In merito alla vostra esperienza notate la possibilità che questo smeraldo sia un sintetico?

Salve ho acquistato uno smeraldo l'indice di rifrazione minima è 1,565 la massima 1,573 pleocroismo medio inclusioni visibili liquide e bifasi solamente che non riesco a capire se potrebbe trattarsi invece di inclusioni a fondente idrotermale a ventaglio.

Inoltro una foto ingrandita a 10x che ne evidenzia grosso modo le inclusioni.

In merito alla vostra esperienza notate la possibilità che sia un sintetico?

Ringrazio, cordiali saluti

Buon giorno Faruk

lei parla correttamente con termini gemmologici e questo mi farebbe ritenere da parte una competenza non superficiale a proposito di questa affascinante materia…

Proprio per questo sono però stupito che lei mi chieda una diagnosi che non avrei nessuna possibilità di giustificare!

E sia chiaro, anche se lei fosse riuscito a fotografare addirittura una inclusione trifase io avrei sempre il dovere di dubitare (o, più correttamente, di temere) un "soggetto composito":

ovvero una "doppietta" o una "tripletta" ovvero un'imitazione assemblata "a sandwich" con una sezione di smeraldo naturale contenente appunto quel dettaglio che la renderebbe "credibile" come gemma naturale.

Amo e pratico con entusiasmo la fotografia, ma quella gemmologica DEVE essere considerata e utilizzata SOLO come documento d'archivio a memoria di soggetti esaminati di persona, o magari come semplice (ed eccellente) sussidio didattico.

Ipotizzare identificazioni gemmologiche senza il corredo di TUTTE le altre informazioni derivanti da un esame completo vorrebbe dire cercarsi - anzi procurarsi - dei pesanti gemmodispiaceri. 

P.s.

Innanzitutto eliminiamo quel clamoroso "inclusioni a fondente idrotermale" perché se un cristallo è di origine idrotermica, derivando da acqua e relativi vapori NON può avere  inclusioni di "fondente" che sono invece caratteristica esclusiva dei cristalli di natura magmatica:

nella lava di un vulcano (o di un incandescente crogiolo da laboratorio)  sarebbe difficile trovare dell'acqua, vero?  :-)

Per inciso le faccio notare che dieci ingrandimenti sono davvero pochini per osservare "come si deve" le gemme in genere, e quelle di colore (rubini, zaffiri e, appunto, smeraldi) in particolare:

lei stesso sottolinea la difficoltà incontrata nell'attribuire un'origine naturale o meno alle caratteristiche individuate nel suo smeraldo.

Io uso un paio di microscopi orizzontali a immersione, e proprio in questi giorni ne sto modificando un terzo per renderlo ancora più "redditizio" agli alti ingrandimenti: 

ben oltre i canonici 10x di una lente, ma in ogni caso SENZA la garanzia di riuscire sempre e comunque a scovare le prove desiderate.  :-)!