non averla annoiata, visto la marea di email che riceve non vorrei essere uno dei tanti scocciatori, ma sono piccole curiosità.
Grazie,
Luca.
Buona sera, Luca
complimenti per il nuovo arrivo in famiglia...
La fotocamera e il sottoscritto possono aspettare, naturalmente, mentre nel frattempo lei si toglie qualche curiosità sugli smenraldi... :-)
L'oliatura é un termine generico che comprende, purtroppo, il riempimento di micro-cavità con sostanze diverse
E magari fosse solo una consuetudine SOLO a base di oli naturali!
A parte il fatto che gli oli utilizzati sono i più vari (di cedro, di mandorle, di colza, di noce e via insalatando), a quelli naturali e di solito incolori si sono via via affiancati e poi sostituiti anche oli colorati, magari sintetici, o addirittura materie plastiche allo stato liquido e quindi polimerizzate (fatte quindi solidificare) in loco.
Alla penetrazione per semplice capillarità si preferisce da decenni quella per depressione, di solito previa immersione nell'olio o nella sostanza opportunamente scaldati, ma in ogni caso un semplice lavaggio potrebbe non essere, e di solito non é, sufficiente per asportare TUTTA la sostanza estranea.
Le micro-fratture e i tubicoli interessati dall'operazione dono /sarebbero di numero, di dimensioni e di diametri diversi, tanto che sarebbe impossibile prevedere un successo "tout court" con un lavaggio.
E, ovviamente, senza considerare il riempimento con materie plastiche inattaccabili da qualsiasi sapone, e da quasi tutti i solventi.
Le sottolineo intanto che l'oliatura non vivacizza né tantomeno ripristina nessun colore, perché casomai ripristina soltanto l'aspetto che il cristallo aveva dopo la prima volta del condimento oleoso. :-)
Un effetto "make up", insomma, e basta.
Per la precisione, poi, le "ali di farfalla" NON sono "inclusioni gassose", bensì l'evidenza di un fenomeno di interferenza creato dal riflesso speculare della luce sulle due facce (riflettenti) di una frattura dello smeraldo, in presenza di aria.
Oppure anche i residui solidi (un velo di ossidi, magari, o anche solo di terriccio), che il cristallo ha imprigionato al suo interno creando figure piane e di solito colorate, che ricordano i disegni delle vetrate a mosaico.
O le ali delle farfalle.
Infine, lo smeraldo non é "poroso" (come sono invece il turchese o la malachite, per esempio), né particolarmente sensibile ai chimici.
E quando venisse attaccato da sostanze particolarmente aggressive incautamente maneggiate, la proprietaria del dito avrebbe ben altre preoccupazioni per cui lagnarsi, pur se circondata dall'interessato affetto degli eredi subitamente accorsi.
Altro che sapone intimo! :-)
Questo per puntualizzare le fantasiose facilonerie ricavate da eBay:
quelle sparate gratuite e pseudo-tecniche (o pseudo-scientifiche) che in molte situazioni potrebbero causare danni anche notevoli.
Si diverta pure con i lavaggi mensili delle sue gioie, ricordando però di evitare il brusco passaggio dall'acqua calda a quella fredda.
Facendo (raffinatezza da pignolo) magari l'ultimo risciacquo in acqua distillata.
Lei non mi ha annoiato, e io spero che queste informazioni l'abbiano anche tranquillizzata... almeno un pochino. :-)
vorrei vendere una collana di granato rosso scuro, la collana é di circa 75 cm per un diametro di 7/8 millimetri, la collana credo abbia circa 50-55 anni.
Vorrei sapere come fare a venderla e il suo valore approssimativo.
Il filo che le lega bisogna cambiarlo e il fermaglio è in oro basso con incastrato un'altra pietra sempre di granato.
Se mi potete dare delle indicazioni .io sono di Bologna.
Buona sera, Luciano
innanzitutto consideri queste righe come una chiacchierata amichevole, perché senza vedere la sua collana a me resta poco da fare.... :-)
E un qualcosina di più da dire, quindi immagino che si tratti di una collana a sfere, sfaccettate o lucide, perché lei parla di un filo da cambiare:
giusto?
Se ho indovinato é quindi MOLTO probabile che il materiale (il granato dal quale sono stati ricavati gli elementi) sia di qualità economica, e allora il suo valore di mercato supererebbe di poco il costo della lavorazione.
Di solito quelle collane provengono dall'India o da qualche Paese asiatico e il valore non é particolarmente elevato, ma prima di tutto le consiglierei di farla vedere a un gioielliere competente, a cui magari proporre anche l'acquisto.
Dubito che ci sia un mercato soddisfacente, salvo il caso le non sia in possesso di uno di quei pezzi che arricchivano la collezione di un raffinato Zar, di un potente Asburgo o di qualche avido pontefice... :-)
Per favore, mi dice cosa significa in gemmologia il termine boulder?
Indica la foggia forse di una pietra? grazie!!
Buona sera, Danilo
Boulder significa "masso" e si utilizza correntemente associato alla parola "opale".
Infatti, questo pregiato e affascinante miracolo della natura si trova, oltre che in vene e in "noci" anche in massi dai quali viene estratto con grande cautela e, purtroppo, anche a prezzo di consistenti perdite.