Ma noi donne, ci guadagniamo, esteticamente parlando, a ingioiellarci, o invece…?

Buongiorno signor Gianfranco, le vorrei porre un quesito stavolta piuttosto insolito, ma mi sembra che lei sia disposto a spaziare ben oltre ai confini di domande puramente tecniche, e quindi mi permetto di provocarla un po.

Ho ricevuto due perle da mettere ai lobi, bellissime, rosate e… oso usare termini tecnici, io che sono assai profana in campo, con quell'oriente che incanta.

Ma ora mi pongo una domanda filosofica e la giro a lei, da sempre abituato a vedere donne che si adornano di gioielli, o che vorrebbero farlo, se potessero.

Ma noi donne, ci guadagniamo, esteticamente parlando, a ingioiellarci, o invece risulta l'effetto opposto, ovvero per noi il tempo passa, i difettucci aumentano, mentre le pietre preziose, le perle, rimangono eternamente belle e perfette.

Non è che a indugiare a questi piaceri, alla fine una ci rimette pure in fatto estetico?

Mi piacerebbe avere un suo pensiero a riguardo... e mi scuso se così facendo le farò perdere un po di tempo in… divagazioni filosofiche.

La ringrazio e aspetto una sua risposta.

Chiara


Buona sera, Chiara

la ringrazio per il credito che mi riconosce ma credo corretto anticiparle i miei limiti a proposito dei ricami filosofici, soprattutto di quelli tanto sofisticati da farmi perdere di vista tanto l’origine quanto lo scopo del disquisire… :-)

Quindi provochi, provochi pure ma le faccio intanto i complimenti per le bellissime perle che ora potrà sfoggiare con giustificato piacere:
dal mare sono infatti fra i tesori più preziosi che l’umanità apprezza fin dalla notte dei tempi, senza cessare mai di ammirarle con deliziato stupore.

Corretto (complimenti bis) il termine “oriente” riferito a quell’ineffabile e inimitabile luminosità che le caratterizza, e che si sprigiona da un “manto” che passione e competenza avranno selezionato fra i più perfetti, tanto da essere felicemente accostati in coppia.

Quanto alle donne che io sarei “abituato” a vedere ingioiellarsi debbo purtroppo ammettere che sono molto meno numerose di quanto sembra credere lei, e comunque di quanto piacerebbe a me:
perché ritengo che i gioielli, quando scelti con gusto e portati senza ostentazioni siano uno dei modi più delicati per sottolineare quella femminilità che io vedo valore primo e irrinunciabile “nell’altra metà del cielo”.

Devo però dissentire da quell’accenno ai “difettucci” che il passare del tempo riserverebbe alle figlie di Eva, perché il calendario (e la prego di credermi sulla parola) é proprio il problema meno grave anche se volessimo filosofeggiare per ore sull’argomento.

E se ogni stagione ha i suoi fiori, perché non goderla con un bel sorriso, una goccia di profumo intrigante… con due perle ai lobi, in un romantico tramonto in riva al lago? :-)

Con la sua coppia di gocce di luce ora lei fa parte di un’élite che annovera - giusto per citare - la regina Cleopatra, l’imperatrice Sissi, la principessa D… e la signora Burton, al secolo Liz Taylor:
le basta? :-)

La saluto e spero di leggerla ancora, magari senza il “signor” che lei premette al Gianfranco di cui sopra:
ormai siamo vecchi amici, no? :-)

 

Nota: 
Ricordi però che le perle NON sarebbero eterne, e la loro “vita” é messa in pericolo dai cosmetici, dai graffi, dagli urti e dalla disidratazione…

 

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Un esempio di come feci montare due perle su orecchini, insieme a tre diamanti "a navette" e piccoli diamanti rotondi.
I vari componenti sono disposti su plastilina per studiare prima di tutto l'effetto tridimensionale del gioiello.