Cronologia dei “trattamenti” su rubini e zaffiri

Salve Sig. Lenti, vorrei sapere in quale ordine temporale, sono stati introdotti i trattamenti migliorativi sui corindoni.

Ovvero: quando è iniziata più o meno, la pratica del riscaldamento?

Quando quella della termodiffusione del colore con sostanze chimiche?

Quando il filling, cioè il riempimento di fratture con vetro colorato e resine varie?

La ringrazio per la risposta che potrà darmi ed il tempo che mi dedicherà.

Cordiali saluti

Maria Rosa

Buon pomeriggio, Maria Rosa

dividere le epoche in relazione al trattamento dei corindoni é certamente impreciso e senz’altro arbitrario perché pur nell’impossibilità di garantire l’esattezza delle date io preferirei sottolineare che si tratterebbe comunque di precisare IL QUANDO questi trattamenti “siano emersi" alla luce del sole.  :-)

Il semplice riscaldamento risale alla notte dei tempi e anche se ne parla l'ormai gemmocelebre Plinio i Vecchio é assodato che pur con i mezzi più fantasiosi (e con tante varianti)  tutti coloro che avevano a che fare con i corindoni provavano a incrementarne la saturazione di colore.

Pur senza sapere se i risultati migliori si ottenessero in ambiente acido oppure basico.

 La “stuccatura” con vetro al piombo risale agli anni ’60 mentre la subdola ma raffinata termodiffusione si é diffusa a macchia d’olio negli anni ’80.

Dal 2004 siamo invece invasi dall’infame  procedimento che prevede l’immersione in vetro al piombo, un vetro rosso fuso (come intingere un biscotto un una tazza di cioccolata) di un corindone di ben povere caratteristiche estetiche.

Ricuperato e raffreddato il campione ora inglobato in uno spesso strato di vetro colorato lo si ritaglia fino a ricreare una forma e un colore esteticamente appetibili…  :-(

E le ricordo che lo stesso procedimento é applicabile anche agli zaffiri, purtroppo.

Nel salutarla le preciso che allergico come sono alle date devo la precisione di queste informazioni all’amico dr. Pio Visconti del C. Analisi Gemmologiche di Valenza.  :-)