Un topazio rosa da 130.000 €: per 20 carati non é neanche caro... :-)

Salve sig. Gianfranco;

Le scrivo per una delucidazione sul costo del bellissimo topazio rosa.

In giro ho visto dei prezzi da capogiro che mi hanno lasciato a bocca aperta.

La domanda è: un topazio rosa di 20 ct. potrebbe costare 130.000 euro?

Oppure chi l'ha proposto può aver aggiunto uno zero per sbaglio?

Ecco un esempio (che se vuole può non pubblicare):

http://wwwhttp://www..

 

La saluto e la ringrazio.

 

Buona sera, Nicola

 

sopravvissuto anche se esausto all’ultimo cataclisma informatico la ringrazio per la sua e.mail che mi rivitalizza i bioritmi.

 

Anzi mi scatena un’ondata di gemmolibido al ricordo dei topazi rossi visti anni addietro alla fiera di Belo Horizonte, nel Minas Gerais brasiliano.

 

Il colore rosso é la varietà più rara e preziosa del topazio, e un cristallo naturale con buone caratteristiche ottiche raggiungerebbe facilmente le cifre che l’hanno lasciata "a bocca aperta”…

 

Anzi, un soggetto da 20 carati, top quality, per “soli” 130.000 € non sarebbe nemmeno visitabile nel caveau bancario di S. Paulo do Brazil.  :-)

 

E’ però necessario elencare una nutrita serie di “se”, perché prima di spuntare una somma planetaria il cristallo in questione deve risultare vincitore di tutta una precisa casistica analitica e merceologica.

 

Quindi, oltre alle eccelse proprietà estetiche dovrebbe innanzitutto essere garantito nell’origine, ovviamente naturale, e in condizioni perfette.

 

Pare che solo in un caso il colore rosso sia stato ottenuto per irraggiamento di un grezzo incolore, ma non sono poi stati divulgati ulteriori particolari.

 

Nemmeno in riferimento all’auspicata stabilità del colore stesso in condizioni diverse quali l’esposizione alla luce solare, un riscaldamento e/o una nuova esposizione ad alte energie.

 

Cosa comprensibile, perché si tratterebbe di un segreto industriale dall'altissimo valore economico, non foss’altro per il fatto che POI sarebbe estremamente impegnativo (e anche alquanto incerto…) il riconoscimento dell’origine naturale o indotta di tale colore.

 

Non ho guardato il sito che metterebbe in vendita tale deliziosa rarità perché diffido SEMPRE tanto delle descrizioni quanto delle foto.

 

Eccezion fatta per  il caso non conosca TUTTI i dettagli delle riprese e delle certificazioni.

 

Analisti compresi!  :-)

 

A tutela dei suoi capogiri aggiungo infine che certe quotazioni sono sempre affascinanti, ma a me piace sentirle accompagnate, per esempio, da un “aggiudicato al signore…”

 

Nel qual caso diventano anche credibili:

allora ci vediamo da Sotheby, a Ginevra, a Londra oppure a N.Y?   :-)