Tanzanite con Certificato e valutazione GLA U.S.A.:: ci devo credere?

Buongiorno sig. Lenti,
la seguo nelle sue risposte sul sito e le chiedevo il favore di valutare non una gemma (in questo caso una Tanzanite) quanto se questa certificazione di un laboratorio privato americano GLA e la valutazione corrispondente della gemma possono essere attendibili.

E' chiederle troppo?

Grazie per la cortesia.

Gabriele


Buon giorno, Gabriele

si, credo proprio che abbia seguito il sito perché, a differenza di tutti gli altri, lei si pone il dubbio che sia possibile rispondere… sensatamente! :-)

E infatti, per quanti dettagli si aggiungano alla SOLA descrizione di un gioiello, chiunque legga non sarebbe in grado di “stimare” né di “valutare” con ragionevole attendibilità i valori normalmente richiesti dagli interlocutori.

Per due ordini di ragioni:

a - pur supponendo che i dettagli elencati a proposito del bene siano corretti, non è detto che poi corrispondano ai parametri in vigore altrove…

b - pur con tutta la buona volontà, anche l’osservazione diretta di un gioiello e/o di una gemma é molto condizionata da elementi ben poco riconducibili a semplici “tabelle”, quindi certe opinioni a distanza (a me) ricorderebbero tutt’al più le discussioni di football nelle patrie osterie. :-)

La ringrazio però per avermi allegato la copia del papiro emesso dal GLA, laboratorio che si definisce gemmologico ma che sembra fare una certa, elegante confusione… operativa.

A mio avviso l’analisi gemmologica consiste nell’identificazione delle varie famiglie e relative varietà di cristalli più o meno pregiati, nonché nella minuziosa descrizione delle relative caratteristiche.
Dal colore all’eventuale evidenza di trattamenti cosmetici più o meno accettabili, per intenderci.

Ma nel “certificato” GLA (una gemmosacrestia americana che non ho mai sentito nominare) é riportata in bella evidenza una valutazione che potrebbe certo entusiasmare qualche fiducioso acquirente…

Solo che le stime riguardano le perizie “a valore”, ovvero qualcosa di magari contiguo ma certo ben diverso dal compito di un laboratorio gemmologico.

E qui devo per forza fermarmi per non avere elementi rilevati DI PERSONA per confutare né le descrizioni né tantomeno la “valutazione” dell'oggetto.

Guardi però che anche disponendone mi fermerei ugualmente perché ci sarebbe ancora un dettaglio (una giustificazione) che metterebbe KO chiunque, del tipo:
“le mie stime sono riferite a oggetti di classe analoga osservati in Place… a Parigi, in … street a Londra e in via… a Roma, e prudenzialmente ridotte del 15% per non essere tacciato di… eccetera”.

Fine della storia.

Anzi no:
a me piacerebbe sapere se l’orrenda silhouette della gemma nel logo del GLA sia un volenteroso ed economico scarabocchio “fai da te” oppure il sofferto frutto di uno dei grafici “creativi” che imperversano nel mondo dei computers.

Quelle eccelse, raffinate e sprovvedute menti che scrivono testi p. es. in grigio chiaro su fondo bianco, perché fa tanto fine, n’est ce pas? :-)

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