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Ma esistono gli "zaffiri rossi"? - 2
Buona sera sig. Lenti
come sempre si è mostrato molto cortese e paziente nel rispondermi.
Chissà se un giorno potrò ricambiare.
Sa, la mia domanda l’ho posta perchè non solo su un sito di aste molto famoso (ebay) avevo trovato queste definizioni, cioé zaffiro rosso, ma anche in alcuni sito di gioiellerie "on line", che tra l’altro vendono anche gioielli di note marche.
Quindi mi era sorto questo "atroce" dubbio.
Mi domando però, e so che forse non può darmi una risposta, come mai questo accade.
Da quel poco che so, e anche girovagando per cercare informazioni su internet riguardo pietre preziose, chiamare una pietra "rubino" dà un sentore di prezioso, chiamarlo "zaffiro rosso", lo fa sembrare meno prezioso.
Almeno questa è la mia sensazione.
Senza togliere di valore agli zaffiri, per carità, ma il nome rubino rievoca maharaja indiani, con turbanti preziosi, incastonati con pietre preziose, ricorda Ali Baba con i suoi scrigni pieni di pietre scintillanti.
Lo zaffiro un pò meno... almeno a me dà quest’idea.
Leggendo su un sito internet (che non ricordo il nome) e cercando alcune caratteristiche sui rubini, ho letto che in passato alcune pietre, spinelli, erano scambiate o equiparate a rubini, e dato il loro bellissimo colore rosso erano usate al posto di rubini.
Oggi si immagina da un orefice comprare un anello con uno spinello... sa tanto, anziché di oreficeria, si "coffeè shop" di Amsterdam... mi perdoni la battuta!!!
Grazie ancora per la cortesia.
Valerio
Buona sera, Valerio
nessun problema per spiegare gli strafalcioni in tema di gemme:
grazie a internet sono in molti gli "esperti" che si sono buttati a pesce nel nuovo "Eldorado"!
E, per la legge dei grandi numeri, qualcuno (tanti...) che abbocca lo si trova sempre, malgrado descrizioni mirabolanti e non di rado strampalate.
Come "zaffiro rosso", appunto.
Per inciso, le faccio presente che il solo fatto di vendere "grandi firme" non garantisce affatto la competenza del venditore, che potrebbe benissimo aver ereditato i rapporti d’amicizia dai genitori, gioiellieri all’epoca dei pionieri del settore.
Purtroppo, sono ancora molti gli operatori che, anche in buona fede, in tema di gemme ripetono concetti e descrizioni per sentito dire, tanto da disorientare persino i clienti, magari con aggiunte di pura fantasia...
Anni addietro ho vissuto in prima persona la transizione di molti orologiai, veri specialisti del cronografo, verso il settore gioielleria, e ancora adesso mi chiedo come mai seri professionisti, regolarmente aggiornati da corsi in Svizzera sui più complicati movimenti, si siano poi abbandonati alla voluttà della gioielleria con la più totale spensieratezza.
Non discuto (ci mancherebbe altro!) le sensazioni che le derivano dai preziosi cristalli rossi, ma le ricordo che gli zaffiri sono solo più abbondanti, e quindi é statisticamente più "facile" trovare esemplari di alto pregio.
Confermo poi che molti spinelli (e non solo) sono stati scambiati per rubini, anche perché l’uso del rifrattometro e della bilancia idrostatica necessari per l’identificazione si é diffuso in epoca relativamente recente.
Nei "coffee shop" di Amsterdam non ho mai trovato pietre preziose...
forse perché, pur preferendo le italiane, guardavo con attenzione solo le olandesine!
Ma non si sa mai... :-)
Sdebitarsi con me?
Lei non mi deve nulla, ma se mi volesse dire di cosa si occupa, chissà che una volta o l’altra... :-)