Gemme dall’Etiopia

Salve, premetto che la mia conoscenza di pietre preziose o semi énulla, vorrei qualche consiglio da voi.

Mi trovo in Etiopia e qualcuno mi ha consigliato di entrare nel mercato delle pietre. 

Lui ha giàdegli acquirenti indiani con cui lavora da tanto.

Mi consiglia di cercare di entrare nel mercato europeo e soprattutto italiano.

La mia paura sono le truffe (qui diffusissime).

Cosa mi consigliate?

Ho visto dei vs corsi brevi tecnici, i costi?

Inoltre, come posso cercare possibili acquirenti in Italia?

Di pietre grezze perché qui non le lavorano.

Ancora, prima d'investire vorrei provare con poche pietre, posso portarle in Italia (diciamo in tasca) mostrarle ed eventualmente venderle o legalmente la procedura e' diversa?

Mi permetto di farvi tutte queste domande fiducioso del vs nome e reputazione e sperando di potermi avvalere dei vostri vari servizi in futuro.

 

 

Buona sera Giovanni

sarò ben lieto di discutere con lei le varie possibilità ma nella sua richiesta lei dimentica di precisare QUALI grezzi di gemme si tratterebbe…

Fra le circa 300 varietà di cristalli papabili per elencarle le varie possibilità e ipotesi dovrei scriverle un’enciclopedia!

Per ora dall’Etiopia mi hanno segnalato solo la disponibilità di grandi quantità di opali, soggetti che ho trovato di qualità (colori e trasparenza) molto buona, anche se estremamente delicati.

Ma le anticipo che se la sua disponibilità fosse proprio di questi affascinanti minerali, in Italia lei troverebbe quasi certamente uno scarso interesse:

per una stupida superstizione, ma così é, purtroppo.

Salvo il caso di operatori che oltre a una vera cultura abbiano anche consistenti rapporti con i mercati esteri.

Trattandosi di grezzi le possibilità sono abbastanza ridotte perché oltre esporre nelle varie fiere e mercati di settore non le resterebbe che offrire una selezione di campioni alle varie taglierie.

Una selezione costruite, se possibile, dividendo i campioni per dimensione, colore e  trasparenza.

Per i primi contatti lei potrebbe anche portare una manciata di cristalli come souvenir, se di basso valore, ma tenga presente che se poi lei intendesse farne commercio sarà indispensabile organizzarsi per effettuare l’esportazione dei suoni grezzi accompagnandola con le relative fatture.

Con l’Europa senza frontiere potrebbe avere un grande mercato che, almeno in teoria, le offrirebbe ampi spazi di manovra.

Ma non si faccia troppe illusioni visto che - almeno all’inizio - la lotta sarà dura dato il numero dei fornitori  a contendersi i clienti.

Però il bello delle gemme é la loro diversità quindi c’é sempre un certo interesse per campioni ben selezionati.

Le Camere di Commercio, le Pagine Gialle, gli Elenchi e le associazioni di categoria potranno certo fornirle elenchi di operatori  del settore e sarà poi lei a studiare il modo di far loro preferire le sue offerte.

Si, le truffe e i materiali contraffatti o addirittura adulterati sono materia di tutti i giorni o quasi e sempre in espansione, ma per ridurre il rischio sono necessari conoscenza, esperienza e perseveranza.

E secondo la mia opinione, i dispiaceri più consistenti derivano dalla fretta  e dall’avidità: 

la cui combinazione rappresenta un cocktail micidiale.  :-)

Le allego i dettagli dei miei corsi ma la inviterei PRIMA di prendere qualsiasi decisione in merito a costruirsi un consistente bagaglio di informazioni che sarebbe il miglior investimento per l’inizio di qualsiasi attività in un settore tanto specializzato.

Attendo i dettagli che mancano e nell’attesa la saluto cordialmente.