Stima degli smeraldi. Quali sono i criteri per valutarli?

Gentile sig. Lenti,
ho consultato il suo sito e personalmente lo ritengo molto interessante e ben strutturato, pertanto colgo l’occasione per farle i miei complimenti e per ringraziarla in anticipo per la disponibiltà nel rispondere alle domande dei suoi visitatori.

Le scrivo per porgerle le seguenti domande:
Quali sono i criteri per stimare uno smeraldo?
E quanto può valere oggi questa pietra?





Gentile signora A.
grazie per i complimenti, ma nella struttura del mio sito ci dev’essere qualcosa che non va, se ogni tanto qualcuno non riesce a mettere anche l’indirizzo, oltre al nome, nel formulario! :-)

A parte questo, in "domande e risposte" "gemme" credevo d’essere stato abbastanza convincente nel sottilineare che le gemme (e gli smeraldi in particolare!) si valutano innanzitutto... guardandoli.

Guardandoli da tecnico, perché il prezioso berillo verde é vittima di sempre più numerosi, e sofisticati trattamenti cosmetici, trattamenti la cui definizione spazia fra "innocente" e "truffa".

Stabilito quindi che si tratti d’un esemplare naturale, e verificatane anche l’integrità strutturale (assenza di fratture pericolose, per esempio) si esaminano e si descrivono le caratteristiche dell’indivioduo.

Saturazione,tonalità, trasparenza e distribuzione di colore, armonia delle proporzioni, dimensioni, tipo e presenza di caratteristiche interne sarebbero solo alcuni dei parametri da considerare; e in ogni caso più che sufficienti per invalidare qualsiasi listino, e relative descrizioni, per quanto accurate e dettagliate potessero essere.

E poi aggiunga le considerazioni di mercato:
geografiche, economiche, e magari anche conseguenti la volubilità della moda e relativi colori.

Eccole quindi la spiegazione del perché, parlando di gemme, ormai da tempo uno dei pochi termini di riferimento, rimanga la risposta al quesito: "quanto mi costerebbe comperarne una uguale, nella mia città?"