- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
- Visite: 1677
Negli antichi testi mi sembra di vedere cenni alla pratica dell'oliatura degli smeraldi
Buongiorno,
studiando antichi lapidari (Plinio e medioevo) ho trovato che il berillo si taglia secondo sfaccettature esagonali poiché il loro colore, che verrebbe smorzato dall’opacità di una superficie continua, di contro risulta esaltato da un simile taglio.
Le domando: poiché lo smeraldo è anch'esso un berillo, il taglio migliore da applicare è lo stesso?
Glielo chiedo perché nei testi, quando si parla di smeraldi, un simile taglio non si menziona mai.
Un'ultima domanda sugli smeraldi: sempre negli stessi testi mi sembra di vedere cenni alla pratica dell'oliatura degli smeraldi di minore qualità.
lei sappia la pratica è così antica o è stata inventata modernamente?
Grazie mille
Ottavio.
Buon pomeriggio, Ottavio
sui testi antichi in generale e anche in quello scritto da Plinio il Vecchio si leggono a volte delle gustose amenità, che non di rado hanno anche qualche riscontro con le verità… gemmotecniche. :-)
A me sfugge il concetto di un colore che verrebbe “smorzato dall’opacità di una superficie” perché se stessimo parlando di un cristallo più o meno trasparente, una leggera opacità potrebbe forse diffondere il colore, ma non certo “smorzarlo”.
Quanto poi al “taglio smeraldo, a gradini” (credo lei si riferisca a questo), sarebbe in grado di valorizzare la luce e quindi anche il colore tanto del prezioso berillo verde quanto di qualsiasi altro materiale gemmifero a patto che siano considerate con la massima attenzione le caratteristiche ottiche del soggetto per impostare le opportune simmetrie di taglio.
In parole povere qualsiasi gemma tagliata in modo approssimativo o addirittura casuale farebbe una ben misera figura:
umiliando clamorosamente tanto la rarità e la trasparenza del minerale quanto la bellezza del suo colore.
Infine, l’oliatura degli smeraldi, ovvero una pratica che si perde nella notte dei tempi e che mi trova ferocemente nemico tanto di un (tutto sommato innocente) escamotage quanto di tutti i successivi interventi di gemmocosmetica.
Salvo eccezioni abbastanza rare, molti smeraldi sono caratterizzati da microfratture in origine contenenti una piccola parte del liquido-madre.
Col taglio e la faccettatura del cristallo la fuoriuscita del liquido (sostituito dall’aria) renderebbe/ha reso più visibili le microscopiche cavità e quindi meno appetibile la gemma.
Ecco perché si sono studiati metodi via via più sofisticati per ripristinare (ove possibile con tale procedimento) un aspetto più gradevole .
All’inizio un olio incolore e in seguito un olio verde… e fino alle attuali plastiche colorate, difficili da individuare e quasi impossibili da rimuovere.
Già, perché quando l’aspetto é una componente essenziale dei successi di vendita allora ci sarà sempre chi tenterà di migliorarne il livello… per spuntare prezzi di vendita superiori.