Realizzare un ciondolo con due Tanzaniti e diamanti a "taglio antico"

Buongiorno sig. Gianfranco e Buona Domenica,

Mi chiamo Martino e, cercando in Internet informazioni sui diamanti antichi,ho scoperto il suo sito:

Sono giorni che lo leggo, apprendendo un bel po’ di cose e constatando la sua gentilezza mi sono deciso a scriverle.

Le spiego la cosa, sono stato in Tanzania lo scorso anno (uno stage presso la nostra a ambasciata lì) e il Paese mi è entrato nel cuore, al punto da volere farmi realizzare una spilla di oro giallo, nella quale incastonate due tanzaniti e un diamante.

Per il diamante in taglio antico ho girato tantissime gioiellerie, ma nessuna ne aveva, finché non ho trovato in rete un sito che propone, tra tantissime altre cose, diamanti antichi, sciolti.

Ve ne sono diversi e si dice, da parte del titolare della attività di vendita, che ho potuto contattare telefonicamente, che effettivamente tali diamanti sono quasi introvabili e che loro sono riusciti a trovarne un lotto a Londra.

I miei dubbi sono due e cioè che questi diamanti hanno prezzi molto abbordabili e, secondo, quello che più mi perplime, che dei diamanti antichi non dovrebbero venire appunto da decenni se non secoli indietro, essere stati usati, avere una storia con se’ e quindi trovarsi soltanto montati, come anello, orecchini, ciondolo o quant'altro?

Il fatto che siano sciolti può far pensare che siano diamanti che siano stati tagliati al giorno d’oggi, quindi nessuna loro antichità,  in maniera errata, magari grossolana e che vengano spacciati per antichi? 

Sarei tentato di acquistarne uno, ma ho il dubbio che possa essere una fregatura.

Grazie per rispondermi

 

Buona sera, Martino

anche a me la Tanzania é piaciuta molto e la tanzanite é una gemma blu il cui fascino non perdona!…  :-)

Corretta l’idea di un ciondolo che la terrebbe al riparo dagli eventuali urti, comunque inevitabili (e micidiali) in un anello, e raffinata l’ipotesi di utilizzare diamanti “a taglio antico”.

Per favore sgombri l’anima dal timore di “fregature”, il cui termine sarebbe ben poco spiegabile…

Salvo il casi di imitazioni diverse realizzate con materiali assortiti al posto del prezioso diamante.

Ma il QUANTO siano antichi i diamanti che le venissero proposti é una domanda che avrebbe messo in crisi persino Einstein, se si fosse dedicato alla gemmologia, perché tutti i diamanti hanno sulle spalle intere ere geologiche.

Casomai é il taglio, anzi “i” tagli che ci permettono di ipotizzare le epoche di lavorazione…

Pur con margini di stima decisamente elastici.

Tanto che giusto per darle un’idea ci si riferisce al “taglio vecchio” per cristalli che sono stati appena appena sbozzati e poi incastonati magari con deliziosi artifici orafi, e al “taglio antico” quando le simmetrie e la forme di taglio indicano una più avanzata tecnologia e regolarità delle geometrie realizzate.

Inutile precisare che tanti di questi diamanti - e sempre troppo pochi, a mio parere - sono stati riutilizzati più volte in successivi montaggi o, purtroppo, anche assassinati con irresponsabili “ritagli” secondo proporzioni moderne.

Proporzioni certo più commerciali, ma - e sempre a mio giudizio - banalmente anonime e definite con le (discutibili…) “TIPLE X” tanto apprezzate dal popolo.  :-)

Quindi, e concludo, se avesse la fortuna di trovare e di poter osservare i diamanti che le sono stati proposti innanzitutto se li goda con calma in occasione di una ben meditata scelta e poi si ricordi che quasi certamente TUTTI gli esemplari avranno tanto al loro interno quanto in superficie una o più “caratteristiche” che li renderanno deliziosamente unici agli occhi del mondo.

E che lei NON (e sottolineo il NON) chiamerà “impurità” né tantomeno “difetti”.

Che non esistono!.  :-)

Se crede mi tenga informato a proposito del ciondolo in gestazione e mi farà piacere considerarmi “padrino” dello stesso.  :-)