Sono quei trattamenti consentiti alle pietre colorate che ne migliorano il colore?

Egregio sig.re Lenti. leggo ogni tanto le risposte che dà a chi le scrive e devo dire che è moto preparato e soprattutto onesto..

Io le volevo porre una domanda..


In un sito americano che vende pietre preziose e semipreziose on line ho vsito delle diciture relative ad alcune pietre.


Esempio sugli zaffiri : Thermally Treated, Customary With Sapphires.

Sui rubini : Thermally Treated, Customary With Rubies

Sugli Smeraldi: Colorless Oil as Customary with Emeralds.


Che significano??

Sono quei trattamenti consentiti alle pietre colorate che ne migliorano il colore??


Le pongo la domanda perchè l'altro giorno ho letto l'email della signora che aveva comprato uno zaffiro che era stato trattato in modo tale da renderlo  più blu e quindi d aumentarne il pregio.


E francamente ignoravo che esistessero certi trucchetti che potessero far diventare un rubino " brutto anatroccolo" in rubino "cigno"..


Intervendo laddove la natura non è stata magnanima..

Grazie

 

 

Buona sera, Gianni

 

nel rispondere alla signora che aveva ricevuto uno zaffiro termodiffuso forse non sono stato molto chiaro, a proposito dei trattamenti cosmetici ai quali  molte gemme sono sottoposte...

 

Magari non si trasformeranno tutte in altrettanto "cigni", ma é indubbio che una buona parte di quelle che comunque miglioreranno nell'aspetto (nel colore, soprattutto) ripagheranno ampiamente i costi di processo.

 

E' però essenziale distinguere trattamenti "accettabili" o almeno innocui, da quelli che invece sarebbero un'autentica truffa.

 

Fra i primi vi é il "riscaldamento", ovvero la riproduzione artificiale da parte dell'uomo di quanto fa già la natura, in modo del tutto casuale, a spese di zaffiri e di rubini.

zaffiri e rubini che, in casi non sporadici, ne traggono un consistente beneficio in termini di saturazione dei colore.

 

Fra i trattamenti almeno innocui potremmo poi inserire la normale oliatura (olio di cedro o anche di mandorle, per esempio,, purché INCOLORE).

Si tratta di un espediente per rendere meno visibili le fratture presenti nel cristallo, ma  per "cascarci é necessario essere veramente sprovveduti, perché basterebbe un risciacquo con acqua bollente o l'immersione in un qualsiasi solvente.

 

Nel secondo gruppo direi che, storicamente, compare innanzitutto l'oliatura con oli COLORATI al fine di aggiungere o di intensificare il verde di "smeraldi" in origine troppo pallidi.

Anche in questo caso, a parte l'evidente intenzione truffaldina, la precauzione da adottare é la stessa di cui sopra...

sempre che le fratture "oliate" non siano state poi sigillate con cere, vetri o resine apposite.

 

E, a proposito di smeraldi, non é accettabile nemmeno il riempimento con una moderna resina plastica che poi, solidificando, ne migliori l'aspetto e ne impedisca nel contempo un facile ripristino allo stato originario.

 

Infine, zaffiri e rubini sono stati e sono tuttora abbelliti aggiungendo loro  col metodo della "termodiffusione" una parte del colore che scarseggia nel soggetto naturale.

 

Il sistema é decisamente sofisticato e il suo riconoscimento pone a volte problemi anche agli esperti del settore, se non attrezzati opportunamente né adeguatamente aggiornati.

 

L'ultimo grido in fatto di adulterazioni é però la "vetrificazione" dei rubini mediante l'immersione dei medesimi in vetro fuso, di colore rosso, che oltre a sigillare fratture e cavità assortite, dona a un materiale solitamente scadente un aspetto ben più attraente.

 

Il materiale così trattato (indicato correntemente come "lead glass filled rubies", ovvero rubini riempiti con vetro al piombo), in realtà sarebbero da etichettare come "materiale composito" ...

Ovvero un sandwich di "roba" che nella migliore delle ipotesi ha solo tracce di rubino al suo interno.

 

Nulla da ridire se, debitamente informato/a il/la cliente decidesse di comperare ugualmente tale economico "soggetto", tanto per prudenza quanto per vanità (le borse "firmate"degli ambulanti e i diamanti CE insegnano)...

 

Ma quando il/la cliente venisse convinto/a e quindi irretito/a con spiegazioni incomplete o ingannevoli, allora ci sarebbe materia per una bella denuncia per truffa.