Richieste in uno stato di gemmofilia cavalcante... e di un amore multilaterale, fra tanzaniti, eliodori e diamanti neri.

Salve sig. Lenti,

mi chiamo Carlo e anche se non ne capisco quasi niente sono abbastanza innamorato del mondo delle pietre.

ho adesso appreso che la rubrica Domande & Risposte è momentaneamente sospesa;

anche se a malincuore significa che aspetterò.   :-)


Allora...

Leggendo la risposta che lei ha dato al sig. Luca sulle sue tanzaniti mi è venuta una voglia assurda di mostrarle (almeno una foto) la mia.


Può trovarla tra gli allegati, è un esemplare di 2.60 ct ed è tagliato in trilliant :D


Anche se non credo che possa essere classificato come una AAA e anche se non so nulla sull'effettivo valore (per me può essere dai 10 ai 500 euro) ne sono innamorato.


Seconda questione è una richiesta di informazioni sul berillo giallo che comunemente viene chiamato Eliodoro credo.


Infatti mentre le scrivo ho tra le mani un esemplare di quasi 8 carati con una forma a pera schiacciata ai lati di un giallo molto intenso.

E anche se non posso "toccarla direttamente" (è blisterata in un certificato gemmologico indiano credo -.-) credo me ne innamorerò come già fatto con la tanzanite.


Infine la mia terza richiesta è di natura meramente economica (aimè me ne dolgo).


Ho un diamante nero di 0.86 ct che si è scheggiato sulla superficie e vorrei sapere un danno del genere di quanto può averne abbassato il valore.


In attesa di una risposta le porgo un caloroso saluto.

Carlo

 

<tan8b109ba.jpg>

 

Salve, Carlo

 

eccomi di nuovo in linea di volo...

 

Eh, "al cuor non si comanda", dicono, e mi sembra proprio che lei abbia preso una bella cotta!

Molto democratica, certo (e per fortuna), ma di un'intensità paragonabile a quella del mare "forza 4".       :-)

 

Condivisibili i suoi entusiasmi, tanto per la bellissima tanzanite, quanto per quel berillo varietà eliodoro che non di rado si trova anche con saturazioni di colore piacevolmente intense.

 

Quasi la tinta di un bel corindone giallo, per intenderci, col quale può allora confrontarsi da pari a pari:

e questo é tutto dire!

 

Approvo anche in modo totale la prevalenza del soggetto, del suo colore, della sua bellezza su quello che é o potrebbe essere una valutazione monetaria.

 

Perché trattandosi di un individuo da collezione, nessuna moneta può esprimerne adeguatamente il valore in termini di attenzione e di considerazione personali.

 

Lei scrive "Anche se non credo che possa essere classificato come una AAA..." eccetera:

Guarda caso, a me le tanzaniti piacciono proprio del colore (e con  la vivacità...) della sua, quindi elevo al cielo alfabetico una bella risata a proposito di tutte quelle "A" che, adeguatamente messe in fila, esprimono solo la speranza di congruo transito di soldini attraverso vari conti correnti...   :-)

 

Secondo il mio modo di vedere, sia chiaro.

 

Quanto all'entità del danno del suo diamante scheggiato le perdonerò la domanda e fingerò che non mi sia stata posta:

 

a - perché non vedo l'infortunato carboncino,

b - non sono un tagliatore, e

c - non posso quindi dirle se, viste le caratteristiche del soggetto

quanto l'entità del danno, se sia meglio optare per l'acquisto

di un esemplare ex-novo, magari a un costo addirittura minore

di una riparazione ben fatta.

 

Ben fatta e anche impegnativa, ma se si tratta (e lei si accontentasse)

di far eliminare una lieve scheggiatura con l'aggiunta di una

nuova faccetta, allora se la caverebbe con poco.

 

Ma una botta più devastante richiederebbe il RITAGLIO dell'INTERO

diamante, per mantenerne le simmetrie caratteristiche,

e a mio parere questo lavoraccio sarebbe  giustificabile solo per cristalli

molto più pregiati.

 

Le auguro di gioire presto la carezza di una dolce e delicatamente rosea morganite.

 

La saluto infine con le più sentite condoglianze per  quell'orrendo, infame e squallido blister che tanto crudelmente la separa  dal nuovo oggetto di desiderio.    :-)