Zaffiro termodiffuso o no?

Zaffiro termodiffuso o no?

 

Gentile Gianfranco Lenti,

ho letto diverse sue risposte a nel suo sito e blog e spero mi possa aiutare a dissipare in parte i miei dubbi o darmi qualche consiglio.

Vorrei comperare da un po’ di tempo un anello con zaffiro centrale e diamanti attorno, una classica rosetta.

L’anello in questione è diciamo “vintage” è degli anni 80. Le allego le foto.

Le caratteristiche datemi sono queste:

montatura in oro bianco marcato sheffield 1987 750, zaffiro ovale taglio misto circa 5 carati, colore velvet blu, contornato da 8 diamanti taglio brillante e 8 diamanti taglio baguette peso totale di circa 1,50 carati colore G/ VS

Una certificazione dello zaffiro e diamanti non c’è a quell’epoca non era usuale, mi è stato risposto.

Ma mi possono rilasciare un certificato di valutazione fatto da loro.

Il costo è di X.000 £ e mi domanda è un prezzo giusto?

Che domande dovrei fare o cosa dovrei osservare per capirci di più?

Mi sono un po’ informata sui corindoni in generale e più precisamente sugli zaffiri. 

I vari trattamenti che vengono effettuati sulle pietre per migliorarle o renderle più appetibili mi hanno allarmato, tra altro, pare che negli anni 80 andasse alla grande la termodiffusione… quindi rimango un po’ in certa sull’acquisto non vorrei ritrovarmi a pagare un pietra pagata per blu che in realtà è solo “verniciata” di blu in superficie diciamo.

Forse sono poche l’informazione che le ho fornito ma sono tutte quelle che ho.

Mi domando una persona non del settore come può fare un acquisto in tranquillità di un gioiello vintage o antico senza certificato?

Oltre alla fiducia nel venditore, ha qualche consiglio o suggerimento?

Un’ultima domanda visto la tipologia di anello lei mi consiglia di farlo fare nuovo comperando le pietre o anche il vintage/usato/antico lo consiglia?

Grazie

Cordiali saluti

Sara

 

Buon giorno, Sara

per buone che siano le foto - e le sue sono ottime, complimenti - é assolutamente sconsigliabile azzardare qualsiasi ipotesi sia tecnica sia economica perché risulta impossibile procedere con un’analisi del soggetto… ovvero un’analisi degna si tale nome:

quindi niente valutazioni né considerazioni in merito.

Per sua info la termodiffusione era in uso ben prima degli anni ’80 ma i pochi che ne erano al corrente si guardarono bene dal farne pubblicità, per cui il mercato fu letteralmente invaso da esemplari termodiffusi prima che si potessero adottare le adeguate contromisure di controllo.

Comunque, quali precauzioni prendere?

Lei non mi dice DA CHI comprerebbe il gioiello ma in ogni caso le consiglierei caldamente di affidarsi all’esperienza e all’attrezzatura gemmologica di un buon gioielliere che potrebbe anche NON dover smontare lo zaffiro per analizzarlo ma non dimentichi che ogni gemma é un caso a sé.

Almeno non dovrà smontare la gemma SE le caratteristiche osservabili fossero abbastanza evidenti da essere “diagnostiche".

Certo sarebbe una soddisfazione e magari un’ulteriore garanzia l’avere un certificato d’analisi del gioiello acquistato all’epoca ma ricordi che in ogni caso se fosse il gioielliere il suo interlocutore, come ultimo venditore questi avrebbe il dovere di rilasciarle una garanzia scritta circa le caratteristiche di quanto vendutole.

Non saprei che dirle a proposito di un rifacimento ex-novo dell’anello ma - e la prego di considerarla un’opinione del tutto personale - a me il vintage piace davvero tanto tento…  :-)

Quindi lei si affidi al suo buon gusto e scelga senza patemi d’animo perché é SOLO il suo giudizio quelli che conta.