- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Ho i contatti giusti in vari Paesi produttori: e se mi specializzassi nel commercio di acquemarine?
Buongiorno sig. Lenti,
mi scusi innanzitutto se la contatto in privato e non sul sito, spero di non disturbarla troppo.
Le scrivo da XXX, quindi vicino a Valenza, riguardo ad una attività che vorrei iniziare dall'anno prossimo, per avere qualche consiglio da lei che è sicuramente più esperto di me nel campo delle pietre.
Mi presento: ho studiato gemmologia presso l'Igi di Anversa, la Gem-A di Londra e al momento sto completando i corsi del GIA, oltre ad aver frequentato alcuni corsi di taglio; ho 27 anni e di conseguenza non ho moltissima esperienza lavorativa alle spalle, ma dalla mia ho viaggi e giri in zone di lavorazione e commercio di gemme come Sri Lanka, Thailandia e Tanzania come consulente per l'acquisto di pietre per un amico gioielliere.
Quello che vorrei fare è iniziare a commerciare pietre semipreziose, specializzandomi e quindi trattando esclusivamente acquamarina (sia tagliato che grezzo se possibile), in quanto, escluse le tre big, la reputo la gemma più affascinante e "commerciabile" al momento, con un investimento iniziale sicuramente minore rispetto alle altre pietre.
Ho alcuni contatti in Brasile e Thailandia.
A suo parere, potrebbe essere una buona idea specializzarsi in una gemma sola o un cattiva idea?
Quali consigli potrebbe darmi?
Sicuramente ci saranno i pro e i contro, ma mi piacerebbe sapere il pensiero di una persona con esperienza alle spalle!
Ovviamente sarebbe un piacere poterla incontrare e parlarne di persona!
La ringrazio per la sua attenzione e per il suo tempo.
Un saluto
Lorenzo
Buon pomeriggio, Lorenzo
nessun problema di contatto, qualunque sia l’indirizzo o il mezzo utilizzato… e intanto le rendo atto per la correttezza e la cortesia espresse dai suoi scrupoli in merito. :-)
Premetto subiti che, pervio accordi sul giorno, sono a sua disposizione per una bella chiacchierata perché anch’io bazzico e ho bazzicato a lungo nei Paesi più affascinanti e non solo più “gemmiferi”.
Quanto alle possibili personalizzazioni di un’attività commerciale oltre che professionale, credo che ogni ipotesi sia suscettibile di successo se preceduta da un’attenta pianificazione preventiva alla quale far seguire un serio e tenace impegno commerciale.
Malgrado il periodo non sia certo dei migliori…
L’idea di specializzarsi su di una varietà gemmologica non sarebbe male ma per aver successo sarebbe necessario un corposo investimento in tempo e in pubblicità per far conoscere al mondo le sue competenze (per le quali mi congratulo) e le sue disponibilità in fatto di magazzino gemme.
Concordo con lei a proposito del fascino dell’acquamarina che, se tagliata secondo le rigorose leggi dell’ottica, é di una raffinatezza stellare, ma le anticipo un dramma:
cosa farebbe lei imbattendosi - e succederà certamente - nelle cuginette rosa e dorate, ovvero nelle romantiche morganiti e in qualche splendente eliodoro?
Non guarderà altrove solo perché s’é invaghito dell’acquamarina, vero?
Vede, pur profondamente gemmodipendente (multifamiglia e multicolor) so per esperienza che non ci si può e non ci si dovrebbe innamorare di una famiglia e ancor peggio di una sua varietà a detrimento di tutte le altre:
perchè almeno agli inizi della carriera commerciale si rischierebbe pesantemente l’estinzione per fame... :-)
Ma di questo parleremo diffusamente di persona.
Nel frattempo lei curerà il modo per migliorare i preziosi contatti dei quali già dispone, cercando se possibile di aggiungerne qualcuno in Nigeria, un turbolento Paese da cui provengono però esemplari davvero molto pregiati.
E magari eviterà di usare l’infelice termine “semipreziose” che é del tutto fuori luogo! :-)