Topazi e quarzi: tendenza a scheggiarsi e a fratturarsi?

Buongiorno signor Lenti,

vorrei chiedere un informazione.

Posto un anello con una grossa pietra semipreziosa incastonatavi.

In caso di urti o cadute accidentali, quali di queste pietre è più resistente:

- AMETISTA;

- TOPAZIO GIALLO;

- QUARZO CITRINO.

 

Grazie

 

Buona sera Rosario

sarebbe facile liquidare la risposta con un “il topazio ha durezza 8 e il quarzo soltanto 6” ma l’informazione sarebbe corretta ma almeno incompleta…

Premesso che il quarzo citrino e l’ametista, ovvero il quarzo ametista sono due varietà dello stesso minerale, soltanto di colori diversi, la durezza da sola NON é un valore che le possa dare una maggiore o minore tranquillità in caso di caduta o di urti contro materiali “duri”.

Innanzitutto contano il tipo di superficie contro la quale la gemma urta, perché un pavimento di piastrelle ceramiche  è ben più micidiale di uno in asfalto o in mattoni.

Contano la forza dell’urto p. es. contro un rubinetto cromato o l’altezza della caduta, ma anche la forma della gemma stessa perché un taglio a cabochon corre molti meno pericoli di un cristallo faccettato.

Ultimo ma non meno importante dettaglio consegue le direzioni di taglio secondo le quali é stata ricavata la gemma dal grezzo originario.

lei immagini un pezzo di legno in verticale sul ceppo, pronto da tagliare per il camino o per la stufa:

in un senso si dividerà in due con un solo colpo d’ascia ben assestato mentre presentandolo il orizzontale la resistenza al taglio sarebbe decisamente maggiore.

Qualcosa di simile potrebbe succedere anche nei cristalli che, ovviamente non avendo le venature del legno hanno però una struttura (di solito) ordinata che opporrebbe resistenze diverse a seconda della direzione dalla quale arriverebbe l’indesiderato urto.

Fin qui il discorso in astratto, mentre in pratica ogni cristallo fa storia a se, anche se i quarzi tendono ad avere anche varie caratteristiche interne che potrebbero comprometterne la solidità.

Naturalmente il discorso continuerebbe ma la conclusione sarebbe sempre la stessa: 

attenzione nel  prevenire il fatale evento perchè anche i minerali più “duri” anche se non si fratturassero potrebbero però scheggiarsi in corrispondenza di qualche faccetta.

E allora la riparazione sarebbe un’esperienza più o meno dolorosa ma sempre molto antipatica.