Acquamarina d’Egitto, da riconoscere "a occhio"


Vorrei sapere come posso fare ad occhio o con qualche prova a riconoscere una pietra Acquamarina vera (e quindi non fondo di bottiglia!!!) e un taglio di Alessandrite, in quanto mi trovo attualmente in Egitto ad Alexandria e mi é capitata l’occasione di poterne acquistare alcune a prezzo interessante.

Quanto può valere approssimativamente una pietra di media grandezza da montare su un anello?
Come misure 15mm x 8mm tagliata a prisma??




Buon giorno, Roberto, e buona domenica
di bottiglie io ne ho maneggiate tante, mi creda, ma non ne ho mai trovata nessuna il cui fondo si potesse neanche lontanamente scambiare con un’acquamarina...
escludendo, ovviamente, i daltonici e quanti si fossero prima scolati d’un fiato un fortemente alcolico contenuto della bottiglia medesima! :-)

E quindi la informo che "gli esaminatori a occhio" sono, dopo le coppie in luna di miele, gli interlocutori preferiti dei venditori specializzati in fauna turistica, l’ambita preda di ricerche finalizzate allo spaccio di pretenziose patacche.

Le acquemarine si trovano, anche da noi, a ogni livello di prezzo: da qualche euro al carato, a molte decine di euri, sempre al carato, per gli esemplari più belli, e più grandi. Le alessandriti di Alessandria d’Egitto (e di Sharm, di Naaama, del Cairo, di Luxor, e via pedalando) da poche decine di euri sono in realtà corindoni sintetici da "un tanto al chilo", o quasi.

Quanto al taglio "a prisma" le confesso i miei limiti geometrici: cosa diavolo sarebbe?