Zaffiro "australiano" con "puno rosso"

Buongiorno Gianfranco, spero si ricorderà di me, sono quello folgorato  dalla tanzanite, di cui non conoscevo l'esistenza sino allo scorso anno.

 

Come sta?

 

Le scrivo per un successivo innamoramento gemmologico, ovvero per quegli zaffiri molto scuri, che impropriamente vengono definiti “australiani” da alcuni gioiellieri 

 

(Ho potuto apprendere che le denominazioni geografiche in merito al colore non dovrebbero essere usate, per deducibili motivi di impossibilità, a meno di non esser presenti sul luogo al momento della estrazione o ritrovamento, sic!) e che, proprio per il loro colore denso, dato da un sostenuto tasso di inclusioni che fa si che la gemma sia traslucida e non trasparente, sono i meno pregiati commercialmente, ma non per il mio occhio:

 

a me piacciono, piace proprio quel blu molto denso, non ovviamente quando però tendenti al nero e questo mio  apprezzamento c'è molto probabilmente perché di un blu molto più chiaro e del tutto trasparente usufruisco attraverso la tanzanite e in merito le dice due cose:

 

la tanzanite di cui le scrissi è risultata essere una tripla A, dal taglio brillante non perfetto e ne ho poi acquistato un'altra, di categoria AA+, sempre in taglio brillante e questa più tendente al blu rispetto alla prima, che invece va più verso il viola e  così, per personale gusto, ho fatto montare ad orecchino la seconda. 

 

Tornando allo zaffiro di cui son venuto in possesso, ebbene, pur sapendo delle inclusioni e in parte anche queste mi hanno attirato (un cristallo tutto blu, dal colore uniforme potrebbe ricordare, senza esserlo, degli zirconia cubic, quindi sintesi artificiale, colorati), ruotandolo a volte, altre no, si mostra un punto rosso, tuttavia mi chiedevo se non fosse troppo incluso per essere scelto come esemplare da essere montato, sempre, come per la tanzanite, a orecchino per me.

 

Vedo, guardandolo a pochi cm di distanza, una specie di fuliggine, grigio-nera, al suo interno. 

 

Le allego un piccolo video, sperando, forse illudendomi, che possa essere esaustivo.

 

La ringrazio, Gianfranco e spero di non abusare del suo tempo e della sua conoscenza e perizia.

 

                           Il mio zaffiro.jpg

 

Buon giorno, Damiano

 

ho appena mandato una rispostaccia alla sua parallela e.mail perché era senza oggetto e perché non conosco la parola “jumbo mail”: 

e quindi spero vorrà scusarmi!  :-)

 

Non mi ha infastidito (anzi!) e sto rispondendo alla seconda e.mail.

 

Sono riuscito ad aprire il jumbo.mail , ma come al solito il video NON é servito a nulla perché il soggetto é troppo piccolo.

 

In compenso non mi sembra affatto tanto denso da non riuscire ad apprezzarne il caratteristico colore.

 

In ogni caso complimenti: 

finalmente un fondo bianco, grazie!  :-)

 

Quanto alle gemme in generale e agli zaffiri in particolare condivido praticamente in toto la sua posizione di appassionato, nonché il criterio di valutazione:

perché le MIE gemme devono piacere A ME, e soltanto io posso valutarne il grado di gradimento.

 

Quindi credo che in questo anche lei si trovi “allineato e coperto” col sottoscritto.

 

Trasparenza, saturazione cromatica, presenza di caratteristiche interne sono proprio le variabili che mi rendono unici e tanto più apprezzabili alcuni esemplari anziché altri…

 

E se qualcuno (fuori dalle abitudini del settore) si permette ancora definizioni “geografiche” a proposito di gemme ricorro subito al dantesco e famoso “guarda e passa, e non ti curar di loro…”.

 

Non per superbia, credo, ma perché rivendico il diritto di sostenere a spada tratta anche le mie opinioni estetiche.

Oltre a quelle quelle sociali, finanziarie e politiche.  :-)

 

M’incuriosisce il “punto rosso” da lei individuato nel suo esemplare perché essendo un cristallo dicroico (= con due colori), il suo zaffiro potrebbe proprio evidenziare nel blu ANCHE una zona (o un punto) rosso, e questa sarebbe una vera chicca.

 

Quanto alla scelta per l’orecchino, estetica (perfezione del taglio) e caratteristiche interne NON sono incompatibili, e ciascun caso deve essere giudicato individualmente… solo da lei.  :-)

 

La ringrazio per la premura e le confermo che starei benissimo.

 

A parte una certa insensibilità per i “voti” del tipo AAA o AA++ e altre amenità in sigla, che dovrebbero “aiutarmi” NEL se non proprio suggerirmi IL giudizio.  :-)

 

P.s:

di solito i cristalli si presentano traslucidi a causa di un disordine strutturale, quando le “celle-base” di cui sono formati siano riunite in reciproco disordine 

E  non invece con l’ordinata simmetria da cui deriva la tanto apprezzata trasparenza.