Perché si fa tanta fatica a trovare in commercio gioielli con opali?

Buongiorno Gianfranco,


Perché si fa tanta fatica a trovare in commercio gioielli con opali?
Forse sono démodé?


Nel mercatino dell'antiquariato sui Navigli ho reperito un vecchio anello in argento con opali che francamente mi sembrano abbastanza bellini (non eccezionali) e dato che amo i gioielli in oro vorrei chiederle se non sia sprecata una montatura in oro 18 kt per degli opali.


E' vero che nel tempo si disidratano e perdono il cosiddeetto "arlecchino"?


Grazie per le delucidazioni e cordiali saluti.
Miriam

 

Buona sera, Miriam

 

una montatura in oro "sprecata" per la gemma prediletta dai faraoni?

Vorrà scherzare, spero!   :-)

 

Per sua informazione, gli opali di ottima qualità raggiungono quotazioni da capogiro, quotazioni ampiamente giustificate dalla bellezza e dalla rarità di certi esemplari, nonché dall'elevato rischio di rottura del materiale (che é di durezza non elevata) in fase di lavorazione.

 

Quanto alla reperibilità, nelle nostre contrade ne circolano relativamente pochi non certo perché siano demodé ma, secondo me, essenzialmente per due motivi:

 

a - sono gemme raffinatissime, e quindi destinate (riservate, oserei dire) solo a persone con molto  buon gusto, e

b - una stupida e bovinamente ripetuta superstizione che attribuisce loro la fama di portasfortuna.

E  lei converrà con me che da noi quanto più una diceria é scema, tanto più questa ha diffusione e credibilità indiscussa...  :-)

 

Storicamente, gli opali più antichi furono rinvenuti nella valle di Assuan, e subito accaparrati dai faraoni per il proprio ornamento.

 

E la lavorazione era demandata a schiavi che, pur se attentissimi, dovevano avere  la sfortuna di romperne parecchi pagando quindi con la vita il non ambìto incarico di lavorare tali affascinanti minerali:

dopotutto era più faticoso ma infinitamente più sicuro tagliare le meno pregiate pietre per le piramidi, vero?

 

Chiarita l'origine della leggenda le confermo che, trattandosi di una "gelatina" di sferule di quarzo e di acqua, gli opali sono purtroppo soggetti all'infausto fenomeno della disidratazione, tant'é che almeno i grezzi sono abitualmente conservati in acqua almeno nella speranza di ritardarne l'insorgenza:

 

Ovvio quindi che i gioielli che li montano debbano essere conservati con la massima cura:

innanzitutto in astucci individuali che li preservino da deleteri sfregamenti col metallo e con le gemme di altri monili, e soprattutto protetti SEMPRE da prolungate esposizioni a intense fonti di calore.

 

Purtroppo vi sono gioiellieri che li tengono in vetrine surriscaldate da micidiali faretti alogeni, e addirittura orafi che si permettono saldature nelle loro immediate vicinanze senza l'uso delle indispensabili paste termo-isolanti.

Il risultato é la comparsa di zone opache, simili a zone lattescenti, con dimensioni via via crescenti che deturpano irrimediabilmente il soggetto.

 

Cerco anch'io, di tanto in tanto, monili con opali nei mercatini che riesco a visitare, ma per ora con risultati abbastanza deludenti...

Perché gli esemplari all'apparenza più interessati sono risultati poi trattati con zucchero carbonizzato per aumentarne il contrasto di colore.