- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Mio marito mi riporterebbe dall'Afghanistan uno zaffiro stellato: é un acquisto da fare in tranquillità?
Buonasera signor Gianfranco!
Casualmente, mi sono ritrovata a leggere la sua conversazione con la signora Anna di Treviso riguardanti gli zaffiri stellati provenienti dall' Afganistan.
Premetto che casualmente, anche mio marito si trova li e a breve ritornerà.
Anche io ho fatto la stessa richiesta, di portarmi la stessa pietra, ma non conoscendo nessun esperto di gemme nella provincia di Caltanissetta, volevo gentilmente chiederle se lei ha successivamente avuto notizie sulla validità delle pietre fatte controllare dalla signora, in modo da poterle acquistare con tranquillità.
Ringrazio anticipatamente,
saluti Margherita.
Buona sera, Margherita
lo zaffiro / gli zaffiri che le riportasse suo marito sarebbe / sarebbero innanzitutto e soprattutto una testimonianza d’affetto, quindi proprio in questo consisterebbe il loro più grande valore… :-)
Ma siccome non é questo che m’ha chiesto lei, allora le sottolineo due punti fondamentali:
prima di tutto ogni gemma é un caso a sè stante e se alla signora Anna fosse andata bene non vuol dire che lei possa dormire tranquilla in attesa dell’arrivo del sospirato corindone azzurro varietà asteria;
poi, salvo il caso di un acquisto presso un affidabile (cioé preparato e attrezzato per le debite analisi) gioielliere del luogo, oggi il rischio di riportare a casa un “tarocco” è aumentato davvero di molto, anche solo rispetto a non molti mesi addietro.
E mi spiego: la “stella” sul cabochon di corindone é sempre indotta artificialmente, per termodiffusione, ma salvo il caso di esemplari destinati ai più sprovveduti bipedi gemmoturisti, non é più “sfacciata” come sui primi esemplari e pertanto le asterie di produzioni recenti sarebbero ben più insidiose.
Quindi suggerirei a suo marito di fare un salto in Ambasciata e chiedere se c’é qualcuno che gli possa dare un riferimento “meno rischioso” di un qualsiasi acquisto al buio.
Per mia esperienza nelle nostre rappresentanze diplomatiche c’é sempre qualcuno che soggiace al fascino dei “fiori della miniera” e magari anche ben lieto di accompagnarlo di persona.
In ogni caso é assolutamente sconsigliabile qualsiasi acquisto “on the road”, per la strada, perché l’imbroglio é quasi una certezza e tuttavia sarebbe anche il rischio minore.
A buon intenditor… :-)