- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Impressioni su di uno smeraldo… in fotografia, ma completo di certificato :-)
Buon pomeriggio, Luciano
rientro ora da un viaggio, e non ho ancora visionato tutta la posta…
Però tanto il suo smeraldo mi hanno incuriosito, perché:
1 - il colore DEL CERTIFICATO appare di una leggera sfumatura nocciola…:
é un effetto della scansione oppure é proprio quello del foglio?
In entrambi i casi NON si deve giudicare il colore delle gemme solo da riprese fotografiche,
che di solito sono fortemente condizionate dalla temperatura (di colore) della luce,
e dalla disposizione delle relative sorgenti.
Perché con varie soluzioni si possono evidenziare o deprimere saturazione cromatica e distribuzione,
trasparenza e sfumature secondarie…
2 - il certificato:
a - NON é firmato (o, almeno, la firma non é visibile sulla scansione), e
b - alla voce TRATTAMENTI cosa diavolo significa “usuale riempimento di frattura”?
Usuale per chi? Con quale materiale (olio incolore, olio colorato, resine naturali,
resina plastica incolore, resina plastica colorata, colla - magari bi-componente - ecc.?
In quale epoca?
In quale stato si trova il riempimento?
Come é stata identificata la materia utilizzata?
Come si presenta il materiale apportato (presenza di bolle e/o di residui opachi)? Eccetera.
Non aggiungo altre impressioni, se non quella (negativa) concernente la ripresa fotografica:
il cristallo é ben tagliato ma illuminato male, e quindi appare poco trasparente (poco invitante, direi)
oppure con un’opportuna transilluminazione evidenzierebbe quel fascino che caratterizza il “fuoco verde”?
Insomma, un sacco di “variabili” che sono / sarebbero valutabili solo mediante un’osservazione diretta.