Impressioni su di uno smeraldo… in fotografia, ma completo di certificato :-)

Buon pomeriggio, Luciano

rientro ora da un viaggio, e non ho ancora visionato tutta la posta…

 

Però tanto il suo smeraldo mi hanno incuriosito, perché:

1 -  il colore DEL CERTIFICATO appare di una leggera sfumatura nocciola…:

      é un effetto della scansione oppure é proprio quello del foglio?

 

In entrambi i casi NON si deve giudicare il colore delle gemme solo da riprese fotografiche, 

che di solito sono fortemente condizionate dalla temperatura (di colore) della luce, 

e dalla disposizione delle relative sorgenti.

 

Perché con varie soluzioni si possono evidenziare o  deprimere saturazione cromatica e distribuzione, 

trasparenza e sfumature secondarie…

 

2 - il certificato:

     a  -  NON é firmato (o, almeno, la firma non é visibile sulla scansione), e

     b  -  alla voce TRATTAMENTI cosa diavolo significa “usuale riempimento di frattura”?

        

     Usuale per chi? Con quale materiale (olio incolore, olio colorato, resine naturali, 

     resina plastica incolore, resina plastica colorata, colla - magari bi-componente - ecc.? 

     In quale epoca?

     In quale stato si trova il riempimento?

     Come é stata identificata la materia utilizzata?

     

     Come si presenta il materiale apportato (presenza di bolle e/o di residui opachi)?  Eccetera.

 

Non aggiungo altre impressioni, se non quella (negativa) concernente la ripresa fotografica:

 

il cristallo é ben tagliato ma illuminato male, e quindi appare poco trasparente (poco invitante, direi)

oppure con un’opportuna transilluminazione evidenzierebbe quel fascino che caratterizza il “fuoco verde”?

 

Insomma, un sacco di “variabili” che sono / sarebbero valutabili solo mediante un’osservazione diretta.